>>>ANSA/Condannati genitori figlio violento, "deficit educativo" Devono risarcire con 15mila euro un ragazzino aggredito (ANSA) - NAPOLI, 18 LUG - Condannati per deficit educativo, per non avere impartito al figlio minorenne un'educazione adeguata. E' con questa motivazione che il Tribunale civile di Napoli ha condannato i genitori di un ragazzino violento a risarcire con 15mila euro i danni provocati dall'immotivata aggressione a un suo coetaneo. I fatti - come scrive Il Mattino - risalgono a qualche anno fa, quando un gruppo di minorenni, nel centro storico di Napoli, aggredì due coetanei, senza alcun motivo scatenante. Uno del gruppo, in particolare, afferrò un oggetto contundente provocando danni indelebili sul viso della vittima. I responsabili vennero identificati, condannati penalmente e poi si è passati al tribunale civile per la valutazione dell'eventuale risarcimento del danno. E' in questa sede, che la giudice Barbara Di Tonto, parla di "inadeguatezza dell'educazione impartita". Il ragionamento si svolge all'interno del perimetro dell'art. 2048 del codice civile che disciplina la responsabilità dei genitori per i danni causati dai figli minorenni, responsabilità che può essere imputabile sia alla mancata vigilanza, sia - appunto - ai difetti nell'educazione. Il problema è dimostrare quando si è in presenza di un simile deficit educativo, soprattutto in un caso come questo, in cui i genitori del ragazzo sono due professionisti e il contesto è quello di una famiglia perfettamente integrata ne tessuto sociale della città. Al riguardo però la giudice scrive che "l'aggressione perpetrata dal minore ai danni di un suo coetaneo senza apparente motivo o comunque per motivi futili, con efferata violenza, sintomatica di un'indole assai deviata, realizzata mediante il ricorso a uno strumento contundente idoneo finanche a provocare la morte della persona offesa, sono modalità di per sé sole idonee ad attestare l'inadeguatezza dell'educazione impartita in famiglia". Il padre e la madre potrebbero obiettare che non è così, che loro l'hanno educato bene il loro bambino, ma - replica la giudice - "la possibilità per i genitori di dimostrare di aver impartito al figlio un'idonea educazione è comunque destinata ad infrangersi, per lo meno in caso di illecito di particolare gravità, contro le modalità stesse in cui è avvenuto il fatto, che attestano di per sé sole l'inadeguatezza dell'educazione impartita". Secondo la presidente del Tribunale dei minorenni di Napoli, Paola Brunese, intervistata dal Mattino, la sentenza è "giusta, ineccepibile, perchè conferma l'importanza di chiamare direttamente in causa i genitori e le famiglie, come responsabili della formazione di un futuro cittadino". Quello dell'inadeguatezza dell'educazione impartita "è un principio esistente - spiega la presidente del Tribunale dei minorenni - disciplinato da un articolo del codice civile (articolo 2048), che però in tante occasioni non viene tenuto in considerazione". (ANSA). 2025-07-18T16:59:00+02:00 SV ANSA per CAMERA03 NS055 NS055 https://trust.ansa.it/ce9f816eba5119b79cf6cd0d80e3c80cf167e29d8431f7e8ad1f8dec81086c4b
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