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sabato 4 aprile 2020

Coronavirus: creato 'vaccino-cerotto', ok primi test su topi


GIOVEDÌ 02 APRILE 2020 15.37.55


Coronavirus: creato 'vaccino-cerotto', ok primi test su topi

ZCZC6794/SX4 XSP94644_SX4_QBKN R CRO S04 QBKN Coronavirus: creato 'vaccino-cerotto', ok primi test su topi (EMBARGO ALLE 17.00) Stimola anticorpi, presto trial clinici (EMBARGO ALLE 17.00 di oggi) (ANSA) - ROMA, 02 APR - Bene i primi test sui topi di un vaccino-cerotto (che rilascia il principio attivo nella pelle) contro il coronavirus, potenzialmente semplice ed economico da produrre su vasta scala: i topi vaccinati producono anticorpi specifici contro il virus. E' quanto riferito all'ANSA da Andrea Gambotto della University of Pittsburgh School of Medicine, che ha riportato l'esito dei primi test sulla rivista EBiomedicine (Lancet) e che anticipa: il vaccino potrebbe entrare gia' entro un mese nei test clinici di fase I su individui. Chiamato 'PittCoVacc', e' una specie di cerotto con 400 microaghi - spiega Gambotto - che non entrano profondamente nella pelle e in 2-3 minuti si sciolgono, senza dolore e senza sanguinamento", rilasciando l'antigene che scatena la risposta immunitaria, la subunita' "S1" della proteina virale "spike". "La possibilita' che questo vaccino protegga dal virus SARS-CoV-2 e' alta - sostiene - ora stiamo verificando la capacita' di neutralizzare il virus su cellule umane in provetta usando gli anticorpi isolati dai topi vaccinati". Gli autori stanno sottoponendo il vaccino al vaglio dell'FDA e se riceveranno l'autorizzazione inizieranno la prima sperimentazione su pazienti al piu' presto entro un mese: "crediamo che i test sulle scimmie non siano necessari - precisa Gambotto - altri vaccini sono entrati in sperimentazione clinica senza alcun test animale". "Speriamo di fare la fase I della sperimentazione in brevissimo tempo - ribadisce lo scienziato: un trial di 6-8 settimane fornira' le prime indicazioni di efficacia; quando si tratta di un vaccino gia' pochi volontari bastano per vedere se c'e' una risposta immunitaria, basta un prelievo di sangue". I tempi, dunque, potrebbero non essere lunghi: "se tra 2-3 mesi abbiamo dati sufficienti e la situazione rimane pandemica come ora, possiamo muoverci subito all'uso del vaccino". "La nostra vision e' di inserirlo insieme al vaccino dell'influenza stagionale". conclude. Y27-BR 02-APR-20 15:37 NNNN 

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