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lunedì 30 giugno 2025

Il pensiero, il predicare e il fare utilizzando i sondaggi elettorali. (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

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Corti - Pirola

11:57 (2 ore fa)
a Ccn: me

Il pensiero, il predicare e il fare utilizzando i sondaggi elettorali.

 

Una scelta politica non può nascere dall’istinto individuale; ma è la risultanza dalla capacità riflessiva razionale; frutto della cultura del sapere sulla base della quale l’autonomia intellettuale decide di scegliere da che parte stare; in coscienza sulla base del sapere e dello sviluppare una umanità dai rapporti positivi.

Questi principi sono stati alla base della rivoluzione russa del 1917 che rovesciò lo zarismo e vide la nascita del socialismo con la realizzazione della Repubblica Socialista dell’Unione Sovietica; fondata sull’egualitarismo sociale e nemica della speculazione privata; l’evento storico ha coinvolto in politiche d’alleanza le Nazioni Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Germania Est, Yugoslavia, Moldavia Romania, Polonia:

Nel 1933, “ l’americano Roosevelt escogitò il New Deal per una nuova dottrina   a difesa dell’economia liberalista ad uso del per capitale senza doveri per i diritti dei lavoratori; da quel momento è iniziato l’attacco ideologico, economico e militare chiamato “in nome dell’identità occidentale“; ipocriticamente sostenuto in nome della “libertà, e della democrazia“; cioè con il linguaggio tipico dell’“imperialismo Astro-Sole capitalista“; che definito i paesi dell’est Europa come “satelliti“ dell’Urss; il disprezzo è stato usato anche nei confronti di Cile, Corea, Cuba, Haiti, Nicaragua, Panama Repubblica Dominicana, Venezuela, Vietnam, ecc.

I veri intenti totalitari dell’“identità occidentale“ li ha sono stati attualmente e pacchianamente messi in luce dall’ l’ultimo Donald Trump; con l’Europa e Giorgia Meloni ricattati e al servizio degli Yanchey americani  padroni mondiali del vapore; la “lotta continua“ condotta in nome della libertà e della democrazia ha conseguito che otto nazioni europee (Belgio, Croazia, Finlandia, Italia, Olanda,  Slovacchia, Svezia. Ungheria,) sono governati (o con presenza maggioritaria nei parlamenti), da partiti nostalgici di destra; tutto ciò nell’indifferenza dei “liberal-progressisti-moderati.

Preso atto del fallimento della “democrazia partecipativa“, è’ evidente ormai a rischio la stessa“ democrazia liberale“ giunta al tramonto, la forte astensione  dall’esercitare il diritto voto viene artatamente  sostituita dall’uso esercizio di sondaggi pre elettorali, viziati legalmente in quanto non pubblicano mai il metodo e il periodo delle rilevazione utilizzati; pertanto sono drogati e falsi perché costruiti pescando sempre nei soliti perenni bacini che nulla hanno a che vedere con la moltitudine della gente; cosicché ognuno li fa come gli pare o secondo convenienza ideologica; quindi anziché sondare come voterebbe l’astensionista, si chiede l’intenzione di voto al fedele elettore di Giorgia Meloni.

Pur nell’impotenza di questa democrazia perchè coinvolge i cittadini solo tramite il voto e una solo volta ogni cinque anni; il parziale rimedio sta soprattutto nell’andare a votare; o meglio ancora; nel predicare meno (a questo ci pensa già con impotenza il Papa) e fare di più in azioni di lotta; allo stato delle cose è l’unico programma che la sinistra deve saper gestire con capacità organizzativa.

Enrico Corti

30 giugno 2025

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