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venerdì 10 gennaio 2014

NSA/ Difesa:ok riforma,taglio 20mila militari e 7.800 civili


ANSA/ Difesa:ok riforma,taglio 20mila militari e 7.800 civili
Tra 2016-2024,"con garanzie".Sindacati polizia,per noi"schiaffo"
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - La Difesa avvia un percorso di
trasformazione e snellimento che portera' i ranghi delle Forze
Armate a ridursi di 27.800 unita' tra il 2016 e il 2024. Una
riforma che nelle prospettive del governo realizzera' risparmi di
spesa, senza ridurre l'attuale capacita' operativa del settore,
anzi rendendolo piu' efficiente. Ma che ha immediatamente
sollevato i malumori dei sindacati di polizia, che la leggono
come uno "schiaffo" agli agenti, insoddisfatti per non aver
ancora vista approvata una riforma del comparto sicurezza.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera sia al
decreto che proroga di sei mesi le missioni internazionali (a
cominciare da quelle in Afghanistan per una spesa di 235
milioni), sia a due decreti legislativi che attuano il
complessivo piano di razionalizzazione della Difesa. Un processo
che interessera' 20mila militari e 7.800 civili. E ridurra' di
circa il 32% assetti strutturali e organizzativi, sopprimendo
enti, caserme, basi e organismi, e rimodulando quelli non
soppressi. La riorganizzazione nelle fila dei militari
riguardera' anche 524 tra generali e colonnelli: nello specifico
e' prevista una riduzione dei generali dagli attuali 443 a 310,
con una sforbiciata di 133 unita', il 30%. I colonnelli, invece,
passeranno da 1.957 a 1.566: 391 in meno, cioe' il 20%. Viene
soppresso anche l'incarico a pagamento di consigliere militare
del Ministro della Difesa attualmente vacante. I tagli al
personale saranno graduali, assicura la Difesa, e realizzati con
meccanismi di garanzia: per questo saranno utilizzati strumenti
quali l'aspettativa per riduzione quadri e la mobilita'.
Attenzione anche alle famiglie con l'introduzione di misure per
l'accesso al credito a favore delle coppie giovani e
disposizioni per favorire i ricongiungimenti familiari.
Le sigle della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil si
dicono soddisfatte delle misure introdotte, che consentono una
"distinzione tra funzioni del personale civile e militare,
migliori tutele per i lavoratori, mantenimento del tavolo di
confronto" con un prossimo appuntamento in calendario i primi di
febbraio col ministro della Difesa Mario Mauro. Qualche
perplessita' arriva invece dall'Ugl Funzione Pubblica, che
proprio su compiti, funzioni e ambiti di militari e civili
chiede maggiore chiarezza. Ad alzare le voce sono pero' i
sindacati di polizia, non per i contenuti del pacchetto Difesa,
ma per la mancata approvazione di analoghe misure nel settore
Sicurezza. Siulp, Sap, Ugl Polizia e Consap in una nota
congiunta puntano il dito contro il ministro dell'Interno
Angelino Alfano che "si e' impegnato piu' volte a far si' che
l'approvazione della riforma delle carriere delle Forze di
Polizia e il citato strumento militare corressero di pari
passo", ma cosi' non e' stato e questo e' "inaccettabile e
vergognoso". Sulla stessa linea anche Silp-Cgil, che chiede alle
forze politiche "un immediato confronto su questi temi". (ANSA).

BOS
10-GEN-14 18:29 NNNN
ANSA/ Difesa:ok riforma,taglio 20mila militari e 7.800 civili
Tra 2016-2024,"con garanzie".Sindacati polizia,per noi"schiaffo"
(ANSA) - ROMA, 10 GEN - La Difesa avvia un percorso di
trasformazione e snellimento che portera' i ranghi delle Forze
Armate a ridursi di 27.800 unita' tra il 2016 e il 2024. Una
riforma che nelle prospettive del governo realizzera' risparmi di
spesa, senza ridurre l'attuale capacita' operativa del settore,
anzi rendendolo piu' efficiente. Ma che ha immediatamente
sollevato i malumori dei sindacati di polizia, che la leggono
come uno "schiaffo" agli agenti, insoddisfatti per non aver
ancora vista approvata una riforma del comparto sicurezza.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera sia al
decreto che proroga di sei mesi le missioni internazionali (a
cominciare da quelle in Afghanistan per una spesa di 235
milioni), sia a due decreti legislativi che attuano il
complessivo piano di razionalizzazione della Difesa. Un processo
che interessera' 20mila militari e 7.800 civili. E ridurra' di
circa il 32% assetti strutturali e organizzativi, sopprimendo
enti, caserme, basi e organismi, e rimodulando quelli non
soppressi. La riorganizzazione nelle fila dei militari
riguardera' anche 524 tra generali e colonnelli: nello specifico
e' prevista una riduzione dei generali dagli attuali 443 a 310,
con una sforbiciata di 133 unita', il 30%. I colonnelli, invece,
passeranno da 1.957 a 1.566: 391 in meno, cioe' il 20%. Viene
soppresso anche l'incarico a pagamento di consigliere militare
del Ministro della Difesa attualmente vacante. I tagli al
personale saranno graduali, assicura la Difesa, e realizzati con
meccanismi di garanzia: per questo saranno utilizzati strumenti
quali l'aspettativa per riduzione quadri e la mobilita'.
Attenzione anche alle famiglie con l'introduzione di misure per
l'accesso al credito a favore delle coppie giovani e
disposizioni per favorire i ricongiungimenti familiari.
Le sigle della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil si
dicono soddisfatte delle misure introdotte, che consentono una
"distinzione tra funzioni del personale civile e militare,
migliori tutele per i lavoratori, mantenimento del tavolo di
confronto" con un prossimo appuntamento in calendario i primi di
febbraio col ministro della Difesa Mario Mauro. Qualche
perplessita' arriva invece dall'Ugl Funzione Pubblica, che
proprio su compiti, funzioni e ambiti di militari e civili
chiede maggiore chiarezza. Ad alzare le voce sono pero' i
sindacati di polizia, non per i contenuti del pacchetto Difesa,
ma per la mancata approvazione di analoghe misure nel settore
Sicurezza. Siulp, Sap, Ugl Polizia e Consap in una nota
congiunta puntano il dito contro il ministro dell'Interno
Angelino Alfano che "si e' impegnato piu' volte a far si' che
l'approvazione della riforma delle carriere delle Forze di
Polizia e il citato strumento militare corressero di pari
passo", ma cosi' non e' stato e questo e' "inaccettabile e
vergognoso". Sulla stessa linea anche Silp-Cgil, che chiede alle
forze politiche "un immediato confronto su questi temi". (ANSA).

BOS/FM
10-GEN-14 18:30 NNNN

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