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sabato 27 ottobre 2018

Cucchi, Nistri: colpevoli mai più in divisa


SABATO 27 OTTOBRE 2018 13.33.07

Cucchi, Nistri: colpevoli mai più in divisa

Cucchi, Nistri: colpevoli mai più in divisa Lo dobbiamo a famiglia e Arma Roma, 27 ott. (askanews) - "I colpevoli mai più in divisa, lo dobbiamo a famiglia e Arma". Così il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri in una lettera aperta al quotidiano La Repubblica riferendosi alla tragedia di Stefano Cucchi. "Appena saranno chiare le precise responsabilità, che sono sempre personali", assicura il gen. Nistri si procederà "attraverso ogni provvedimento consentito dalla legge: a seconda dell'entità, le punizioni, i trasferimenti, finanche le rimozioni. Perché chi risulti colpevole di reati infamanti non potrà indossare la divisa, quella degli innumerevoli carabinieri che per essa hanno dato la vita, che ogni giorno la rischiano e che in futuro dovranno continuare a farlo, senza nessun tentennamento, per la tutela dell'ordinamento democratico e per il bene comune". "Dobbiamo fermezza a una famiglia colpita dal lutto, a un Paese che ci ama ed è smarrito di fronte a ciò che sente. A chi ci ha preceduti lungo il cammino della Storia d'Italia e ha rispettato - prosegue il Comandante generale dell'Arma - in ogni avversità i codici morali e i regolamenti, a costo di pagare un prezzo altissimo. La dobbiamo a noi stessi, che non possiamo essere accomunati - in 110 mila! - alle cattive azioni di pochi. La dobbiamo infine alle nostre famiglie, che in un diffuso immaginario ci vedono d'improvviso passare, in blocco e ingiustamente, dalla parte sbagliata". "Una sincera assunzione di responsabilità è dunque doverosa - conclude Nistri - e ad essa non intendiamo sottrarci. Per il riscatto che ci chiede abbiamo una sola strada: trarre lezione anche da fatti tanto deplorevoli, per evitare che si ripetano". Gci 20181027T133305Z  

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