LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2019 11.35.47
Cnr: studio su telomeri contro invecchiamento precoce in tumori =
(AGI) - Roma, 18 nov. - Testata per la prima volta su cellule
umane in vitro una classe di molecole antisenso per ridurre gli
effetti dell'invecchiamento precoce in una malattia rara, la
progeria o sindrome di Hutchinson-Gilford. Lo studio, condotto
da un team di ricercatori dell'Ifom di Milano e del Cnr-Igm di
Pavia e pubblicato oggi su Nature Communications getta le basi
per intervenire sulle patologie dell'invecchiamento, tra cui il
cancro, mediante spegnimento degli allarmi molecolari ai
telomeri e non sarebbe stato possibile senza il supporto di
Fondazione Telethon e dell'European Council of Research per
questa specifica ricerca e del costante sostegno di Fondazione
Airc al team Ifom. (AGI)
Vic (Segue)
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2019 11.36.23
Cnr: studio su telomeri contro invecchiamento precoce in tumori (2)=
(AGI) - Roma, 18 nov. - Nei telomeri, le protezioni alle
estremita' dei cromosomi che prevengono l'erosione del resto
del materiale genetico, rimane traccia del tempo che passa. E'
fisiologico che i telomeri si accorcino progressivamente con la
replicazione del Dna della cellula associato alla sua
proliferazione o che si danneggino nel tempo anche in assenza
di proliferazione. L'accorciamento eccessivo e il danno ai
telomeri costituiscono una minaccia alla stabilita' del nostro
Dna e la cellula reagisce attivando un allarme molecolare che
blocca la proliferazione della cellula danneggiata inducendo la
sua senescenza, una forma di invecchiamento cellulare. La
cellula senescente perde per sempre la sua capacita' di
proliferare e di svolgere efficientemente le sue funzioni, e
questo impedisce ai tessuti di rigenerarsi. Questo fenomeno
avviene inevitabilmente nel normale processo di invecchiamento
dell'organismo ma anche a seguito di eventi patologici quali
alcune malattie genetiche e i tumori. (AGI)
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Cnr: studio su telomeri contro invecchiamento precoce in tumori (3)=
(AGI) - Roma, 18 nov. - Una ricerca precedentemente condotta
sempre dal team di Fabrizio d'Adda di Fagagna - responsabile
del programma di Ifom Risposta al danno al Dna e senescenza
cellulare e ricercatore presso l'Istituto di genetica
molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm) - e
descritta sulla rivista Nature Communications nel 2017, aveva
rivelato che i telomeri danneggiati inducono la formazione di
due specifiche classi di Rna non codificanti, chiamate dilncRna
e Ddrna, che attivano l'allarme molecolare che causa la
senescenza della cellula. Grazie allo sviluppo di molecole
antisenso complementari a tali Rna i ricercatori sono riusciti
a indurre lo spegnimento di questi allarmi in maniera mirata.
"Questi risultati - racconta d'Adda di Fagagna - ci hanno
incoraggiato a testare questo approccio sulla progeria o
sindrome di Hutchinson-Gilford". Si tratta di una rarissima
malattia genetica non ereditaria che, come indica il nome
stesso (dal greco pro, 'prima' e gerios, 'anziano'), causa nel
soggetto l'invecchiamento precoce gia' dai primi mesi di vita e
l'insorgenza di patologie tipiche dell'invecchiamento, quali ad
esempio fragilita' muscolo-scheletrica e patologie coronariche,
riducendo purtroppo l'aspettativa di vita a circa vent'anni.
"Una malattia importante, su cui siamo felici di poter dare un
contributo conoscitivo, e anche un modello di malattia per
aiutarci a capire piu' a fondo i processi di invecchiamento
dell'organismo umano al fine di individuare delle strategie
terapeutiche per controllarli in condizioni patologiche tipiche
dell'invecchiamento stesso". (AGI)
Vic (Segue)
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LUNEDÌ 18 NOVEMBRE 2019 11.36.17
Cnr: studio su telomeri contro invecchiamento precoce in tumori (4)=
(AGI) - Roma, 18 nov. - Lo studio appena pubblicato su Nature
Communications e condotto da Ifom con la collaborazione del
Cnr-Igm di Pavia e del Karolinska Institute in Svezia, e con il
sostegno di Fondazione Telethon e dell'Erc, dimostra in cellule
umane in vitro e in vivo in un modello murino di questa
malattia come lo spegnimento degli allarmi molecolari ai
telomeri tramite queste molecole antisenso prevenga
l'invecchiamento precoce caratteristico di questa patologia.
"Abbiamo testato le nostre molecole antisenso in cellule umane
derivate dalla pelle di pazienti - spiega la ricercatrice Ifom
Francesca Rossiello, coautrice dello studio - e nella pelle di
un modello murino di Hgps, allungando la vita massima di questi
topi di quasi il 50%". "Ed e' stata una soddisfazione -
aggiunge Julio Aguado, primo autore della pubblicazione - a
distanza di soli due anni dalla nostra scoperta di questi Rna
non codificanti, riuscire ad applicare con successo ad una
patologia umana il nuovo approccio per la loro inibizione". Ad
oggi, piu' di una dozzina di farmaci sono stati testati per
questa patologia, ma non hanno dato risultati soddisfacenti una
volta arrivati in clinica.
"Abbiamo osservato effetti positivi di alcuni trattamenti
nei modelli murini preclinici, ma gli effetti sui pazienti non
sono soddisfacenti. Occorre ripensare e identificare nuove
strategie per trattare questa patologia," afferma Maria
Eriksson, ricercatrice del Karolinska Institute, coautrice del
lavoro e prima scopritrice, 16 anni fa, della mutazione
genetica responsabile di questa condizione. "Questa ricerca,
oltre a segnare un avanzamento conoscitivo per la Progeria -
conclude Fabrizio d'Adda di Fagagna - apre la possibilita' di
testare le molecole antisenso per la cura di tante altre
patologie umane legate all'invecchiamento e associate al danno
ai telomeri, come i tumori, la cirrosi epatica, la fibrosi
polmonare, l'aterosclerosi, il diabete, la cataratta,
l'osteoporosi e l'artrite. Siamo convinti del potenziale
terapeutico di questo approccio e siamo determinati a portarlo
sempre piu' vicino ai pazienti, anche nel contesto oncologico".
Questo lavoro non sarebbe stato possibile senza il supporto di
Fondazione Telethon ed Erc per questa ricerca, e del costante
sostegno di Airc e Firc al gruppo di d'Adda di Fagagna. (AGI)
Vic
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