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lunedì 6 febbraio 2012

Carceri/ Sindacati Polizia criticano decreto: Risorse non bastano


CARCERI. SINDACATI POLIZIA: CAMERE DI SICUREZZA INSUFFICIENTI
SIGLE ASCOLTATE IN COMM.CAMERA: DA DL AGGRAVIO PER PERSONALE

(DIRE) Roma, 6 feb. - Il problema sovraffollamento delle carceri
va affrontato ma le camere di sicurezza non sono la soluzione. I
sindacati di polizia portano alla Camera le loro perplessita' sul
decreto del ministro Paola Severino: le diverse sigle ascoltate
in commissione Giustizia affrontano i tanti capitoli del testo
gia' approvato dal Senato e concentrano le loro critiche
sull'ampliamento dell'uso delle camere di sicurezza.
Il Sappe (sindacato autonomo) giudica "positive e
significative" le misure del governo contro l'emergenza
ricordando che "oltre il 40% dei detenuti e' in attesa di un
giudizio definitivo". Bisogna quindi, si legge nel testo
depositato, "puntare maggiormente sulle misure alternative". Ma
allora "si deve potenziare il ruolo della polizia penitenziaria".
Il sindacato autonomo di polizia (Sap) sottolinea che "strutture
e organici della polizia sono del tutto insufficienti a garantire
il progetto legislativo" e in particolare le camere di sicurezza
(un totale di 327) sono "assolutamente insufficienti a contenere
un numero sempre crescente di persone".
Anche il Silp per la Cgil osserva che il decreto degenera un
"aggravio operativo per le forze di polizia" e l'utilizzo delle
camere di sicurezza "non consente di garantire un trattamento
rispettoso della dignita' delle persone". Quindi si chiede di
accompagnare il testo con lo stanziamento di risorse maggiori da
destinare alle realizzazione e sistemazione dei luoghi si
custodia delle persone arrestate. Infine il Siulp (sindacato
unitario) ritiene che l'uso delle camere di sicurezza
"costituisce senz'altro un processo involutivo nell'ambito della
civilta' giuridica e delle politiche sanzionatorie e carcerarie".

(Tar/ Dire)
17:21 06-02-12

NNNN

Carceri/ Sindacati Polizia criticano decreto: Risorse non bastano
[1]Favorevole invece il Sappe che rappresenta agenti penitenziari

Roma, 6 feb. (TMNews) - Le strutture e gli organici della Polizia
di Stato "sono del tutto insufficienti a garantire la
realizzazione" del progetto contenuto nel decreto contro il
sovraffollamento carcerario. E' quanto si legge nel documento
consegnato alla commissione Giustizia della Camera dal Sindacato
autonomo di Polizia (Sap). Oggi pomeriggio si sono svolte le
audizioni informali sul dl carceri, e le relazioni delle diverse
sigle sindacali sono tutte alquanto critiche sul provvedimento.

Sotto tiro gli obblighi di sorveglianza caricati sugli agenti a
causa della destinazione degli arrestati in flagranza ai
domiciliari o nelle camere di sicurezza delle Questure, caso
quest'ultimo che, sostiene il Silp-Cgil, "determinerebbe un
evidente peggioramento delle condizioni personali degli
arrestati". "Contrarietà e non condivisione" esprime anche il
Siulp, che denuncia nel suo documento il rischio del "blocco
degli operatori" con "conseguente mancanza delle pattuglie
dedicate al controllo del territorio".

Tutt'altro l'orientamento del Sappe, il sindacato della Polizia
penitenziaria, che giudica "positive e significative" le misure
varate dal Governo, ma tende una mano ai 'colleghi': propone
infatti di "potenziare il ruolo della Polizia penitenziaria
incardinandolo negli uffici per l'esecuzione penale esterna per
svolgere in via prioritaria rispetto alle altre forze di polizia
la verifica del rispetto degli obblighi di presenza che sono
imposti alle persone ammesse alle misure alternative della
detenzione domiciliare e dell'affidamento in prova".

Bar


061728 feb 12

DL CARCERI: PER SINDACATI POLIZIA RESTA NODO "CELLE" (2)=
(AGI) - Roma, 6 feb - Il Siulp, pur comprendendo le ragioni del
dl, sottolinea che "sussistono una serie di argomentazioni che
inducono ad esprimere, qualora la norma non preveda anche
risorse per adeguare le attuali condizioni in cui versano le
camere di sicurezza nonche' il personale da destinare alla loro
vigilanza, contrarieta' e non condivisione delle decisioni
adottate con il decreto".
Il Silp per la Cgil sottolinea da parte sua l'"aggravio
operativo per le forze di polizia impegnate prevalentemente
nelle attivita' di controllo del territorio" e osserva che
l'attuale situazione logistica delle camere di sicurezza nella
disponibilita' delle tre forze di polizia non consente "di
grarantire un trattamento rispettoso della dignita' delle
persone". Nel caso di approvazione della legge chiede
contestuali stanziamenti di risorse per la sistemazione e la
reliazzazione dei luoghi di custodia.
Il Sappe, per la Polizia Penitenziaria, giudica da parte
sua positive e significative le misure del Governo e ricorda
che piu' del 40% dei detenuti e' in attesa di giudizio ed e'
importante la norma finalizzata ad evitare il meccanismo delle
porte girevoli delle carceri. Punta pero' sulla necessita' di
implmentare le misure alternative, valutando in primo luogo
l'ampliamento dell'applicazione dei domiciliari e della messa
in prova, ridisegnando un nuovo ruolo operativo della polizia
penitenziaria.(AGI)
Mao
061742 FEB 12

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CARCERI. SINDACATI POLIZIA: CAMERE DI SICUREZZA INSUFFICIENTI
SIGLE ASCOLTATE IN COMM.CAMERA: DA DL AGGRAVIO PER PERSONALE

(DIRE) Roma, 6 feb. - Il problema sovraffollamento delle carceri
va affrontato ma le camere di sicurezza non sono la soluzione. I
sindacati di polizia portano alla Camera le loro perplessita' sul
decreto del ministro Paola Severino: le diverse sigle ascoltate
in commissione Giustizia affrontano i tanti capitoli del testo
gia' approvato dal Senato e concentrano le loro critiche
sull'ampliamento dell'uso delle camere di sicurezza.
Il Sappe (sindacato autonomo) giudica "positive e
significative" le misure del governo contro l'emergenza
ricordando che "oltre il 40% dei detenuti e' in attesa di un
giudizio definitivo". Bisogna quindi, si legge nel testo
depositato, "puntare maggiormente sulle misure alternative". Ma
allora "si deve potenziare il ruolo della polizia penitenziaria".
Il sindacato autonomo di polizia (Sap) sottolinea che "strutture
e organici della polizia sono del tutto insufficienti a garantire
il progetto legislativo" e in particolare le camere di sicurezza
(un totale di 327) sono "assolutamente insufficienti a contenere
un numero sempre crescente di persone".
Anche il Silp per la Cgil osserva che il decreto degenera un
"aggravio operativo per le forze di polizia" e l'utilizzo delle
camere di sicurezza "non consente di garantire un trattamento
rispettoso della dignita' delle persone". Quindi si chiede di
accompagnare il testo con lo stanziamento di risorse maggiori da
destinare alle realizzazione e sistemazione dei luoghi si
custodia delle persone arrestate. Infine il Siulp (sindacato
unitario) ritiene che l'uso delle camere di sicurezza
"costituisce senz'altro un processo involutivo nell'ambito della
civilta' giuridica e delle politiche sanzionatorie e carcerarie".

(Tar/ Dire)
17:41 06-02-12

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