VENERDÌ 03 GENNAIO 2020 14.13.52
++ Soleimani:gen.Camporini,Italia particolarmente esposta ++
ZCZC2763/SXA XCI78505_SXA_QBXB B POL S0A QBXB ++ Soleimani:gen.Camporini,Italia particolarmente esposta ++ Con gli addestratori in Iraq, i militari in Libano e Libia (ANSA) - ROMA, 3 GEN - "Non c'e' dubbio che di fronte a questa azione l'Iran dovra' reagire, non puo' perdere la faccia. In che modo? Non lo sappiamo, ma e' chiaro che l'Italia con i suoi mille militari in Libano, i 300 in Libia e gli addestratori in Iraq e' particolarmente esposta". Lo dice all'ANSA il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore della Difesa, parlando del raid Usa in cui e' rimasto ucciso Qassem Soleimani e delle possibili ripercussioni nel mondo. (segue). SV 03-GEN-20 14:13 NNNN
VENERDÌ 03 GENNAIO 2020 15.00.31
Soleimani: gen.Camporini, Italia particolarmente esposta (2)
ZCZC3241/SXA XCI78996_SXA_QBXB R POL S0A QBXB Soleimani: gen.Camporini, Italia particolarmente esposta (2) (ANSA) - ROMA, 3 GEN - "Faccio una promessa dottrinale", esordisce il generale. "Il segretario alla Difesa Usa Robert Gates, prima di lasciare il suo incarico, fece un discorso ai cadetti di West Point molto importante. Disse che chi dopo di lui avesse consigliato al presidente di schierare in un qualsiasi teatro operativo una grande armata per difendere gli interessi e la sicurezza Usa avrebbero dovuto ricoverarlo in manicomio. Il futuro della guerra al terrorismo e al 'nemico', aveva infatti avvertito, ormai era un altro: niente reparti sul terreno e rischio di perdite elevate, ma strike e blitz mirati nei confronti di obiettivi specifici. E' la dottrina che ormai da tempo gli Stati Uniti stanno applicando: da questo punto di vista non c'e' stata discontinuita' tra Obama e Trump. Si tratta di un approccio funzionale anche alle politiche elettorali: 'non rischio la vita dei miei ragazzi'. Dunque, questo e' quello che e' successo con Soleimani". Tuttavia, avverte Camporini, "questa e' la prima volta che il blitz colpisce si' un bersaglio, perche' Solemaini e' considerato l'artefice delle campagne militari iraniane, ma anche un personaggio politico di altissimo spessore. Ed avere attaccato il livello politico dell'avversario vuol dire avere innalzato l'escalation ad un gradino dove non si era mai arrivati prima. E' stata varcata la linea rossa e non sappiamo cosa c'e' dietro". Secondo l'ex capo di stato maggiore della Difesa "e' difficile dire cosa succedera', ma di sicuro l'Iran dovra' reagire, non puo' perdere la faccia. In che modo reagira'? Nei confronti delle truppe americane sul terreno, forse, ma le truppe Usa sono modeste. Oppure contro Israele, che e' il principale alleato degli Stati Uniti nell'area. A questo riguardo ricordiamo che in Libano la situazione politica e' a dir poco confusa, gli Hezbollah sono filo iraniani ed e' ipotizzabile una ritorsione contro Israele che passa attraverso la 'Linea blu', dove sono schierati 12.000 uomini delle Nazioni unite e un migliaio di italiani che hanno il comando della missione. E poi non dimentichiamo che abbiamo 800 addestratori proprio in Iraq e 300 militari in Libia, dove c'e' un nostro ospedale". Ripercussioni militari a parte, "questa escalation - conclude Camporini - ci tocchera' comunque: il prezzo del petrolio comincera' a salire e ognuno di noi se ne accorgera' quando fara' il pieno di benzina". (ANSA). SV 03-GEN-20 14:59 NNNN
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