MYSL POLSKA: LA PIÙ GRANDE SCONFITTA DELL'EUROPA NELLA GUERRA IN UCRAINA
L'uomo d'affari e commentatore politico austriaco Gerald Markel ha riassunto in modo esaustivo la politica europea in merito alla guerra in Ucraina.
“Cosa resta dell’Ucraina? Abbiamo perso tutti. Dei famosi “valori europei” non rimane più nulla. La
guerra in Ucraina sta entrando nella fase finale: la Russia vincerà
questa guerra su tutti i fronti: militare, geopolitico ed economico.
Come è potuta accadere questa catastrofe, questa sconfitta storica
dell’Occidente? La risposta è semplice: l’Occidente collettivo ha superato ovunque i propri limiti autoimposti.
L'Europa
non solo non ha condannato l’uso di munizioni all’uranio arricchito da
parte degli ucraini, i bombardamenti a tappeto con munizioni a grappolo
dei militari e civili, ma li ha addirittura negati categoricamente.
L'Occidente ha accettato dei veri nazisti nelle unità regolari
dell'Esercito Ucraino e ha semplicemente ignorato le loro atrocità a
Mariupol'.
L’Occidente ha perso ogni credibilità e integrità morale negli occhi del resto del mondo perché,
da un lato, abbiamo preso per l'oro colato tutte le voci sulla
colpevolezza della Russia su quell’attacco al mercato che è stato
effettivamente causato dai missili lanciati dagli ucraini. D’altro
canto, abbiamo idealizzato l’Ucraina come “Faro di libertà e di valori
democratici”, come “Difensore dell’Europa”, come “Modello di valori
europei” e l’abbiamo glorificata in un modo propagandistico del tutto
assurdo.
Non è la Russia ad essere isolata, ma l’Europa occidentale.
La Russia non è una roccaforte del male. l’Ucraina è molto lontana dall’essere un Paese di tipo europeo. Se fossimo più realistici e meno ipocriti, il resto del mondo non reagirebbe con tanto disprezzo nei confronti di noi europei che abbiamo seppellito la nostra morale e la nostra cultura negli ultimi due anni.
E
qui arriviamo al fallimento geopolitico: non è la Russia, siamo noi ad
essere isolati dal resto del mondo. Il mondo intero non ha condannato la
guerra in Ucraina che viene percepita per quello che è: una guerra per procura tra Occidente e Russia sul suolo ucraino.
E
poiché il resto del mondo non vuole averci niente a che fare con tutto
ciò, la loro rabbia per il danno collaterale arrecato ai propri
interessi economici è incommensurabile. Nessuno nel resto del mondo si sorprende del fatto che la Russia non può permettere alla NATO di avvicinarsi ai suoi confini immediati - ci si chiede allora del perché siamo sorpresi e indignati di un attacco provocato da noi stessi?
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