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mercoledì 18 agosto 2021

R. STAMPA / COVID, BRUSAFERRO: OVER60 NON VACCINATI A RISCHIO

 

MERCOLEDÌ 18 AGOSTO 2021 08.36.05


R. STAMPA / COVID, BRUSAFERRO: OVER60 NON VACCINATI A RISCHIO

9CO1203178 4 CRO ITA R01 R. STAMPA / COVID, BRUSAFERRO: OVER60 NON VACCINATI A RISCHIO (9Colonne) Roma, 18 ago - Siamo già nella quarta ondata? "Abbiamo vissuto una circolazione significativa del virus che adesso si sta attenuando. E sta rallentando sia per i provvedimenti adottati sia per la vaccinazione in corso. Il dato positivo è che anche i giovani in queste settimane si stanno vaccinando". Lo afferma Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità sottolineando che "fare previsioni in una situazione come questa dove c'è una circolazione del virus ma in parallelo le persone si stanno vaccinando, è difficile. Oggi il 90% di quanti necessitano di assistenza sanitaria in seguito a infezione sono non vaccinati ma il vero problema sono gli oltre due milioni di persone, di età superiore ai sessant'anni, non ancora vaccinate. Si tratta della categoria più a rischio ed è necessario aderiscano quanto prima alla vaccinazione. Le due direttrici con cui dobbiamo affrontare l'epidemia sono da un lato la campagna vaccinale, dall'altro la prudenza nei comportamenti". "La variante Delta, dominante nel nostro Paese, è controllata dai vaccini in uso, che sono efficaci nel prevenirla - aggiunge -. In questa fase dell'epidemia la circolazione del virus è più spiccata nelle fasce giovani della popolazione e questo è dovuto al fatto che da un lato i ragazzi tendono a socializzare più facilmente, dall'altro al progredire della vaccinazione che ha già coinvolto la maggior parte della popolazione italiana adulta. Le fasce d'età dove il virus circola di più sono tra i 10 e i 29 anni. Spesso poi i giovani rispettano meno le norme di cautela raccomandate e creano assembramenti che, considerato il basso numero di vaccinati tra i ragazzi, creano più di un rischio". "Ad oggi i vaccini utilizzati in Italia sono efficaci contro le varianti che attualmente circolano nel nostro paese. Le tecnologie però ci permetteranno di mettere a punto nuovi vaccini in tempi molto brevi, se questo si dovesse rendere necessario in futuro" sottolinea. Inoltre evidenzia: "Lo scenario dove speriamo e puntiamo di arrivare è definito 'di endemia' e di convivenza con il virus - aggiunge -. Di contro, le varianti sono un fenomeno fisiologico dei virus, l'importante è identificarle e censirle e ad oggi c'è una classificazione internazionale che ne definisce l'interesse dal punto di vista dell'impatto sanitario. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ad oggi ha individuato quattro varianti che possono destare preoccupazione, mentre una seconda categoria riguarda le cosiddette 'varianti di interesse', studiate nel momento in cui si manifestano e hanno un impatto sulla popolazione. È fondamentale individuare a livello globale le nuove varianti, studiarle e monitorarle rispetto alla possibile capacità di evadere la risposta immunitaria". (red) 180836 AGO 21 

MERCOLEDÌ 18 AGOSTO 2021 08.36.48


R. STAMPA / COVID, BRUSAFERRO: OVER60 NON VACCINATI A RISCHIO

9CO1203179 4 CRO ITA R01 R. STAMPA / COVID, BRUSAFERRO: OVER60 NON VACCINATI A RISCHIO (9Colonne) Roma, 18 ago - Siamo già nella quarta ondata? "Abbiamo vissuto una circolazione significativa del virus che adesso si sta attenuando. E sta rallentando sia per i provvedimenti adottati sia per la vaccinazione in corso. Il dato positivo è che anche i giovani in queste settimane si stanno vaccinando". Lo afferma Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, in una intervista al Mattino, sottolineando che "fare previsioni in una situazione come questa dove c'è una circolazione del virus ma in parallelo le persone si stanno vaccinando, è difficile. Oggi il 90% di quanti necessitano di assistenza sanitaria in seguito a infezione sono non vaccinati ma il vero problema sono gli oltre due milioni di persone, di età superiore ai sessant'anni, non ancora vaccinate. Si tratta della categoria più a rischio ed è necessario aderiscano quanto prima alla vaccinazione. Le due direttrici con cui dobbiamo affrontare l'epidemia sono da un lato la campagna vaccinale, dall'altro la prudenza nei comportamenti". "La variante Delta, dominante nel nostro Paese, è controllata dai vaccini in uso, che sono efficaci nel prevenirla - aggiunge -. In questa fase dell'epidemia la circolazione del virus è più spiccata nelle fasce giovani della popolazione e questo è dovuto al fatto che da un lato i ragazzi tendono a socializzare più facilmente, dall'altro al progredire della vaccinazione che ha già coinvolto la maggior parte della popolazione italiana adulta. Le fasce d'età dove il virus circola di più sono tra i 10 e i 29 anni. Spesso poi i giovani rispettano meno le norme di cautela raccomandate e creano assembramenti che, considerato il basso numero di vaccinati tra i ragazzi, creano più di un rischio". "Ad oggi i vaccini utilizzati in Italia sono efficaci contro le varianti che attualmente circolano nel nostro paese. Le tecnologie però ci permetteranno di mettere a punto nuovi vaccini in tempi molto brevi, se questo si dovesse rendere necessario in futuro" sottolinea. Inoltre evidenzia: "Lo scenario dove speriamo e puntiamo di arrivare è definito 'di endemia' e di convivenza con il virus - aggiunge -. Di contro, le varianti sono un fenomeno fisiologico dei virus, l'importante è identificarle e censirle e ad oggi c'è una classificazione internazionale che ne definisce l'interesse dal punto di vista dell'impatto sanitario. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ad oggi ha individuato quattro varianti che possono destare preoccupazione, mentre una seconda categoria riguarda le cosiddette 'varianti di interesse', studiate nel momento in cui si manifestano e hanno un impatto sulla popolazione. È fondamentale individuare a livello globale le nuove varianti, studiarle e monitorarle rispetto alla possibile capacità di evadere la risposta immunitaria". (red) 180836 AGO 21 

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