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= Google e la supremazia quantistica, esperto "una nuova era" =
(AGI) - Roma, 22 set. - Google nella notte tra venerdi' e
sabato ha pubblicato un documento in cui annunciava di aver
costruito un computer quantistico in grado di risolvere calcoli
piu' velocemente del piu' potente computer oggi in commercio.
La societa' ha poi rimosso la pagina dal suo blog ufficiale, ma
qualcuno ha fatto in tempo a vederla e la notizia ha cominciato
a circolare, insieme ad alcune foto del documento stesso, senza
essere smentita. Chi ha avuto modo di leggere il documento ha
riferito che il processore sviluppato dei ricercatori di
Mountain View avrebbe risolto in 3 minuti un calcolo che il
Summit di Ibm, attualmente la macchina piu' potente al mondo,
avrebbe potuto risolvere in non meno di 10.000 anni.
La societa' avrebbe cosi' ottenuto per la prima volta
quella che viene chiamata la "supremazia quantistica", cioe' la
capacita' di un processore quantistico di risolvere problemi
altrimenti non risolvibili se non con calcoli che necessitano
tempi di elaborazione enormi: "Questo esperimento rappresenta
il primo calcolo computazionale che puo' essere risolto solo da
un processore quantistico", si leggeva nel documento.
Che la societa' fosse vicina alla supremazia quantistica
era qualcosa di cui molti erano gia' piuttosto certi. Ora manca
ancora l'ufficialita', come manca la validazione della
comunita' scientifica. "La notizia e' da accogliere con cauto
ottimismo. Quello che lascia intendere pero' e' che ci sono le
condizioni per la supremazia quantistica", commenta ad Agi
Raffaele Mauro, managing director di Endeavor Italia. "Da
quello che risulta dal paper di Google, sembra che il il
computer quantistico sia stato in grado di risolvere un
problema di complessita' enorme in duecento secondi. Questo
pero' non vuol dire che possa risolvere tutte le tipologie di
problemi. E ovviamente nemmeno che a breve avremo personal
computer quantistici". (AGI)
Arc/Sar (Segue)
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DOMENICA 22 SETTEMBRE 2019 18.43.43
= Google e la supremazia quantistica, esperto "una nuova era" (2)=
(AGI) - Roma, 22 set. - Un computer quantistico usa le leggi
della meccanica quantistica per fare i calcoli e risolvere
problemi. Se i computer classici hanno come unita' fondamentale
il bit e la logica binaria (fatta di successioni di 0 e 1), i
computer quantistici hanno il qubit, che grazie alla
sovrapposizione di strati quantistici possono 'essere' 0 e 1
contemporaneamente, in strati diversi. Il numero di stati che
puo' rappresentare
un qubit e' enormemente superiore ai due stati 0 e 1. Mettendo
insieme piu' qubit il numero di stati possibili elaborati nel
tempo aumenta enormemente.
Un esempio: immaginate di cercare la parola 'quantistico'
in un documento. Anche se non ce ne accorgiamo, il computer
classico procede riga per riga a cercare quella parola. E la
trova un numero x di volte in un'unita' di tempo. Il computer
quantistico e' come se avesse davanti tutte le pagine del
documento contemporaneamente, su 'strati' diversi, riducendo di
molto i tempi di risoluzione dell'operazione richiesta. Questa
capacita', che puo' risultare non fondamentale nella ricerca di
una parola nel testo, puo' esserlo se il problema da risolvere
e' molto piu' grande. Come il calcolo risolto dal computer di
Google.
Ma cosa puo' succedere ora? "Il problema che hanno risolto
potrebbe avere nell'immediato qualche implicazione nei processi
di ottimizzazione e nella crittografia. I problemi di
ottimizzazione sono molto diffusi nell'industria e nella
finanza, dalla logistica all'analisi dei dati. Immagino
implicazioni nel lungo periodo nel machine learning
(apprendimento delle macchine). Ma nel breve termine potrebbero
essere risolti problemi complessi di chimica, o simulare nuovi
materiali, farlo coi computer quantistici sarebbe interessante
perche' simulano sistemi quantistici loro stessi. Potrebbero
arrivare da queste ricerche nuovi farmaci, per esempio",
ipotizza Mauro.
Eppure e' difficile pensare che domani avremo un computer
quantistico in casa: "La cosa piu' verosimile e' che questi
servizi per ora saranno accessibili nel cloud. Amazon, Google e
Microsoft nel prossimo periodo potrebbero erogarli da li'". In
che modo? "Magari un'azienda ha bisogno di trovare un materiale
per costruire qualcosa. Sarebbe un caso di problema complesso
da risolvere: trovare il materiale perfetto per un compito
particolare. L'azienda potrebbe non avere un computer
quantistico suo ma allacciarsi al cloud, immettere i dati e
fare in modo che il cloud computing li elabori. Ma per i
consumatori diretti al momento non vedo molte possibilita' di
averne uno", continua Mauro. "Anche perche' si tratta di
tecnologie costosissime, che lavorano a temperature vicine allo
zero assoluto". Insomma, c'e' da aspettare. (AGI)
Arc/Sar
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