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venerdì 11 aprile 2014

SALUTE. EPATITE C, DA LONDRA CONFERME SULLA TRIPLICE TERAPIA


SALUTE. EPATITE C, DA LONDRA CONFERME SULLA TRIPLICE TERAPIA
1,6 MLN IN ITALIA, PROVA CURA DI 8 SETTIMANE PER SOSTENIBILITÀ

(DIRE) Roma, 11 apr. - Nella terapia dell'Epatite C il futuro e'
adesso grazie alle terapie innovative gia' disponibili, entrate
stabilmente nella pratica clinica, con conferme crescenti di
efficacia e sicurezza, e gestibili dal sistema sanitario anche
sotto il profilo economico: in particolare la 'triplice' terapia
e', oggi, quella che meglio garantisce elevata efficacia,
tollerabilita', costi contenuti e sostenibilita' del sistema
sanitario.
È l'indicazione che arriva da Londra dove e' in corso il
Congresso Easl (European Association for the Study of the Liver)
nel quale sono presentati nuovi dati di efficacia e
tollerabilita' su boceprevir, inibitore della proteasi di Msd,
utilizzato nella 'triplice' terapia in associazione con
interferone alfa 2b peghilato e ribavirina. Lo studio
italo-spagnolo Npp, Named Patient Program, condotto su 416
pazienti dei due Paesi con Epatite C e cirrosi compensata, ha
evidenziato una risposta virologica sostenuta soddisfacente
raggiunta con boceprevir in circa la meta' dei pazienti (58-45%).
"Questo studio ci offre una risposta completa, conclusiva e
affermativa circa l'indice di efficacia e sicurezza di boceprevir
su tutta la popolazione affetta da Epatite C"- afferma il
coordinatore dello studio Savino Bruno, direttore della Struttura
Complessa di Medicina Interna a indirizzo Epatologico presso
l'ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano.(SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
15:28 11-04-14

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SALUTE. EPATITE C, DA LONDRA CONFERME SULLA TRIPLICE TERAPIA -2-


(DIRE) Roma, 11 apr. - Nell'ambito dello studio, le
ospedalizzazioni per effetti collaterali, che sono state
contenute ad appena il 9% di tutti i casi, non hanno influito sul
risultato in termini di guarigione. Alla luce di questi dati
boceprevir appare destinato ad occupare a lungo una posizione
importante nel trattamento in 'triplice' terapia come
riconosciuto anche dalle ultime Linee guida Aisf, l'Associazione
Italiana per lo Studio del Fegato.
L'Epatite C e' un'emergenza sanitaria globale: nel mondo i
pazienti sono oltre 180 milioni, l'Italia si colloca al primo
posto in Europa per numero di persone positive al virus
dell'Epatite C con piu' di un milione e mezzo di pazienti, 1.000
nuovi casi e 20.000 decessi l'anno. Nonostante i dati di
prevalenza e le crescenti evidenze di efficacia, in Italia un
numero ancora ridotto di pazienti viene trattato con gli
antivirali di prima generazione come boceprevir utilizzato nella
triplice terapia.
Un'indagine di Cittadinanzattiva ed EpaC onlus sull'accesso
alle nuove terapie ha rilevato come solo 1 paziente su 4 ha avuto
un accesso immediato alle nuove opzioni terapeutiche, mentre il
35% e' inserito in liste d'attesa. Il 20% delle strutture
deputate ad erogare la triplice terapia ha aspettato da 1 a 3
mesi per avere a disposizione i farmaci. È complesso per i
pazienti accedere ai farmaci innovativi, lo sara' ancora di piu'
per quelli attesi nei prossimi anni che faranno i conti con la
sostenibilita' del sistema per i costi alti e saranno per pochi
eletti. (SEGUE)
(Com/Wel/ Dire)
15:28 11-04-14

SALUTE. EPATITE C, DA LONDRA CONFERME SULLA TRIPLICE TERAPIA -3-


(DIRE) Roma, 11 apr. - Proprio per garantire l'accesso alla
terapie innovative disponibili oggi e la sostenibilita' del
sistema sanitario, la Commissione Europea ha introdotto la
'stopping rule' per boceprevir, ovvero la sospensione della
terapia con boceprevir all'VIII settimana in caso di mancato
raggiungimento del target virologico, con significativi risparmi
sui costi della terapia. Il vantaggio e' rappresentato dal poter
continuare invece la terapia con boceprevir solo in quei pazienti
in cui all'VIII settimana i parametri virologici ci dicono che il
paziente avra' elevate probabilita' di guarigione.
"Anche in questo studio, come gia' negli studi registrativi,
si e' osservato che i pazienti che alla settimana 8 raggiungono
la negativizzazione hanno un tasso di guarigione altissimo" -
afferma Savino Bruno- "mentre quelli che rimangono positivi o non
mostrano un calo della viremia sufficiente hanno praticamente
esigue se non zero possibilita' di ottenere la guarigione".
Personalizzare la 'triplice' terapia consente di ottimizzare
l'efficacia trattando solo i pazienti eleggibili e risparmiare
risorse con, inoltre, il valore aggiunto di poter predire con
esattezza il successo terapeutico a cui andra' incontro il
paziente.
(Com/Wel/ Dire)
15:28 11-04-14

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