Combattere la deportazione é possibile
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| 08:52 (2 ore fa) |
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I CPR non sono centri di accoglienza. I CPR sono centri di detenzione
in cui vengono recluse persone che non hanno commesso reati, ma che si
trovano in situazioni irregolari a causa di lungaggini burocratiche, per
contraddizioni delle leggi italiane sull'immigrazione. I CPR non hanno
regolamenti e norme chiare e ciò li rende più invivibili di un carcere.
Uno dei primi obiettivi che ci ha spinto a riunirci é questo:
cercare di fare chiarezza su cosa sia un centro per il rimpatrio (CPR)
soprattutto qui a ponente dove, dopo anni di disastri e morte causati
dalla chiusura del confine, ci tocca assistere al tentativo di
costruzione del CPR a Diano marina, più precisamente a Diano castello,
più precisamente all'ex caserma Camandone. Tentativo portato avanti da
governo e prefettura nonostante tutte le amministrazioni locali
coinvolte siano contrarie.
Siamo un insieme di collettivi, associazioni, singole persone del
ponente ligure. Abbiamo da poco iniziato a riunirci per opporci al CPR
di Diano Marina, cerchiamo di coinvolgere chiunque sia contro questo
scempio consapevoli -però- che non lo vogliamo né qui, né in nessuna
altra parte della Liguria. "Né qui né altrove" é più di un slogan per
noi, é una profonda convinzione.
Abbiamo deciso che costruiremo un percorso che ci porterà in piazza a
fine giugno a Diano Marina, sperando che quel momento segni l'inizio di
un cammino di lotta collettiva e la fine del CPR.
A breve vi diremo quando e come è possibile mettersi in marcia assieme a noi.
*combattere la deportazione è possibile*
PONENTE CONTRO IL CPR

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