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domenica 13 settembre 2015

SANITA': SEPSI UCCIDE 60 MILA ITALIANI L'ANNO, APPELLO IN GIORNATA MONDIALE =



SANITA': SEPSI UCCIDE 60 MILA ITALIANI L'ANNO, APPELLO IN GIORNATA MONDIALE =
Gli esperti, piu' informazione e prevenzione contro il male
oscuro

Milano, 13 set. (AdnKronos Salute) - Un morto nel mondo ogni pochi
secondi, con 60 mila decessi all'anno soltanto in Italia e costi
ospedalieri raddoppiati in 10 anni fino ai 20 miliardi di dollari
spesi annualmente negli Usa. Sono i numeri della sepsi,
super-infezione che in Europa supera per incidenza l'infarto e alcuni
tumori. In occasione della Giornata mondiale contro la malattia, che
si celebra oggi 13 settembre, gli esperti lanciano un appello ad
"aumentare l'informazione e la prevenzione contro il male oscuro".

L'azienda Biotest e la Siaarti (Società italiana di anestesia,
analgesia, rianimazione e terapia intensiva), insieme a un gruppo di
medici italiani attivi in diversi ospedali nella ricerca contro la
sepsi, lanciano l'allarme e si impegnano per una campagna diretta al
pubblico e ai media. Coordinatore del progetto Massimo Girardis
dell'università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, medico
dell'azienda ospedaliera universitaria di Modena e coordinatore del
Gruppo di studio Siaarti per infezioni e sepsi: "Vogliamo soprattutto
mettere in luce l'importanza della prevenzione nei confronti della
sepsi, che nelle forme più gravi fa registrare una mortalità
ospedaliera del 40-60%", spiega lo specialista. (segue)

(Red-Opa/AdnKronos)
13-SET-15 16:49

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(AdnKronos Salute) - Per contrastare la patologia "sono determinanti
pratiche semplici di igiene generale apparentemente scontate, ma in
realtà fondamentali, come il lavaggio delle mani, i miglioramenti dei
servizi igienico-sanitari. Queste precauzioni, insieme ai progressi
della ricerca medica e scientifica, sono in grado di ridurre in modo
assolutamente significativo i tassi di mortalità e incidenza: lo
testimonia in particolare una ricerca pubblicata dal consorzio delle
terapie intensive australiane e neozelandesi, che dimostra quanto le
strategie terapeutiche proposte in questi anni abbiano favorito una
diminuzione dei decessi per sepsi severa dal 35% del 2000 al 18% del
2012. Tuttavia c'è ancora moltissimo da fare - avverte Girardis -
soprattutto con un'informazione mirata al pubblico".

Ma come si sta muovendo la ricerca farmacologica? "Lo sviluppo delle
popolazioni batteriche resistenti agli antibiotici pregiudica sempre
più la riuscita delle cure impiegate per combattere le infezioni -
sottolineano Laura Lampugnani, Infection Desease Brand Manager, e
Giovanni Iuppariello, Therapeutic Business Head di Biotest Italia - In
più la possibilità di disporre di farmaci adeguati ha tempi di attesa
molto lunghi. Si parla di 3-4 anni". (segue)

(Red-Opa/AdnKronos)
13-SET-15 16:49
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(AdnKronos Salute) - "Attualmente una possibile strategia attuabile
per arginare tale gap sembra risiedere nell'integrazione degli
antibiotici con farmaci capaci di potenziarne l'efficacia - proseguono
gli esperti - Ad oggi, sul fronte del trattamento delle infezioni, ci
si basa sulla somministrazione combinata di antibiotici e sul rinforzo
della loro azione tramite terapie immunologiche. In particolare
l'utilizzo di soluzioni di IgM (immunoglobuline M) potrebbe favorire
un potenziamento dell'efficacia degli antibiotici e un rafforzamento
delle difese immunitarie".

"A questo proposito - concludono - sono in corso alcuni studi per
approfondire il meccanismo d'azione che spiega l'efficacia di tali
preparati ed è in programma la stesura di un dossier di valutazioni
circa la possibilità di adottare questi preparati biologici come
strategie complementari per il contrasto delle immunoresistenze
batteriche. In concreto, gli studi in corso sono orientati non solo a
valutare il meccanismo di azione delle soluzioni IgM, ma anche a
individuare i campi di applicazione clinica con maggiore chiarezza, e
stimarne le performance all'impiego combinato con gli antibiotici".

(Red-Opa/AdnKronos)
13-SET-15 16:49

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