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sabato 29 giugno 2013

CRISI: LIBERA, OLTRE 8 MLN ITALIANI VIVONO CON 506 EURO AL MESE =



CRISI: LIBERA, OLTRE 8 MLN ITALIANI VIVONO CON 506 EURO AL MESE =
NEI PRIMI 9 MESI DEL 2012 FAMIGLIE INDEBITATE DAL 2,3 AL 6,5%

Roma, 29 giu. (Adnkronos) - Oltre 8 milioni di italiani (il
13,8% della popolazione) vivono in poverta' relativa, con una
disponibilita' di 506 euro mensili. In condizione di poverta' assoluta
si trovano invece 3 milioni 415mila persone (il 5,2%). Poverta'
assoluta, cresciuta di 1 milione di persone in piu' in soli 4 anni, e
poverta' relativa sono in aumento non solo per l'effetto della crisi
economica. Le cifre, contenute nel dossier ''Miseria Ladra''
presentato oggi dal Gruppo Abele e Libera a Senigallia nell'ambito del
'Caterraduno' fotografano un paese fragile, povero che barcolla tra
diseguaglianze, miseria e disoccupazione.

E' da almeno 10 anni che il numero degli impoveriti e' aumentato
in Italia - - emerge dal dossier - perche' dal 1980 ad oggi si e'
assistito ad un enorme trasferimento di ricchezza dalle tasche dei
lavoratori dipendenti ai profitti prima, e alla rendita finanziaria e
speculativa poi. Si calcola che in 30 anni la perdita di capacita' di
acquisto dei lavoratori sia stata ridotta di circa il 20%. Un paese
piu' povero e' costretto a fare i conti con il proprio carrello della
spesa: sei famiglie su dieci per far fronte alle difficolta'
economiche hanno ridotto la quantita' e/o la qualita' dei prodotti
alimentari acquistati.

E ci si indebita sempre di piu': nei soli primi nove mesi del
2012 le famiglie indebitate sono passate dal 2,3 al 6,5%. Con il
dossier Libera e Gruppo Abele lanciano una Campagna nazionale contro
tutte le forme di poverta' dal titolo ''Miseria Ladra'' un cantiere
aperto a tutte le associazioni del volontariato,ambientaliste, alle
cooperative del sociale per ''chiamare'' e ''convocare'' alla
mobilitazione su un problema che oggi tocca piu' tragicamente e in
misura crescente alcune fasce sociali, ma domani potrebbe riguardare
molti altri di noi. (segue)

(Sin/Col/Adnkronos)
29-GIU-13 17:40

NNNNCRISI: LIBERA, OLTRE 8 MLN ITALIANI VIVONO CON 506 EURO AL MESE (2) =

(Adnkronos) - '' Il nostro paese, tra le democrazie avanzate, e'
quello meno cresciuto sotto il profilo economico e di piu' sotto
quello delle disuguaglianze sociali", spiega Luigi Ciotti, presidente
nazionale Gruppo Abele e Libera, che aggiunge: "Bisogna parlare meno
di diritti e piu' di dignita' umana, che vuol dire inclusione,
accoglienza. Siamo sprofondati in miseria assistiamo sempre piu' a
casi dove si ruba per mangiare, situazioni gravi in cui la dignita'
dell'essere umano lascia il posto al bisogno e alla necessita' di
sopravvivenza. La poverta' dovrebbe essere illegale nel nostro paese.
La crisi per molti e' una condanna - prosegue Ciotti - per altri e'
una occasione. Le mafie hanno trovato inedite sponde nella societa'
dell'io, nel suo diffuso analfabetismo etico.''

Secondo il dossier, in tempi di crisi, c'e' chi la crisi la
combatte e c'e', invece, chi la cavalca facendo affari, investendo,
controllando il territorio, assumendo personale. Per quanto riguarda
la poverta' dei minori, i dati italiani sono tra i peggiori dei 27
paesi dell'Unione Europea che lancia un allarme preciso rispetto al
dato di fatto che ''se hai meno di 18 anni, hai piu' probabilita' di
essere povero rispetto a un adulto o un anziano''. Infatti in Europa
il 27% dei bambini e degli infra18nni dei 27 paesi dell'Unione e'
considerata a rischio di poverta' e di esclusione sociale, contro il
24,3% degli adulti e il 20,5% degli over 65.

Per quanto riguarda l'Italia i dati sono tutti al di sopra della
media Ue: nel nostro paese il 32,3% dei minori e' a rischio di
poverta', contro il 28, 4% degli adulti e il 24,2% degli anziani. In
particolare, continua a crescere in modo consistente la quota di
individui che dichiarano di non potersi permettere un pasto adeguato
(cioe' con proteine della carne, del pesce o equivalente vegetariano)
almeno ogni due giorni (16,6 per cento), quota triplicata in due anni.
(segue)

(Sin/Col/Adnkronos)
29-GIU-13 17:44

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(Adnkronos) - Nel 2012 in presenza di una flessione del prodotto
interno lordo reale del 2,4 per cento, il potere d'acquisto delle
famiglie e' diminuito del 4,8 per cento. Un paese piu' povero e'
costretto a fare i conti innanzitutto con il proprio carrello della
spesa. Sei famiglie su dieci per far fronte alle difficolta'
economiche hanno ridotto la quantita' e/o la qualita' dei prodotti
alimentari acquistati.

Il comportamento e' divenuto particolarmente frequente nel 2012
e coinvolge ormai il 62,3 per cento delle famiglie, con un aumento di
quasi nove punti percentuali nell'arco di soli dodici mesi. Aumenta,
inoltre, di circa due punti percentuali la quota di famiglie che
acquistano generi alimentari presso gli hard discount, soprattutto nel
nord. La crescente crisi del mercato del lavoro si e' tradotta in un
significativo aumento del tasso di disoccupazione che dal 10,7 per
cento del 2012 ha raggiunto l'11,5 per cento a marzo del 2013 (10,7
per cento per gli uomini e 12,7 per cento per le donne).

Nel nostro paese sono oltre 2 milioni di giovani italiani - il
22% dei giovani tra i 15 e i 29 anni - che sono ''Not in Education,
Employment or Training'' (i cosiddetti Neet), vale a dire che non
studiano, non lavorano e non sono coinvolti in tirocini
professionali.E dalla denuncia il dossier lancia anche istanze e
proposte che devono essere portate alle amministrazioni e al governo.
Una agenda di dodici cose da fare subito nel contrasto alle nuove
poverta': ricostituire, da parte del nuovo governo, il fondo sociale e
il fondo per la non autosufficienza ai livelli del 2008, definiti
allora un ''punto di partenza'' a incrementazione annua successiva.

(Sin/Col/Adnkronos)
29-GIU-13 17:48

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