ELEZIONI:GINECOLOGI E OSTETRICHE VERSO 'SCIOPERO ELETTORALE'
(ANSA) - ROMA, 16 GEN - Le associazioni dei ginecologi e
delle ostetriche, che hanno proclamato per il 12 febbraio il
primo sciopero nazionale delle categorie, minacciano anche lo
'sciopero elettorale', con la riconsegna dei certificati
elettorali ai Comuni in occasione del voto. Qualora le forze
politiche, affermano, ''non aderissero alle proposte dei
ginecologi e gli altri sanitari, ci dichiariamo pronti a
proclamare lo sciopero del voto alle prossime elezioni''.(ANSA).
CR
16-GEN-13 12:17 NNNN
SANITA'. GINECOLOGI IN SCIOPERO IL 12 FEBBRAIO, NO PARTI ... -2-
(DIRE) Roma, 16 gen. - La scelta "estrema" e' stata adottata dai
circa 15 mila operatori che lavorano nei reparti e nei servizi di
ginecologia, e gia' comunicata al comitato di garanzia per gli
scioperi nel settore pubblico. L'ultima arma da usare per cercare
di smuovere l'opinione pubblica, le istituzioni e la politica.
I ginecologi fanno tre richieste rpecise a tutti i partiti
impegnati nella prossima competizione elettorale di febbraio: la
certezza del finanziamento per la sanita'; l'impegno ad applicare
immediatamente la riforma dei punti nascita, approvata ormai due
anni fa; la garanzia di misure cogenti sulla responsabilita'
professionale in sanita'. E chiedono di contrastare "il bluff
della malasanita'". Sono ormai migliaia, commentanto, le denunce
contro i ginecologi e gli altri operatori. A fronte di un clamore
mediatico straordinario al momento della denuncia, a conti fatti,
spiegano i medici, "il 98,8% dei procedimenti presso 90 Procure
italiane a carico di sanitari (di cui circa il 10% ginecologi) e'
archiviato senza alcuna condanna per gli operatori (dati
dell'indagine della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli
errori sanitari del 21 dicembre 2011 a cui ha contribuito anche
l'Aogoi). Purtroppo il decreto del ministro Balduzzi,
recentemente convertito in legge e che contempla alcune norme
specifiche sulla responsabilita' professionale, non ha offerto
soluzioni. Le norme, come asseriscono gli stessi magistrati, sono
sostanzialmente inutili, perche' non innovano in alcun modo
l'attuale legislazione non tenendo conto della specificita'
dell'atto medico e sanitario. La medicina non e' una scienza
esatta ed esiste un'alea medica, ad intendere quel margine di
rischio inevitabile in ogni atto medico, che deve essere
considerata e protetta in sede giudiziaria". Il decreto non
risolve nemmeno il problema "crescente dei costi proibitivi delle
polizze assicurative visto che non c'e' obbligo per le Asl ad
assicurarsi e a mettere in sicurezza, come piu' volte ribadito, i
Punti nascita".
Se non ci saranno reazioni politiche i medici si "dichiarano
pronti a proclamare anche un altro sciopero: quello del voto alle
prossime elezioni di febbraio, riconsegnando ai Comuni i
certificati elettorali".
(Ami/ Dire)
12:40 16-01-13
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