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giovedì 24 luglio 2014

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00971 presentato da SIMONETTI Roberto testo di Martedì 22 luglio 2014, seduta n. 269....le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato parlano, tuttavia, di riduzioni di fatto anche maggiori, posto che al blocco parziale del turn over sopra citato continuerebbe ad associarsi quello dei concorsi per i nuovi reclutamenti, che non hanno più luogo da anni; ..



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata inAssemblea 3-00971
presentato da
SIMONETTI Roberto
testo di
Martedì 22 luglio 2014, seduta n. 269
  SIMONETTIFEDRIGAALLASIAATTAGUILE,BORGHESIBOSSIMATTEO BRAGANTINIBUSIN,CAONCAPARINIGIANCARLO GIORGETTI,GRIMOLDIGUIDESIINVERNIZZIMARCOLIN,MOLTENIGIANLUCA PINIPRATAVIERA e RONDINI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere, premesso che:
   la stampa nazionale ha raccolto e pubblicato indiscrezioni secondo le quali sarebbe stato raggiunto un accordo per confermare almeno fino al 2015 il blocco del turn over al 55 per cento del personale delle forze dell'ordine, allo scopo di garantire alla finanza pubblica un risparmio pari ad 1,5 miliardi di euro;
   le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato parlano, tuttavia, di riduzioni di fatto anche maggiori, posto che al blocco parziale del turn over sopra citato continuerebbe ad associarsi quello dei concorsi per i nuovi reclutamenti, che non hanno più luogo da anni;
   in conseguenza di queste decisioni, è stato stimato che il comparto sicurezza interna perderà di qui al 2020 ben 80 mila effettivi – 35 mila poliziotti, 30 mila carabinieri e 15 mila finanzieri – praticamente tra i 150 ed i 180 uomini in meno al giorno;
   il tutto accade mentre già adesso il dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno è obbligato dalle circostanze a movimentare di continuo e con brevi preavvisi il personale per tappare le falle che si aprono ovunque nel controllo del territorio, determinando situazioni di oggettivo disagio;
   di qui al 2020, inoltre, l'età media del personale del comparto salirà a 53 anni, circostanza che implica evidentemente una sensibile riduzione dell'efficienza operativa di poliziotti, carabinieri e finanzieri;
   sempre per risparmiare, saranno, altresì, chiusi non meno di 300 uffici, razionalizzando la presenza sul territorio delle tre polizie del nostro Paese ad ordinamento civile e militare, ma di fatto diradando sensibilmente il personale effettivamente disponibile per l'azione di presidio e prevenzione del crimine, mentre calano anche le risorse devolute alla manutenzione dei mezzi e all'acquisto di carburanti e munizioni;
   nel frattempo, la pressione del crimine sui patrimoni e sulle persone continua ad aumentare in tutto il territorio nazionale – e specialmente al Centro-Nord, dove nel periodo 2009-2013 le rapine in casa sono aumentate del 90 per cento, quelle per strada del 75 per cento, i furti nelle abitazioni del 69 per cento, i borseggi del 48 per cento – sia per gli effetti della crisi economica che per il crescere del numero degli immigrati irregolari presenti nel nostro Paese, responsabili del 63 per cento dei borseggi, del 54 per cento dei furti in casa e del 47 per cento delle rapine –:
   se quanto affermato dalla stampa nazionale corrisponda al vero ed in questo caso come si conti di sostenere l'azione delle forze dell'ordine, sempre più in difficoltà nel tutelare efficacemente la legalità e proteggere la popolazione dall'azione dei sodalizi criminali. (3-00971)

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