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sabato 29 giugno 2013

TRE SEMPLICI PROPOSTE PER RENDERE PIU’ CREDIBILI LE RICOMPENSE MORALI IN GUARDIA DI FINANZA – di Francesco Zavattolo


Riceviamo da Ficiesse e pubblichiamo


TRE SEMPLICI PROPOSTE PER RENDERE PIU’ CREDIBILI LE RICOMPENSE MORALI IN GUARDIA DI FINANZA – di Francesco Zavattolo
 
Pubblichiamo una manifestazione di pensiero di Francesco Zavattolo sullo scottante tema delle ricompense morali nella Guardia di Finanza; il titolo è della redazione del sito.

Sul tema vedi anche:

http://www.ficiesse.it/home-page/6499/on_-caparini-_lega__-caso-colonello-rapetto-ed-encomi-tributati-da-gen_-di-paolo-dimostrano-inefficienza-sistema-premiale-e-progressioni-di-carriera-in-gdf

http://www.ficiesse.it/home-page/6329/interrogazione-al-ministro-dell_economia-sugli-encomi-solenni-concessi-dal-comandante-generale-della-guardia-di-finanza

http://www.ficiesse.it/home-page/6317/fiamme-gialle-a-tutto-encomio_-il-comandante-generale_-nino-di-paolo_-ha-firmato-riconoscimenti-per-i-motivi-piu-disparati_-premi-per-come-si-fa-lo-speaker_-l_autista-o-il-regista-televisivo-_italiaoggi_

http://www.ficiesse.it/home-page/2006/il-governo-risponde-all_interrogazione-parlamentare-dell_on_-fluvi-sugli-encomi-solenni-concessi-dal-gen_-speciale

http://www.ficiesse.it/home-page/2002/repubblica-sugli-encomi-solenni-agli-ufficiali-gdf_-speciale_-ipoteca-sulla-finanza_-pioggia-di-premi-ai-fedelissimi_-ecco-l_elenco-dei-beneficiati

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Dallo scorso mese di Febbraio, la nostra Associazione ha promosso una campagna di raccolta fondi, per dare un sostegno economico a quattro finanzieri indagati dalla procura militare di Napoli, per diffamazione militare aggravata. I quattro malcapitati hanno avuto l’"ingenuità " di manifestare un loro libero pensiero, sul forum di questo sito internet, circa degli encomi solenni tributati da un Comando Regionale della Guardia di Finanza ad alcuni appartenenti al Corpo. Con la notizia dell’iscrizione dei 4 finanzieri nel registro degli indagati, è crollato vertiginosamente il numero di commenti lasciati sul nostro forum. Segnale, questo, che negli ambienti militari basta veramente “poco” per ricondurre il “gregge” all’ovile!
 
L’aspetto più delicato della questione, però, è un altro. La raccolta fondi che abbiamo iniziato, nonostante il sostegno di quasi tutte le Sezioni Territoriali (attive), non ha dato l’esito sperato. Dopo 5 mesi, infatti, abbiamo ricevuto solo 67 donazioni! Questo risultato è da imputare forse alla malcelata sensazione, tra il personale delle Fiamme Gialle, che l’attuale sistema premiale non sempre sia aderente alla realtà .
Forse, se vogliamo essere maliziosi, tanti Finanzieri sono idealmente più vicini ai loro colleghi che hanno ricevuto i c.d. “encomi facili” che ai 4 impavidi che hanno commentato la faccenda sul nostro forum!
 
Per altri invece, la ricompensa morale è percepita come strumento per saldare e vincolare il legame tra la gerarchia e personale dipendente, e non come strumento di remunerazione morale per il servizio reso alla stessa Amministrazione.
 
Al riguardo va evidenziato che sebbene la Circolare 365200 edizione 2012 – del Comando Generale della Guardia di Finanza – sia abbastanza chiara sulle linee guida per la concessione delle ricompense morali, ci sono almeno tre aspetti sui quali bisognerebbe intervenire per migliorare l’alveo entro cui nascono e si realizzano le ricompense morali: dare maggiore rilievo alla pubblicità delle ricompense, aprire ad una prospettiva in senso positivo all'autotutela e concedere al militare interessato dal procedimento amministrativo (di assegnazione di una ricompensa di ordine morale) un sostegno da parte della Rappresentanza militare (anche se qui entriamo nel tema dei diritti sindacali o di associazione).
 
Pubblicità dell’atto
 
La citata circolare ad oggi, in tema di pubblicazione delle ricompense, prevede che:
·                In considerazione della funzione educativa ed esemplare insita nelle ricompense, la pubblicazione delle motivazioni costituisce atto necessario ed imprescindibile, ed è disposta dall’autorità concedente.
·                In applicazione dell’art. 1462 C.o.m., la pubblicazione degli encomi sull’ordine del giorno sarà curata:
(1)     dal Comando Generale - I Reparto - relativamente agli encomi solenni;
(2)     dal Comando Regionale o equiparato presso il quale la ricompensa è stata concessa, relativamente agli encomi semplici.
Al riguardo, si richiama l’attenzione sulle disposizioni emanate con la circolare n. 87408/106 in data 23 marzo 2010, concernente la “pubblicazione degli Ordini del Giorno sulla banca dati circolari del sito intranet”.
Vista la portata della materia e i conseguenti riflessi in termini di avanzamento nella carriera, la pubblicazione di tali “premi” non può essere limitata ai soli “Fogli d’Ordine”. Andrebbe, ad esempio, ben collocata all’interno degli annuari del personale (per ogni ordine e grado) in modo da consentire a tutto il personale di conoscere il valore sul campo dei propri colleghi di lavoro. Basterebbe aggiungere tre colonne nell’elenco degli annuari, pubblicati sulla piattaforma della rete intranet, riportanti il numero di encomi solenni, semplici ed elogi tributati al militare. E con un applicazione esterna consentire a chiunque, sempre all’interno della rete informatica del Corpo, di leggere i singoli atti premiali in capo a ciascun militare. In questo m odo si da spazio all’emulazione, e nel contempo, si apre alla trasparenza, tanto cara a parole ma meno praticata nella realtà .
Autotutela sotto una prospettiva positiva
L’Autorità competente al rilascio della ricompensa non ha il dovere di concessione, né il dovere di motivare l’eventuale mancato accoglimento della proposta di ricompensa morale. D’altra parte, come dice sempre la citata circolare, “la potestà di compiacersi o meno dell’operato con il personale dipendente, non può che essere unicamente ricondotta alla discrezionalità piena del superiore gerarchico….”.
Malgrado il periodo sopra riportato sia in linea con l’ordinamento militare in senso lato, l’aspetto che evidenzia la forza abnorme del potere dell’Amministrazione militare nei confronti del personale dipendente, sta nel fatto che mentre l’Amministrazione può ricorrere al principio dell’autotutela e, quindi, revocare un suo atto in quanto ritenuto privo di fondamento, il militare non può in nessun modo far valere le proprie ragioni nel caso in cui l’Autorità Gerarchica deputata al rilascio della ricompensa, non dia luogo al provvedimento in argomento, perché magari non ne ravvisa il carattere di eccezionalità (o gli elementi oggettivi).
Allora verrebbe da chiedersi: perché l’Autorità Gerarchica sovraordinata a quella che deve concedere una ricompensa morale può, in autotutela, revocare la concessione, ma la stessa non può interferire sul Comando inferiore per far si che un militare riceva l’encomio se meritato? Questo controllo positivo sull’azione premiale non rientra anch’esso nella fattispecie dell’autotutela?
La rappresentanza militare
La rappresentanza militare ovviamente è tenuta a debita distanza dalla questione, malgrado gli effetti prodotti dalla potestà premiale si riflettano sul benessere del personale. Allora perché non consentire ai Cobar di segnalare ai Coir, e questi all’Autorità di vertice di riferimento, situazioni anomale nella gestione delle ricompense di ordine morale? Sarebbe un’attività di tipo sindacale se rivolta a tutela del singolo militare, ma se qualche Cobar cominciasse a metter nero su bianco, rappresentando il carattere collettivo della questione, cosa accadrebbe?
Forse il nostro Paese, in questo particolare momento storico, ha bisogno di tante altre cose più urgenti. Ma una sana coesione tra gli uomini che lavorano per garantire la stabilità sociale ed economica dello Stato è una prospettiva che merita una maggiore attenzione da parte delle Autorità competenti. Quindi, se da qualche parte si cominciasse veramente a vedere delle novità , sarebbe cosa buona e giusta.
Francesco Zavattolo*
]*Segretario Nazionale FICIESSE
 

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