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venerdì 1 novembre 2013

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01067 presentata da ALBERTO AIROLA martedì 29 ottobre 2013, seduta n.133 ..è divenuta definitiva la condanna a 12 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale aggravata per l'assistente capo di Polizia, Massimo Luigi Pigozzi, già condannato a 3 anni e 2 mesi per le violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto nei giorni successivi al G8 di Genova del 2001;..




Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-01067
presentata da
ALBERTO AIROLA
martedì 29 ottobre 2013, seduta n.133
AIROLA, SCIBONA, GAETTI, DONNO, CAPPELLETTI, BATTISTA, MORRA, BUCCARELLA, CIOFFI - Al Ministro dell'interno - Premesso che:
è divenuta definitiva la condanna a 12 anni e mezzo di reclusione per violenza sessuale aggravata per l'assistente capo di Polizia, Massimo Luigi Pigozzi, già condannato a 3 anni e 2 mesi per le violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto nei giorni successivi al G8 di Genova del 2001;
a sancirla è stata la Terza Sezione penale della Cassazione (sentenza 40813) che, ribaltando la sentenza d'appello, ha condannato il Viminale, in qualità di responsabile civile, a risarcire una delle vittime delle violenze sessuali di cui il poliziotto si è reso responsabile durante il servizio prestato presso la Questura di Genova;
ad avviso della Suprema Corte, proprio il precedente relativo ai fatti del G8 avrebbe dovuto indurre il Viminale a non adibire più Pigozzi ad occuparsi di persone fermate;
il provvedimento della Cassazione recita: "Sussistendo quindi il rapporto di occasionalità necessari tra il fatto e le mansioni svolte, - prosegue la Cassazione - andava confermata la responsabilità civile dello Stato che, peraltro, nonostante il Pigozzi fosse già stato coinvolto in fatti di violenza contro soggetti in stato di fermo e condannato in primo grado, ha ritenuto opportuno adibirlo ancora una volta allo svolgimento di mansioni che prevedevano il contatto diretto con le persone arrestate o fermate e che quindi rendevano elevatissimo il rischio di commissione di reati della stessa indole";
nel procedimento sui fatti di Bolzaneto nei giorni del G8 Pigozzi venne ritenuto responsabile di aver 'strappato' una mano al manifestante Giuseppe Azzolina; la lacerazione, suturata con 25 punti, ha causato un'invalidità permanente. Il 14 giugno 2013 è diventata definitiva per Pigozzi anche la condanna relativa ai fatti di Bolzaneto;
quanto alle violenze sessuali avvenute ai danni di donne in stato di fermo mentre si trovavano nella camera di sicurezza della Questura del capoluogo ligure nel 2005, le vittime hanno identificato in Pigozzi il responsabile;
considerato che:
a giudizio degli interroganti a pagare i danni sarà lo Stato, cioè i cittadini, in quanto ad un poliziotto, sotto processo per fatti di violenza relativa a persone fermate e sotto la sua custodia, è stato consentito di "vigilare" nuovamente su soggetti sottoposti a fermo di polizia;
a parere degli interroganti il Ministero dell'interno avrebbe la grave colpa di aver consentito ad un imputato di reiterare un reato e commettere nuovi fatti criminosi ancora più gravi,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, alla luce dei fatti esposti in premessa, abbia provveduto ad aprire un'indagine a riguardo e, in caso contrario, quali siano i motivi per cui la stessa non sia stata avviata, ferma restando l'autonoma valutazione da parte dell'autorità giudiziaria in merito ai rilevanti fatti citati ed alle eventuali responsabilità personali dei soggetti coinvolti a qualunque titolo, anche considerata, a giudizio degli interroganti, la gravità delle conseguenze.
(4-01067)

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