ANSA/ INCENDIATO CONTAINER FIOM DAVANTI ALLA MASERATI A MODENA
E' PRESIDIO PER RAPPRESENTANZA. FIOM,SI VUOL INTIMORIRE DISSENSO
(ANSA) - MODENA, 25 AGO - Il container della Fiom davanti
allo stabilimento della Maserati a Modena, in via Ciro Menotti,
e' stato incendiato la scorsa notte. Nei giorni precedenti era
stato imbrattato con croci celtiche. E' il presidio realizzato
dal sindacato all'esterno della fabbrica dopo l'esclusione della
rappresentanza sindacale all'interno del Gruppo Fiat. Il
container non e' stato completamente distrutto, ed era deserto,
complici l'orario del raid (l'incendio e' scoppiato dopo le 2
della notte) e il fatto che in questi giorni la fabbrica e'
chiusa per ferie.
Ma quello che preoccupa in citta' - e non solo - e' che si
sia colpito il simbolo di un dissenso che resiste, e la rapida
sequenza di aggressioni. Non a caso il responsabile delle tute
blu Cgil di Modena, Cesare Pizzolla, ha parlato senza remore di
''escalation'' e ha invitato le istituzioni locali a riflettere.
Per il sindacalista due infatti sono le spiegazioni possibili
dell'aggressione. Da un lato ''un rigurgito di tendenze
neofasciste, cui le croci celtiche si rifanno''. Dall'altro,
''il pericolo delle infiltrazioni della criminalita' organizzata
nella ricostruzione post terremoto, contro cui il nostro
sindacato e' in prima linea''. Per il responsabile regionale
della Fiom, Bruno Papignani, invece ''non e' ignoto il movente
politico che ha la finalita' di intimorire il dissenso. E' la
conferma che in Italia cova una situazione pericolosa per la
democrazia e la liberta' di sostenere le proprie posizioni''.
La reazione del mondo politico e istituzionale non ha tardato
ad arrivare: solidarieta' e preoccupazione da Vasco Errani,
presidente della Giunta emiliano-romagnola (''auspico la massima
attenzione da parte delle forze dell'ordine e di tutte le
istituzioni''), mentre per il sindaco di Modena Giorgio Pighi
(Pd) e' ''un atto gravissimo'' che segue ''altri tentativi di
denigrazione e intimidazione'' verso la Fiom. Condanna anche da
Emilio Sabattini, presidente della Provincia, e dai segretari
regionale e modenese del Pd, Stefano Bonaccini e Davide Baruffi,
che parlano di atto ''squadristico e intimidatorio''.
E per il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina,
serve ''l'impegno di tutti, a cominciare dalla Fiat, per
ripristinare nelle aziende del gruppo le condizioni di
agibilita' democratica per le organizzazioni sindacali
rappresentative come la Fiom''. (ANSA).
BNT
25-AGO-12 18:01 NNNN
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