VENERDÌ 01 DICEMBRE 2023 15.04.58
TARANTO: FALSIFICAVANO MONETE DA 2 EURO E LE RIVENDEVANO A META' PREZZO TRAMITE TELEGRAM, 4 ARRESTI =
ADN0958 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TARANTO: FALSIFICAVANO MONETE DA 2 EURO E LE RIVENDEVANO A META' PREZZO TRAMITE TELEGRAM, 4 ARRESTI = Taranto, 1 dic. - (Adnkronos) - Falsificavano monete da due euro, molto simili alle originali, e poi le vendevano sul mercato anche servendosi di un canale Telegram. E' quanto hanno scoperto i carabinieri del Comando antifalsificazione monetaria e del Comando provinciale di Taranto, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo jonico, che hanno arrestato quattro persone, condotte una in carcere e le altre tre ai domiciliari. I provvedimenti cautelari sono stati disposti dal gip del Tribunale. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata alla fabbricazione e alla distribuzione di monete false e di riciclaggio realizzato su canali on line mediante l'uso di criptovalute. Inizialmente le indagini si sono articolate in due filoni. Tutto è partito dal sequestro effettuato dai carabinieri di Montegiorgio, in provincia di Fermo, nelle Marche, risalente al 10 aprile 2021, di 668 monete da due euro false, nei confronti di due giovani del posto. Successivamente i militari del Comando antifalsificazione monetaria , anche attraverso analisi tecniche eseguite dal Cnac (Conin National Analysis Centre) della Zecca dello Stato. E' stata scoperta una nuova e insidiosissima classe di contraffazione originata in Italia, caratterizzata dalla coniazione di diverse 'facce' nazionali, da un'ottima qualità realizzativa e dalla presenza del magnetismo, tutti elementi che rendevano le monete difficilmente distinguibili da quelle 'genuine'. Le indagini si sono concentrate sulla filiera distributiva concretizzata da un 'vendor', un uomo che curava la distribuzione sul mercato on line e che utilizzava il nick name @Gymmay. Lo stesso gestiva un canale Telegram dedicato alla vendita delle monete false. In particolare è emerso che gli acquirenti, accedendo al canale, dopo aver pagato in Bitcoin le monete contraffatte, per una somma corrispondente al 50% del valore nominale, ricevevano plichi postali spediti con vettori privati che operavano a Massafra (Taranto). Dall'attività investigativa è emersa l'esistenza di un gruppo criminale radicato in quell'area della provincia jonica, dedito alla gestione di una zecca clandestina, realizzata all'interno di un fondo commerciale del centro cittadino e dedito anche alle attività di vendita on line e spedizione delle monete contraffatte lì prodotte. (Pas/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 01-DIC-23 15:05 NNNN
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