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venerdì 27 marzo 2020

ANSA-FOCUS/ Merkel in difficolta', anche Berlino cerca un'intesa

VENERDÌ 27 MARZO 2020 20.51.26

>ANSA-FOCUS/ Merkel in difficolta', anche Berlino cerca un'intesa

ZCZC1903/SXA XAI35886_SXA_QBXB R EST S0A QBXB >ANSA-FOCUS/ Merkel in difficolta', anche Berlino cerca un'intesa Il no ai coronabond non e' unanime nel Paese, neanche nel governo (di Rosanna Pugliese) (ANSA) - BERLINO, 27 MAR - E' stato piu' difficile del solito quel 'nein' rivolto ieri all'Italia da Angela Merkel. La cancelliera sa bene che la situazione italiana e' gravissima e che il Paese non puo' essere certo lasciato solo. Limitarsi ad accogliere alcuni pazienti negli ospedali tedeschi non puo' certo bastare. L'Italia va sostenuta dal punto di vista economico, o un suo fallimento potrebbe trascinare con se' tutta Europa. L'intera Germania guarda da settimane con sgomento a quello che succede nel Paese che piu' ama in assoluto. E la linea del rigore non rappresenta certo tutto lo spettro politico, anzi: i Verdi ad esempio, ormai affermatisi come secondo partito da tempo, contestano ad alta voce la linea del rifiuto dei coronabond. E anche il governo sarebbe diviso. Merkel e' in quarantena dal weekend scorso. Attende a casa il test della prossima settimana per accertare di essere negativa al coronavirus (come confermato finora dai primi due). Al vertice in audio-conferenza di ieri sera la voce e' sembrata stanca, addirittura a tratti frastornata, come quando per rispondere a una domanda ha iniziato a cercare la risposta fra le sue carte. Mai successo prima. E la formulazione scelta per bocciare, almeno per il momento, i coronabond e' stata cauta: "Abbiamo detto dal lato tedesco che lo strumento preferito e' il Mes", ha riferito in seguito ai giornalisti. "Non e' unanime la linea a Berlino - rivela una fonte ben informata all'ANSA -, ne' nel governo ne' nei due partiti della Grosse Koalition. C'e' consapevolezza del fatto che l'Italia ha bisogno di aiuto. Le prossime due settimane serviranno a trovare una linea comune con i Paesi che si sono detti contrari, come Austria e Olanda. Ma anche all'interno de governo". Il Nord teme i coronabond perche' pensa che siano un cavallo di Troia per gli eurobond, "e cioe' un perenne sostegno a un indebitamento incontrollato". La cancelliera ha gia' lottato a lungo contro la la mutualizzazione del debito in passato. A partire dalla crisi finanziaria del 2008, quando i Paesi del Sud premevano per ottenere strumenti che livellassero i premi di rischio sui loro titoli di stato e frenassero la crescita dello spread. All'epoca Frau Angela si spinse anche ad escluderli in modo definitivo, fino a quando fosse stata alla guida del Paese. Ma questo e' un altro mondo. I conti comunque ha cominciato a farli la Welt che, riferendo di una Merkel "disorientata ieri di fronte all'aggressivita' di Giuseppe Conte", ha scritto: "Non si difende un principio. Si vuole evitare un nuovo carico finanziario ai contribuenti tedeschi, austriaci e olandesi. Solo per i tedeschi i coronabond o gli eurobond costerebbero 20-30 miliardi". Non tutti pero' la pensano cosi' in Germania. "Non basta certo cantare l'Inno alla Gioia al balcone per sostenere l'Italia", ha affermato la leader dei Verdi Annalena Baerbock. E l'europarlamentare ecologista Sven Giegold ha sillabato: "Il governo tedesco calpesta l'idea d'Europa con il suo grossolano no agli euorobond. Proprio nei paesi piu' colpiti dal virus la gente adesso deve percepire l'Europa". Indignazione anche nel titolo del settimanale die Zeit: "Se si lasciano cadere i membri in emergenza, l'Ue non e' degna di essere chiamata comunita'".(ANSA). PGL 27-MAR-20 20:50 NNNN

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