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mercoledì 22 febbraio 2012

Sicurezza/ Manganelli invoca fermo polizia:Solo così prevenzione




Sicurezza/ Manganelli invoca fermo polizia:Solo così prevenzione
[1]"Nei cortei la polizia di non può utilizzare sistemi di un tempo"

Roma, 22 feb. (TMNews) - I classici sistemi di prevenzione in
occasione di manifestazioni a rischio incidenti non bastano più:
servono nuovi strumenti, come l'ormai abbandonato "fermo di
polizia, uno di quegli strumenti di prevenzione che ti mettono
nella condizione di fermare le persone, interrogarle e
rilasciarle il giorno dopo quando la manifestazione è finita. Se
si vuole questo questo si rende possibile la prevenzione, se non
si vuole è inutile chiedersi come mai la polizia non ha fatto
prevenzione". E' quanto ha spiegato il capo della polizia Antonio
Manganelli in audizione alla Commissione Affari costituzionali
della Camera.

I gruppi antagonisti, anarco-insurrezionalisti e i 'black-bloc'
che negli ultimi anni hanno partecipato agli scontri in diverse
città italiane hanno infatti adottato nuove tecniche per eludere
le forze dell'ordine: "Per esempio - ha detto Manganelli -
intervengono arrivando nella città dove si svolge la
manifestazione vestiti in un certo modo, in modo diverso, non si
lasciano identificare con persone che hanno precedenti o sono
note, non si armano come un tempo, perchè trovano nella sede di
arrivo chi gli ha organizzato la cosa".

"Il rendere difficile la propria identificazione, raggiungere i
luoghi di incontro sempre con mezzi propri e non più in gruppi,
mette nelle condizioni le forze di polizia di non poter
utilizzare sistemi di prevenzione di un tempo, vetusti, che non
mi sentirei io stesso di incoraggiare", ha concluso Manganelli,
chiarendo che senza il fermo di polizia "non si può fare
assolutamente niente, se non prendere atto che esistono e
prendere atto dei loro reati".

Sav


221616 feb 12

Sicurezza/ Manganelli: Ai cortei ci sono sempre più minorenni
[1]"Ai primi posti nel colpire i blindati o ad essere arrestati"

Roma, 22 feb. (TMNews) - Nelle ultime manifestazioni con
disordini "un dato che è emerso costantemente" è la sempre più
massiccia partecipazione di "ragazzi minorenni, insieme ad
antagonisti non organizzati nè strutturati e soprattutto ad
anarco-insurrezionalisti. È un fenomeno alimentato da persone che
hanno imparato a strumentalizzare il malcontento, che
intervengono su tutti i temi 'anti-sistema' in genere e che hanno
una capacità anche guerrigliera di una qualche rilevanza". Lo ha
detto il capo della polizia Antoni Manganelli, ascoltato oggi
dalla Commissione Affari costituzionali della Camera.

Tra i partecipanti agli scontri di Roma dello scorso 15 ottobre,
ha ricordato Manganelli, "c'erano molti minorenni, liceali di
16-17 anni, che è difficile registrare in un'area antagonista:
appartengono ad un mondo che ancora non ha strutturato la propria
adesione a questa o quell'area, ma che erano ai primi posti nel
colpire i blindati dei carabinieri o ad essere arrestati e subire
un processo penale. Una cosa che mi ha colpito molto".

Sav


221605 feb 12


SICUREZZA: MANGANELLI, SALTO DI QUALITA' ANARCHICI, PARLANO DI ASSASSINIO =
SOLO FORTUNA CHE NON SIA ACCADUTO FINORA

Roma, 22 feb. (Adnkronos) - ''L'area anarco-insurrezionalista
che ha differenza mafia e' piu' 'gentile' e racconta quello che fara',
sta per fare un salto di qualita'. Si parla di assassinio e dobbiamo
capire che fino a oggi abbiamo avuto la fortuna che non accadesse''. A
lanciare l'allarme e' stato il capo della Polizia, prefetto Antonio
Manganelli, nel corso di un'audizione davanti alla commissione Affari
costituzionali della Camera. (segue)

(Sin/Zn/Adnkronos)
22-FEB-12 14:56

NNNN
SICUREZZA
: MANGANELLI, ANARCHICI CERCANO ASSASSINIO (2)

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - L'anarcoinsurrezionalismo, ha
spiegato Manganelli, ''e' un fenomeno alimentato da persone che
hanno imparato a strumentalizzare i movimenti, intervengono su
tutti i temi con una capacita' anche guerrigliera. Arrivano
nella citta' delle manifestazioni vestiti in un certo modo, vi
partecipano vestiti in modo diverso, non si lasciano
identificare con persone con precedenti, non si armano. Fermarli
lungo la strada significa non trovare loro addosso armi, benzina
o altri oggetti, che invece trovano nelle sedi di arrivo: nel
centro sociale Askatasuna a Torino e Acrobax a Roma. Raggiungono
i luoghi non in gruppi ma con mezzi propri. Non si puo' fare
niente, solo prendere atto che esistono e poi che hanno commesso
reati''.
''Il problema piu' serio - per il capo della polizia - e'
come combattere l'anarcoinsurrezionalismo perche', a differenza
della mafia, e' molto piu' 'gentile' nei nostri confronti e ci
racconta quello che ha fatto e quello che fara'. E che sta per
fare il salto di qualita', si parla di assassinio e allora
dobbiamo capire che fino ad oggi cio' non e' accaduto perche'
siamo stati fortunati. La Fai (Federazione anarchica informale)
ha aderito alle Cellule della cospirazione di fuoco greche che
ha proposto di formare un network internazionale per fare azioni
violente antisistema''.
''Si e' sempre detto - ha ricordato Manganelli - che
l'anarchismo e' spontaneo e non organizzato e purtroppo la
stessa cosa pensa la magistratura. Ma nulla vieta ad
un'organizzazione anarchica di prendere un'iniziativa spontanea
ed allora bisogna immaginare una figura che si accompagni alla
tipologia della banda armata e dell'associazione a delinquere,
per questa speciale associazione che sta a meta' tra
l'organizzato e lo spontaneo''.(ANSA).

NE
22-FEB-12 14:58 NNNN
Sicurezza/ Manganelli: Manifestazioni pubbliche in aumento, +40%
[1]"Nel 2011 sono state 10.461, disordini nell'1,8% dei casi"

Roma, 22 feb. (TMNews) - "Lo scorso anno abbiamo battuto ogni
record di manifestazioni pubbliche: come forze di polizia ne
abbiamo gestite 10.461, superiori del 42% al 2008/2009. C'è stato
un forte incremento, per lo più di manifestazioni di carattere
sindacale-occupazionale, ma anche politiche e in difesa
dell'ambiente". È quanto ha reso noto il capo della polizia
Antonio Manganelli alla Commissione Affari Costituzionali della
Camera, dove è stato ascoltato nell'ambito dell'indagine
conoscitiva sui recenti fenomeni di protesta organizzata in forma
violenta in occasione di manifestazioni e sulle possibili misure
da adottare per prevenire e contrastare tali fenomeni.

Manganelli ha spiegato che le 10.461 manifestazioni dello scorso
anno "non erano incontri di piazza occasionali che possono dar
luogo anche a contrapposizioni, ma manifestazioni preavvisate,
discusse nei Comitati provinciali ordine e sicurezza e che poi
sono state oggetto di un'ordinanza del questore".

"In 187 delle 10.461 manifestazioni - ha continuato - ci sono
stati degli episodi di 'effervescenza', da dissensi espressi con
fischi o altri segnali a piccole cariche di alleggerimento o a
cariche più muscolari. Tutto ciò costituisce l'1,8% dell'intero.
Le altre hanno solo portato alla tutela da parte delle forze di
polizia del diritto ad esprimere il proprio dissenso. Il
manifestante non è mai contro parte, è colui a cui bisogna
garantire il diritto alla protesta, naturalmente nell'ambito
della legalità", ha concluso Manganelli.

Sav


221502 feb 12

SICUREZZA:MANGANELLI,A CORTEO ROMA TANTI 16ENNI E GUERRIGLIA

(ANSA) - ROMA, 22 FEB - ''La cosa che mi colpi' e' che molti
dei partecipanti ai disordini della manifestazione degli
Indignati il 15 ottobre scorso a Roma fossero minorenni,
sedicenni diciassettenni''. Lo ha detto il capo della polizia,
Antonio Manganelli nel corso di un'audizione alla commissione
Affari costituzionali della Camera.
Alcuni di questi minorenni, ha ricordato Manganelli, ''erano
nei primi posti a colpire il blindato dei Carabinieri e tra gli
arrestati. A chi appartengono?''.
Il capo della polizia ha poi evidenziato che ''quel giorno
c'erano duemila antagonisti, di cui 400 identificati come
appartenenti all'area anarco-insurrezionalista. Prevalsero le
pulsioni violente, ma c'e' un dibattito sulla violenza o non
violenza, c'e' un'area che vuole garantire il dialogo con le
istituzioni''.
Sono state impiegate, ha proseguito, ''tattiche di guerriglia
mutuate dal costume militare, come l'uso di arieti, le
incursioni mordi e fuggi. Si sono espresse frange rivoluzionarie
che hanno attuato tattiche rivoluzionarie rendendo difficile il
contrasto''.(ANSA).

NE
22-FEB-12 15:55 NNNN

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