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domenica 20 luglio 2014

Fumo: RJ Reynolds condannata a maxirisarcimento da 23,6 miliardi =





Fumo: RJ Reynolds condannata a maxirisarcimento da 23,6 miliardi =
(AGI/AFP) - Miami, 20 lug. - Uno 'schiaffo' di quelli che puo'
mandare un colosso come RJ Reynolds a rotoli: una giuria della
Florida ha condannato la multinazionale del tabacco a pagare un
risarcimento di 23,6 miliardi di dollari alla vedova di un
fumatore. Si tratta di una cifra record per lo Stato, ai quali
si aggiungono 16 milioni da destinare agli altri eredi di
Michael Johnson Sr, fumatore incallito morto a 36 anni dopo
aver fallito numerosi tentativi di smettere. Secondo il legale
della vedova, Cynthia Robinson, la RJ Reynolds Tobacco Company
non informava con sufficiente chiarezza i fumatori dei pericoli
del vizio e questa negligenza avrebbe avuto come estrema
conseguenza il cancro ai polmoni che uccise Johnson. (AGI)
Uba (Segue)
201135 LUG 14

Fumo: RJ Reynolds condannata a maxirisarcimento da 23,6 miliardi (2)=
(AGI/AFP) - Miami, 20 lug. - Ai giurati del tribunale della
contea di Escambia sono servite 15 ore per arrivare alla
sentenza. "La RJ Reynolds aveva assunto il rischio calcolato di
produrre sigarette e venderle senza informare i consumatori" ha
detto l'avvocato Willie Gary "speriamo che questo messaggio
faccia arrivare alla RJ Reynolds e agli altri colossi del
tabacco un messaggio forte e chiaro e li costringa a non
mettere piu' a rischio la vita di gente innocente". La RJ
Reynolds ha annunciato che fara' appello e ha definito il
risarcimento "al di la' di qualunque ragionevolezza ed
equita'". (AGI)
Uba
201135 LUG 14

ANSA/ Schiaffo a Camel,23 miliardi alla vedova di un fumatore
Giuria Florida condanna colosso del tabacco al maxi-risarcimento
(di Serena Di Ronza)
(ANSA) - NEW YORK, 20 LUG - Uno schiaffo da 23,6 miliardi di
dollari a Reynolds American, il colosso delle sigarette
americano che produce le Camel. E' il verdetto di una giuria
della Florida, che si e' schierata con Cynthia Robinson, la
vedova di un fumatore morto per cancro ai polmoni nel 1996. Ai
maxi danni puntivi si aggiungono altri 16,8 milioni di dollari
di danni per compensare la perdita della donna.
Il verdetto arriva al termine di un processo durato quattro
settimane e che potrebbe non essere chiuso. Il colosso del
tabacco presentera' probabilmente appello contro una decisione a
suo avviso eccessiva, non in linea con le prove presentate e
inammissibile in base alla legge statale e federale.
Il caso e' uno delle centinaia presentati in Florida dopo che
la corte Suprema dello Stato nel 2006 ha respinto il verdetto da
145 miliardi di dollari della class action contro la Reynolds,
aprendo di fatto la strada alla possibilita' da parte dei singoli
di avviare azioni legali contro l'azienda. Nel capovolgere il
verdetto, la Corte Suprema aveva appoggiato molte delle prove
presentate, incluso il fatto che la societa' era negligente,
aveva cospirato per nascondere informazioni sui pericoli del
fumo e venduto prodotti difettosi. Nel 2008 Robinson ha deciso
di far causa alla Reynolds.
"La giuria ha voluto inviare un messaggio all'industria del
tabacco: non puo' continuare a mentire agli americani e al
governo americano sulla dipendenza e sui chimici mortali che usa
nelle sigarette", afferma Christopher Chestnut, legale di
Robinson.
"Il verdetto va al di la' della ragionevolezza: presenteremo
ricorso e abbiamo fiducia che la corte seguira' la legge e non
consentira' questo verdetto", mette in evidenza il vice
presidente di Reynolds, Jeffery Raborn.
Reynolds American ha annunciato nei giorni scorsi
l'acquisizione della rivale Lorillard, in un'operazione da 23,4
miliardi di dollari da cui nasce un colosso, il secondo negli
Stati Uniti. Un gigante in grado di competere con il numero uno
sul mercato, Altria, il cui marchio 'Marlboro' rappresenta quasi
la meta' delle vendite di sigarette negli Stati Uniti. Reynolds
controlla il 25% del mercato.(ANSA).

DRZ
20-LUG-14 17:48 NNNN
Fumo: Codacons, maxi-risarcimento Usa impossibile in Italia
Rienzi, giudici incapaci di vedere nesso con malattie mortali
(ANSA) - ROMA, 20 LUG - "La sentenza ottenuta negli Usa, dove
una giuria ha condannato una multinazionale del tabacco per aver
provocato la morte di un fumatore, non sarebbe in alcun modo
possibile nei tribunali italiani". Lo afferma in una nota il
Codacons, ricordando aver piu' volte ha provato le vie legali per
conto di parenti di vittime del tabacco.
"I giudici italiani non potrebbero mai emettere una simile
sentenza - spiega il presidente Carlo Rienzi -. Questo non solo
perche' nel nostro paese mancano leggi davvero efficaci a difesa
dei cittadini come la 'class action', e quella introdotta in
Italia e' praticamente inefficace e totalmente inutile, ma anche
per l'orientamento dei nostri giudici, per i quali e' impossibile
dimostrare il nesso tra l'insorgenza di malattie mortali come i
tumori e il fumo di sigaretta".
Nesso, sottolinea Rienzi, "riconosciuto in tutti i paesi del
mondo e accertato da tesi scientifiche che i tribunali italiani
continuano inspiegabilmente a non riconoscere. Proprio a causa
di tale cecita' tutte le cause intentate dal Codacons per conto
di parenti di fumatori deceduti non sono giunte a sentenza. E il
Ministero della salute - conclude il presidente di Codacons -,
sul fronte della lotta al fumo appare ancora eccessivamente
immobile e non in grado di tutelare la salute dei cittadini".
(ANSA).

COM-VC
20-LUG-14 19:17 NNNN

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