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lunedì 14 settembre 2015

TUMORI: STUDIO, OLIO DI OLIVA 'SCUDO' CONTRO IL CANCRO AL SENO



TUMORI: STUDIO, OLIO DI OLIVA 'SCUDO' CONTRO IL CANCRO AL SENO =
Con dieta mediterranea e uso extra di condimento -68% rischio
malattia

Milano, 14 set. (AdnKronos Salute) - Olio di oliva non solo per
insaporire i cibi, ma anche per prevenire il cancro al seno. Secondo
uno studio spagnolo pubblicato su 'Jama Internal Medicine', il
condimento più amato dagli italiani - utilizzato in dosi extra
all'interno di un regime alimentare che segue le regole della dieta
mediterranea - sarebbe infatti responsabile di una minore incidenza
del big killer delle donne.

La ricerca fa parte del trial Predimed (Prevención con dieta
medierranéa), condotto per testare gli effetti dell'alimentazione del
Sud Europa sulla prevenzione primaria e sulle malattie
cardiovascolari. (segue)

(Stg/AdnKronos)
14-SET-15 10:33
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(AdnKronos Salute) - Delle 4.282 donne tra i 60 e gli 80 anni con un
alto rischio di malattie cardiovascolari che hanno partecipato allo
studio, una parte è stata assegnata alla dieta mediterranea con
supplemento di olio di oliva (un litro a settimana per loro e le loro
famiglie), un'altro gruppo allo stesso tipo di alimentazione con
aggiunta di noci, mentre a un terzo è stato chiesto di ridurre il
consumo di grassi. I dati sono stati raccolti tra il 2003 e il 2009 e,
in un periodo medio di 5 anni, sono stati registrati 35 nuovi casi di
tumore maligno al seno.

Dai risultati è emerso che chi seguiva una dieta mediterranea con
aggiunta d'olio d'oliva aveva un rischio del 68% inferiore di
ammalarsi rispetto al gruppo di controllo. Chi associava le noci,
invece, presentava una riduzione non significativa. (segue)

(Stg/AdnKronos)
14-SET-15 10:33
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(AdnKronos Salute) - "I risultati del trial Predimed suggeriscono un
effetto positivo della dieta mediterranea con l'aggiunta di olio di
oliva nella prevenzione primaria del cancro al seno - afferma il
gruppo guidato da Miguel A. Martínez-González dell'Università della
Navarra (Pamplona) - Tuttavia, occorrono studi a lungo termine con un
più alto numero di persone coinvolte".

Gli autori evidenziano infatti alcuni limiti della ricerca: lo scopo
principale del lavoro non era valutare gli effetti sul cancro al seno,
ma sulle malattie cardiovascolari; il numero di casi di tumore è stato
basso e i ricercatori non avevano informazioni sulle singole pazienti.

(Stg/AdnKronos)
14-SET-15 10:33

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