GIOVEDÌ 19 LUGLIO 2018 19.07.16
SALUTE
TUMORI: IRE ROMA, PROTEINA BLOCCA O
FAVORISCE CANCRO POLMONI =
Roma, 19 lug. (AdnKronos Salute) - Proteina hMena bifronte per il tumore ai
polmoni: una variante svolge un'azione anti-invasiva, l'altra,
al contrario, favorisce la progressione della neoplasia. E'
quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Oncogene a
firma di Francesca Di Modugno e del team di ricerca coordinato
da Paola Nisticò della Unità di Immunologia dei tumori e
Immunoterapia dell'Istituto Regina Elena di Roma. Lo studio è
stato sostenuto da Airc (Associazione italiana per la ricerca
sul cancro). La proteina hMena - spiegano i ricercatori - regola
l'espressione e l'attivazione di un particolare recettore,
l'integrina β1 che, quando presente favorisce la formazione di
metastasi in diversi tipi di tumore. "Il ruolo delle varianti di
hMena è di rilevanza clinica e traslazionale - spiega Francesca
Di Modugno - dato il coinvolgimento dell'integrina β1 nella
resistenza a diverse terapie anti-neoplastiche. Inoltre le due
forme di hMena influenzano in modo opposto la composizione della
matrice extracellulare". (segue) (Gia/AdnKronos) ISSN 2465 -
1222 19-LUG-18 19:06 NNNN
GIOVEDÌ 19 LUGLIO 2018 19.07.16
SALUTE
TUMORI: IRE ROMA, PROTEINA BLOCCA O
FAVORISCE CANCRO POLMONI (2) =
(AdnKronos Salute) - I ricercatori hanno potuto individuare
in laboratorio un sottogruppo di tumori del polmone che oltre
a esprimere la variante anti-invasiva, presentano un'ambiente
circostante povero di una proteina della matrice
extracellulare (fibronectina), che attiva l'integrina β1. I
pazienti con questo tipo di tumore - osservano - sembrano
avere una prognosi migliore. Viceversa i pazienti con
neoplasia negativa per l'espressione di tale variante e il cui
ambiente extracellulare è ricco di fibronectina, sembrano
essere a maggiore rischio di ricaduta e per questo potrebbero
essere candidati a una terapia post-chirurgica mirata. "Grazie
ad Airc stiamo continuando a studiare con quali meccanismi le
diverse varianti di hMena potrebbero influenzare la
composizione di un microambiente immunosoppressivo nei tumori
polmonari, determinando resistenza all'immunoterapia con
inibitori dei checkpoint immunologici", conclude Paola
Nisticò, coordinatrice gruppo di ricerca del Regina Elena.
(Gia/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 19-LUG-18 19:06 NNNN
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