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mercoledì 28 marzo 2012

Salute di classe: fumatori e obesi, un problema da "ceto medio-basso"


Salute di classe: fumatori e obesi, un problema da "ceto medio-basso"
I risultati del sistema di sorveglianza dell'Iss: solo l'abuso di alcol colpisce ugualmente le persone istruite e benestanti

ROMA - Abitudine al fumo, sedentarieta' e obesita' sono piu'
frequenti nelle persone con basso livello di istruzione e che
riferiscono di avere molte difficolta' economiche rispetto alle
persone con alto livello socioeconomico. La prevalenza di
patologie respiratorie croniche e di diabete e' piu' alta nelle
persone con titolo di studio basso rispetto a quelle laureate e
tra chi riferisce di avere difficolta' economiche rispetto a chi
non ne ha. Al contrario l'adesione a programmi di screening per
la diagnosi precoce del tumore della mammella o della cervice
uterina e' maggiore nelle donne con un livello d'istruzione
medio-alto e in quelle senza difficolta' economiche percepite.
Tra le poche eccezioni, il consumo di alcol: nelle donne il
consumo definito a rischio e' maggiormente frequente fra le piu'
istruite. Sono questi alcuni dei risultati dell'indagine
effettuata nell'ambito del sistema di sorveglianza 'Passi', 'che
indaga in modo continuato aspetti relativi allo stato di salute
(salute percepita, prevalenza di fattori di rischio
cardiovascolare e di sintomi di depressione), alle abitudini di
vita (alimentazione, attivita' fisica, fumo, alcol), all'offerta
e all'utilizzo dei programmi di prevenzione (screening
oncologici, vaccinazione contro rosolia e influenza) e alla
sicurezza stradale e domestica'.
Si tratta, praticamente, di un campione di residenti di 18-69
anni che viene estratto casualmente dagli elenchi delle anagrafi
sanitarie, stratificandolo per sesso e classi di eta'. Personale
delle Asl, specificatamente formato, effettua interviste
telefoniche mensili con un questionario. I risultati
dell'indagine verranno illustrati domani nel workshop del
coordinamento nazionale Passi in corso presso l'Istituto
superiore. Nel corso della giornata sara' presentato il Rapporto
Nazionale 2007-2009 interamente dedicato all'analisi delle
disuguaglianze sociali in Italia in relazione a stili di vita,
fattori di rischio e presenza di malattie croniche, adesione a
programmi di screening, percezione dello stato di salute e
sintomi depressivi. Sono state intervistate oltre 98.000 persone
di cui 94.996 sono di cittadinanza italiana e 3.153 di
nazionalita' straniera.
Per questo rapporto, le analisi sono state eseguite soltanto
relativamente agli intervistati con cittadinanza italiana, in
quanto il basso numero di stranieri intervistati non avrebbe
consentito di ottenere risultati affidabili in questa
popolazione. Sintesi dei risultati:
ABITUDINE AL FUMO: Il 28% degli italiani di 18-69 anni ha
riferito di fumare sigarette quotidianamente. Fumano di piu' gli
uomini (32%) rispetto alle donne (24%) e, in entrambi i generi,
le persone di 18-34 anni, quelle con scolarita' media inferiore e
quelle che riferiscono di avere molte difficolta' economiche.
L'abitudine al fumo e' piu' diffusa nelle Regioni
centro-meridionali per gli uomini e in quelle centrali per le
donne.
CONSUMO DI ALCOL A RISCHIO: Complessivamente circa il 20% degli
italiani di 18-69 anni ha riferito un consumo di alcol a rischio:
l'uso e' piu' diffuso tra gli uomini (25%) rispetto alle donne
(15%) e in entrambi i generi tra le persone piu' giovani e fra i
residenti nelle Regioni settentrionali. Nelle donne il consumo,
definito a rischio, di alcol e' piu' frequente fra chi ha un
livello alto di istruzione.
SEDENTARIETÀ: Il 29% degli intervistati di nazionalita' italiana
risulta sedentario (uomini: 27%; donne 31%).Sono piu' sedentarie
le persone con bassa istruzione, quelle con molte difficolta'
economiche riferite e quelle che risiedono nelle Regioni
centro-meridionali.
OBESITÀ: Circa una persona ogni dieci (12% uomini; 10% donne) di
18-69 anni e' classificabile come obesa. L'obesita', in entrambi
i generi, cresce con l'eta' ed e' piu' frequente nelle persone
con molte difficolta' economiche riferite e in quelle con bassa
scolarita' (nelle donne con bassa istruzione la prevalenza di
obesita' e' circa doppia rispetto alle laureate). La prevalenza
di obesita' mostra inoltre un gradiente geografico Nord-Sud.
IPERTENSIONE ARTERIOSA: Complessivamente, il 21% degli italiani
di 18-69 anni ha dichiarato di aver avuto una diagnosi di
ipertensione da parte di un medico. Nella fascia d'eta' 50-69
anni la prevalenza raggiunge il 40%. Nelle diverse Regioni
italiane la prevalenza varia dal 17% al 27%, ma senza un evidente
gradiente geografico.
IPERCOLESTEROLEMIA: Il 25% degli intervistati ha dichiarato di
aver avuto una diagnosi di ipercolesterolemia. La prevalenza di
ipercolesterolemia e' piu' elevata nelle Regioni del Nord e
cresce all'avanzare dell'eta': negli uomini passa dal 10% nella
classe d'eta' 18-34 anni al 33% nei 50-69enni; nelle donne i
valori sono rispettivamente 10% e 39%.
PRESENZA DI PATOLOGIE CRONICHE: Il 18% degli intervistati ha
dichiarato di avere almeno una delle patologie croniche in studio
(diabete, insufficienza renale, bronchite cronica, enfisema,
insufficienza respiratoria, asma bronchiale, infarto del miocardo
o altre malattie del cuore, tumori). La prevalenza aumenta con
l'eta' in entrambi i generi ed e' piu' alta tra le persone con un
basso livello d'istruzione e tra quelle che hanno riferito di
avere molte difficolta' economiche.
PATOLOGIE RESPIRATORIE CRONICHE: L'8% degli italiani di 18-69
anni ha riferito di aver avuto la diagnosi di una patologia
respiratoria cronica. La prevalenza cresce con l'eta' in entrambi
i generi ed e' maggiore nelle persone con bassa scolarita' e in
quelle che riferiscono di avere molte difficolta' economiche:
negli uomini passa dal 6% fra i laureati al 17% nelle persone con
bassa scolarita'; nelle donne i valori sono rispettivamente 6% e
14%.
DIABETE: L'8% degli uomini e il 6% delle donne di 35-69 anni ha
dichiarato di aver avuto, da parte di un medico, la diagnosi di
diabete mellito (tipo 1 o tipo 2). La prevalenza riferita di
diabete e' maggiore tra le persone con un basso livello
d'istruzione e con molte difficolta' economiche. È presente,
inoltre, un gradiente geografico con valori piu' elevati nelle
Regioni del Sud.
ESECUZIONE DELLA MAMMOGRAFIA: Il 69% delle donne di 50-69 anni ha
riferito di aver eseguito una mammografia a scopo preventivo
negli ultimi due anni. L'esecuzione della mammografia nei tempi
raccomandati e' maggiore nelle 50-59enni, nelle donne con un
livello d'istruzione alto e in quelle senza difficolta'
economiche percepite. Nell'esecuzione della mammografia si
evidenzia inoltre un forte gradiente Nord-Sud: 80% vs 49%.
ESECUZIONE DEL PAP TEST: Il 74% delle donne di 25-64 anni ha
riferito di aver effettuato a scopo preventivo un Pap test negli
ultimi tre anni. Tra le donne con un alto livello di istruzione
la frequenza di esecuzione dell'esame e' piu' alta rispetto a
quelle con un titolo di studio basso. A parita' di condizioni
economiche e di livello di istruzione, sono le donne del Nord ad
eseguire il test con piu' alta frequenza (84%) rispetto alle
donne delle Regioni meridionali (58%).
DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO: Nel biennio 2008-09,
il 33% degli uomini e il 31% delle donne di 50-69 anni ha
riferito di aver eseguito un esame per la diagnosi precoce dei
tumori del colon-retto nei tempi raccomandati. In entrambi i
generi, la percezione di avere difficolta' economiche e la
residenza nelle Regioni meridionali risultano associate ad una
minore frequenza di esecuzione dei test.
PERCEZIONE POSITIVA DELLO STATO DI SALUTE: Il 66% degli
intervistati ha riferito di stare bene o molto bene, il 30%
discretamente e il 4% di stare male o molto male. Hanno
dichiarano di stare meglio gli uomini (71%) rispetto alle donne
(61%) e, in entrambi i generi, le persone piu' giovani (18-34
anni), quelle con scolarita' piu' alta e quelle senza difficolta'
economiche riferite. In generale, si sono dichiarate meno
soddisfatte del proprio stato di salute le persone residenti
nelle Regioni centro-meridionali. Sintomi di depressione
L'8% delle persone di eta' compresa tra 18 e 69 anni e' risultata
classificabile come persona con sintomi di depressione. Le donne
hanno riferito sintomi depressivi in percentuale doppia rispetto
agli uomini (11% contro 5%). La prevalenza di sintomi depressivi,
in entrambi i generi, e' maggiore tra le persone con un basso
livello d'istruzione e con molte difficolta' economiche.
28 marzo 2012

(Com/Gas/ Dire)
14:58 28-03-12

NNNN

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