ANSA-FOCUS/ CRISI: CLIMA DI DELUSIONE; CGIL SUL PIEDE
DI GUERRA
CAMUSSO NON ESCLUDO SCIOPERO; BONANNI NON E'
SOLUZIONE
(ANSA) - ROMA, 10 AGO - Le parti sociali escono dal vertice
di
Palazzo Chigi in un clima di evidente insoddisfazione. I
commenti sono
improntati alla cautela, con l'eccezione della
Cgil che attacca. Il segretario generale del sindacato di
Corso
d'Italia, Susanna Camusso, ha avvertito che lo sciopero generale
non
e' escluso se le indiscrezioni sui provvedimenti da prendere
confermeranno
''una manovra iniqua''. Una scelta, questa, che
Cisl e Ugl fanno gia' sapere
di non condividere. Per i leader
della Cisl, Raffaele Bonanni ''non e' questa
la soluzione''.
Il presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia ha
ancora
una volta ribadito la necessita fare in fretta e parlando a nome
di
tutte le parti sociali ha spiegato: ''Tutti noi abbiamo
sottolineato la
necessita' dell'urgenza vista la situazione dei
mercati finanziari, perche'
il Paese ha bisogno che si faccia
presto e bene''. Ovvero devono essere
rispettati nella manovra,
ha aggiunto la leader degli industriali, i criteri
di ''rigore
ed equita'''. Per ora, pero', le parti possono
solo
accontentarsi dell'annuncio di un Consiglio dei ministri a
breve, tra
il 16 e il 18 agosto, visto che i dettagli delle
prossime misure non sono
stati ancora svelati.
Quindi, le parti sociali mostrano ancora di essere un
fronte
unito, sopratutto sul tema lavoro, ribadendo come si tratti di
un
campo di loro esclusiva competenza. Presto, infatti, si
riuniranno per
continuare l'opera di modernizzazione della
relazioni industriali avviata con
l'accordo interconfederale del
28 giugno.
Ma, se la manovra dovesse
riproporre le misure apparse sulla
stampa, dagli interventi sulle pensioni
alla riforma dello
Statuto dei Lavoratori, allora la linea compatta del
mondo
produttivo potrebbe spaccarsi. Ci sono gia' le premesse per
reazioni
diverse. Se la Cgil e' stata chiara nel
dichiarare
''guerra'' a una manovra doppione rispetto a quella varata
a
luglio, molto piu' caute sono apparse le altre organizzazioni.
''Se la
manovra colpira' i soliti noti ci mobiliteremo per
cambiarla'', ha spiegato,
definendo il summit non ''all'altezza
dei problemi''. E, poi, ha rincarato la
dose annunciando una
battaglia che ''non escludere lo sciopero generale''. La
Cisl,
invece si defila. ''Oggi non mi aspettavo ne' di piu' ne' di
meno''
e giudica ''sbagliato'' lo sciopero (''non si risponde
cosi' ai mercati'').
Sulla stessa linea il segretario generale
dell'Ugl, Giovanni Centrella:
''Sarebbe da incosciente dare un
giudizio negativo o affrettato su quella che
potra' essere la
manovra. E uno sciopero oggi indebolirebbe il
Paese''.(ANSA).
KZQ-RUB
10-AGO-11 21:44 NNNN
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