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giovedì 19 settembre 2013

TUMORI: IAVARONE, VERSO CURE 'SECONDO DNA' A MALATI CANCRO CERVELLO =


TUMORI: IAVARONE, VERSO CURE 'SECONDO DNA' A MALATI CANCRO CERVELLO =
CON 'MAPPA' GENETICA DI TUTTI TROVEREMO PALLOTTOLE CONTRO
STAMINALI MALATE

Milano, 19 set. (Adnkronos Salute) - Cure 'secondo Dna',
ritagliate su misura in base alle alterazioni genetiche responsabili
della malattia, per "offrire terapie personalizzate alla stragrande
maggioranza dei pazienti" colpiti da un cancro al cervello. Antonio
Iavarone, scienziato italiano emigrato negli Usa, fra i nomi di punta
del Columbia University Medical Center di New York, annuncia
all'Adnkronos Salute il maxi-progetto con cui spera un giorno di
sferrare il colpo di grazia al glioblastoma multiforme, il tumore
cerebrale piu' diffuso e aggressivo. Un nemico che combatte da anni
insieme alla moglie Anna Lasorella, partita con lui per gli States nel
1999 dopo la denuncia di un caso di nepotismo ai loro danni.

L'idea, riassume Iavarone, e' quella di "mappare il genoma
tumorale di tutti i malati. Fatto questo, sulla base delle alterazioni
identificate paziente per paziente, grazie a sofisticate analisi di
bioinformatica potremmo selezionare una rosa di 10-20 candidati
farmaci potenzialmente efficaci nel contrastare i vari difetti
individuati. Composti che poi testeremo direttamente sulle staminali
del cancro isolate da ogni paziente". Cosi' da 'svuotare' i serbatoi
che alimentano la malattia.

Un'operazione 'sartoriale' che Iavarone ha gia' pianificato, ma
che ha dei costi: "Basti pensare che solo sequenziare il genoma
tumorale costa 5-10 mila dollari a paziente. E poi c'e' tutto il
lavoro bioinformatico, che va fatto in centri superspecializzati". Lo
scienziato presentera' dunque il suo progetto oggi a Washington a un
meeting di Accelerate Brain Cancer Cure (Abc2), potente associazione
filantropica americana impegnata nel sostegno alla ricerca contro i
tumori cerebrali. Presenti al vertice anche rappresentanti del governo
Usa, dei National Institutes of Health e di Big Pharma. (segue)

(Opa/Zn/Adnkronos)
19-SET-13 14:28
TUMORI: IAVARONE, VERSO CURE 'SECONDO DNA' A MALATI CANCRO CERVELLO (2) =
CACCIA ALLO SPONSOR PER REALIZZARE IL SOGNO DI UNA TERAPIA
EFFICACE PER TUTTI

(Adnkronos Salute) - Gia' oggi, sottolinea Iavarone, "potremmo
essere in grado di trattare in modo personalizzato quasi un malato di
glioblastoma multiforme su 7 utilizzando farmaci approvati dalla Food
and Drug Administration americana". Molecole che funzionerebbero come
pallottole intelligenti, capaci di colpire al bersaglio i geni
'pilota' usati dal tumore per sopravvivere e svilupparsi.

Di questi geni 'driver', in un lavoro pubblicato in agosto su
Nature Genetics, Iavarone e Lasorella hanno fornito la fotografia piu'
completa e precisa mai realizzata finora. "Abbiamo dimostrato -
ricorda lo scienziato originario di Benevento - che circa il 15% dei
glioblastomi e' 'guidato' da geni che potrebbero essere colpiti da
medicinali gia' disponibili. Nei topi abbiamo visto che funzionano, in
alcuni casi con una risposta completa e la guarigione. Quindi il
prossimo passo e' passare alla fase clinica e inizieremo a farlo gia'
nei prossimi mesi". Nel frattempo, pero', la seconda strada da battere
e' "occuparci del restante 85% di pazienti, i rimanenti 6 su 7, per i
cui geni-pilota dobbiamo ancora da trovare farmaci su misura".

Ed ecco la proposta che lo scienziato illustrera' a Washington
davanti a una platea di possibili sponsor. Primo passo: "Sequenziare
il Dna tumorale di tutti i pazienti con glioblastoma per trovare la
'firma molecolare' del loro cancro". Secondo step: "Estrarre da ogni
tumore le cellule piu' aggressive, le cosiddette staminali tumorali
che sono proprio quelle che vogliamo distruggere". Terzo: "Usare la
bioinformatica per 'incrociare' tutte le alterazioni genetiche trovate
con informazioni di database, che possano aiutarci a individuare per
ogni alterazione una serie di farmaci ai quali quel tumore potrebbe
rispondere". Quarto passaggio: "Provare le molecole 'screenate' sulle
staminali tumorali precedentemente purificate in laboratorio. Se il
farmaco funziona su queste cellule - conclude Iavarone - e' molto
probabile che funzionera' anche sul paziente". Se cosi' sara' il sogno
potra' essere realizzato: "Sviluppare cure personalizzate per la
maggior parte dei malati di cancro al cervello".

(Opa/Zn/Adnkronos)
19-SET-13 14:30

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