LUNEDÌ 02 DICEMBRE 2024 11.24.55
Roma, a Pol. Tor Vergata trapianto di rene completamente robotico
Roma, a Pol. Tor Vergata trapianto di rene completamente robotico Roma, a Pol. Tor Vergata trapianto di rene completamente robotico Primo trapianto di questo tipo nel Centro-Sud Italia Roma, 2 dic. (askanews) - Eseguito al Policlinico di Tor Vergata di Roma il primo trapianto di rene da donatore vivente con tecnica completamente robotica grazie un lavoro di equipe tra la U.O.C. di Chirurgia dei Trapianti, diretta dal Prof. Giuseppe Tisone, e la U.O.S.D. di Urologia, diretta dal Prof. Enrico Finazzi Agrò. Un lavoro che conferma l'importanza dell'approccio multidisciplinare dei pazienti affetti da insufficienza renale cronica. Ad oggi, il paziente sta bene, è stato dimesso e non è più in trattamento dialitico. Il trapianto è avvenuto grazie alla stretta collaborazione della Rete Trapiantologica Italiana e del Centro Nazionale Trapianti, diretto dal Dott. Giuseppe Feltrin. Il rene proveniva da un donatore vivente che si trovava in un'altra Regione italiana e che faceva parte di una catena di donazioni partite da un donatore cadaverico. Si tratta di una particolare tipologia di trapianto cross-over DECK: la catena di scambio di donatori viventi tra coppie incompatibili viene innescata da un donatore deceduto. Questo aumenta le possibilità di incrocio tra i candidati al trapianto, riduce i tempi della lista d'attesa e permette di curare un numero maggiore di pazienti. La catena si conclude con la "restituzione" dell'organo da parte dell'ultimo donatore vivente a un paziente in lista d'attesa da donatore deceduto. Dopo la nefrectomia con tecnica mininvasiva laparoscopica, l'organo veniva trasportato presso il Policlinico Tor Vergata dalla Polizia di Stato, dove lo attendevano le Equipes chirurgiche dell'Unità Trapianti e di Urologia, pronte per il trapianto con tecnica robotica. L'Impianto dell'organo, eseguito dal Prof. Simone Albisinni (UOSD Urologia) e dal Prof. Tommaso Maria Manzia (UOC Trapianti), è riuscito perfettamente e il paziente veniva dimesso dopo cinque giorni in ottime condizioni generali e con funzione renale completamente recuperata. I vantaggi della tecnica robotica sono il minor dolore post-operatorio, una incisione anatomica più piccola, minor incidenza di infezioni di cicatrice e un recupero alle attività quotidiane più veloce. Tutto questo è stato possibile anche grazie all'impeccabile lavoro dell'equipe anestesiologica, diretta dal Prof. Mario Dauri, e quella infermieristica, diretta dalla Caposala del Blocco Operatorio dott.ssa Antonella Ferracci. (Segue) Sav 20241202T112453Z
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