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giovedì 28 agosto 2025

Demoni dell’Est e Angeli dell’Ovest (a cura di Enrico Corti)

 


errate corrige da Enrico Corti.

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Corti - Pirola

14:20 (11 minuti fa)

Demoni dell’Est e Angeli dell’Ovest

 

(Errata corrige; nelle prime due frasi di pag. 2 in grassetto sottolineate le correzioni rispetto al documento di ieri 27.)

Per punire i russofoni demoni del male della steppa d’Oriente, la Storia degli ultimi 600 anni dice; 1632, militarmente invasi dalla Confederazione Polacca-Lituana; 1788 dall'Impero Svedese; 1813 dall’Impero di Napoleone; 1941 dall’esercito Nazista di Hitler; 2014 dalle Bando Neo-Naziste Azov di Volodymyr Zelensky. In totale le invasioni hanno causato circa 30 milioni di vittime.

Immemori delle catastrofi verso cui sono andati incontro gli invasori del passato, ancora oggi e a seguito di un referendum popolare perso i moderni angeli “angeli d’occidente“ per bocca della discendente parentale nazista von der Leyen hanno dichiarato di voler riportare ancora una volta la guerra e la distruzione in Europa attaccando preventivamente la Russia; il tutto preceduto da punitive frustate sanzionatorie.  

Per il castigo del demone, nel 1949 per volontà Usa viene costituita la NATO; innanzitutto “per assicurarsi la presenza militare americana in Europa in chiave anti-russa“; nel 1990 Gorbačëv (Urss) riesce a far firmare a Baker (Usa) e (Urss) un impegno per il contenimento espansivo della NATO; accordo poi tradito per l’espansione della Nato dai 12 paesi iniziali agli attuali 32; “costituiti per abbaiare ai confini della Russia“ come ebbe a dire lo stesso Papa Francesco.

Il peggioramento della propagandistica narrazione “pro liberal mercataro-capitalista“ ci induce ad una reale analisi realistica sulle reali condizioni della popolazione russa, sociali e culturali; rapportate a quelle occidentali (italiane) scientificamente e speculativamente narrate in modo propagandistico liberal-mercataro dai media atlantico-mediterranei; con i servili media italiani in primis; primi narratori della mancata libertà di opinione e di censura nella Russia dello “Zar Putin“ e nel frattempo leccatori del deretano “pacifista“ di Donald Trump.

L’analisi è suffragata da testimonianze seriamente comprovabili di italiani che hanno visitato la Russia, avendo modo di testimoniare che in tema di libertà di stampa in Russia si trasmettono normalmente canali televisivi internazionali, (gli italiani (Euronews Italia Rai 1, Rai 3 e Euronews Italia; l’americana CNN; l’inglese BBC; le tedesche ARD e ZDF; le francesi France 2 e France 24).

Sullo stesso tema, In Italia la sola rete televisiva guardabile che tratta problemi  internazionali è lo speciale Rai 3 Ucraina; oltre ovviamente alla caterva e noiosa esibizione di Trump sui TG di tutte le reti; il tutto per narrarci le menzogne, le bufale e le Fake-News atlantico-mediterranee propinate innanzitutto per produrre disinformazione di massa sui reali problemi di massa; socio-economici; culturali e di costume; nazionali e internazionali; inondandoci di cronaca rosa-nera e di canzonette.

La sola Agenzia NUMBEO in un servizio pubblica dati e cifre che mettono a confronto redditi e costi di vita in Euro tra Italia e Russia;

caffè I. 1,20 R. 0,75 = % 62,5; latte I. 1,95 R. 0,96 = % 49,23; pane 500gr. I. 3,10 R. 0,60 = % 19,35; riso 1 kg I. 6,50 R. 1,50 % 48,39; formaggio locale 1 kg I. 23,10 R 9,42 = % 40,78; ; patate 1 kg I. 1,76 R. 0,70) = % 39,77; acqua m. da 1,5 I. R. 0,10 = % 6,67; birra 33 cl I. 0,90 R. 0,87 = % 96,67; coca cola I. 1,69 R. 0,98 = % 57,99; vestito uomo I. 1.500 R. 38,30 = % 2,55; biglietto tram I. 2,00 R. 0,50 = % 25; benzina 1 l. 1,75 R. 0,36 = % 20,57.

Senza la pretesa generalizzante, valutando i dati dei 12 argomenti presi a campione risulta che la media del costo della vita per i russi rispetto a quella degli italiani è inferiore del 33,91%.

In ragione dell’ovvio rapporto da valutare tra costi e redditi; In Italia il reddito medio mensile di un salariato al netto di trattenute in è di euro 1.260; in Russia è di euro 955, equivalente ad un meno 24%; da ciò si potrà anche dedurre un certo equilibrio tra Italia e Russia in tema di rapporto redditi/spese; senonché è il capitolo servizi pubblici che evidenzia le disparità di sistema.

Sanità; in Italia la spesa sanitaria nel 2022 è stata di 176 miliardi di euro, ma 40,6 di questi (pari al 26%) sono andate al privato; nello stesso anno, In Italia le Strutture Sanitarie per il 57% erano dei privati; per il 43% del pubblico; secondo Mediobanca, nel biennio successivo al 2022 i privati sono aumentati dell’11%. In Russia la Sanità è sostanzialmente pubblica; consentendo solo un imprecisato irrisorio sistema assicurativo misto pubblico/privato.

         Scuola; in Italia si spende il 4,1% del PIL (13% del Bilancio Statale); con 700 milioni elargiti ai privati; per l’Agenzia Eurydice.eu, sono 5 i principali punti di debolezza del sistema scolastico italiano; programmi di studio obsoleti e troppo teorici; dotazioni tecnologiche inadeguate; scarsa motivazione dei docenti; edilizia scolastica e classi sovraffollate“.

Sulla scuola russa, artatamente in Italia non si rendono disponibili dati di spesa; è invece pubblicato il parere dell’Agenzia interazionale bSmart Blog che sostiene; “si considera l'istruzione russa una delle migliori al mondo, con un sistema molto rigido, competitivo e di un assoluto rispetto per l'autorità di questa istituzione“.

Scusandomi per la lunga e tediosa argomentazione;

Enrico Corti

28 agosto 2025

 

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