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domenica 18 marzo 2012

SICUREZZA: DI PIETRO A CANCELLIERI, PAGATE STIPENDI A CAPPELLANI P.S.


SICUREZZA: DI PIETRO A CANCELLIERI, PAGATE STIPENDI A CAPPELLANI P.S. =
NEL 2012 ANCORA SENZA RETRIBUZIONE, INTERVENIRE SUBITO

Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Gli stipendi ai cappellani della
Polizia di Stato vanno pagati. E subito. E' la richiesta del leader
dell'Idv Antonio Di Pietro al ministro dell'Interno Anna Maria
Cancellieri. "Questa categoria di servitori dello Stato -spiega Di
Pietro nell'interrogazione alla titolare del Viminale- sta vivendo una
situazione incresciosa ed umanamente difficile: nel 2012 non ha ancora
ricevuto la retribuzione e vive in una pesante incertezza".

"Trattandosi per lo piu' di persone che non hanno altre risorse,
e spesso danno del loro per le opere benefiche che seguono, per far
fronte alle esigenze di vita si stanno trovando costretti a fare
ricorso ad altre risorse, comprese le famiglie di origine o persone
amiche. Questa situazione -sottolinea Di Pietro- deve essere subito
rimossa per evitare seri inconvenienti ai cappellani ed allo stesso
servizio della polizia di Stato".

Il leader dell'Idv chiede al ministro Cancellieri conto "di
questo grave ritardo che sta generando seri problemi, anche di
dignita'", e sollecita "rimedi immediati per assicurare la giusta e
pronta retribuzione dei cappellani della Polizia di Stato".

(Pol/Col/Adnkronos)
18-MAR-12 14:30

NNNN

1 commento:

Blog laboratorio polizia democratica ha detto...

Usando una frase del buon Tonino mi vien da dire che "c'azzeccano" i preti dentro la polizia? Preti che sottraggono alla collettività il poliziottino che gli fa da autista la macchina di servizio e così via. Visto poi che in Italia c'é libertà di culto, perché questa prerogativa é stata nuovamente concessa solo ai preti cattollici? il buon Tonino cosa ne pensa dei tanti poliziotti a cui non vengono pagati gli straordinari, che tanti polziotti debbono anticipare di tasca propria le spese di missione o per acquistare materiale occorrente per il quotidiano lavoro negli uffici di polizia? I preti, con la legge di riforma furono accompagnati gentilmente alla porta, ma dopo breve li hanno fatti rientrare in pompa magna. Sono del parere che chi vuole un prete, in Italia, ha un miliardo di possibilità di trovarlo in due miliardi di chiese, non c'é bisogno di metterli anche nella polizia. Più che di un sostegno spirituale la polizia ha bisgno di uomini/donne e risorse per poter lavorare. I poliziotti ,credenti, se ne hanno voglia pregano a costo zero con o senza prete. Ma senza soldi non possono garantire sicurezza alla collettività. Delle forze dell''ordine la collettività non ne può fare a meno. I poliziotti possono fare tranquillamente a meno dei preti.