SABATO 11 APRILE 2020 16.38.27
Corte Conti: Sardegna, condannati finanziere e dipendente Inps =
(AGI) - Cagliari, 11 apr. - Non sono diminuiti l'anno scorso in Sardegna i casi di danno, patrimoniale e all'immagine, per peculato e altri reati ai danni della pubblica amministrazione. L'ha rilevato la procuratrice regionale della Corte dei Conti Antonietta Bussi nella sua relazione in occasione del nuovo anno giudiziario, la cui inaugurazione pubblica e' saltata per l'emergenza Covid-19. Fra i casi citati c'e' quello di un sottufficiale della guardia di finanza, impiegato in compiti di polizia giudiziaria in un tribunale della Sardegna. Il militare e' stato condannato per aver rivelato segreti d'ufficio a persone coinvolte in indagini a loro carico e dovra' rifondere il danno. C'e' poi il caso di un dipendente dell'Inps che in pochi mesi ha effettuato quasi 100.000 accessi non autorizzati nel sistema informatico dell'Istituto, da fornire a persone non legittimate dati personali e sensibili su posizioni previdenziali e contributive di privati cittadini. Il danno patrimoniale - ha evidenziato Bussi - e' stato commisurato alle retribuzioni percepite per tutte le giornate lavorative (pari a 75) nelle quali sono state effettuate le interrogazioni abusive alle banche dati dell'Ente. (AGI) Rob 111638 APR 20 NNNN
Corte Conti: Sardegna, condannati finanziere e dipendente Inps =
(AGI) - Cagliari, 11 apr. - Non sono diminuiti l'anno scorso in Sardegna i casi di danno, patrimoniale e all'immagine, per peculato e altri reati ai danni della pubblica amministrazione. L'ha rilevato la procuratrice regionale della Corte dei Conti Antonietta Bussi nella sua relazione in occasione del nuovo anno giudiziario, la cui inaugurazione pubblica e' saltata per l'emergenza Covid-19. Fra i casi citati c'e' quello di un sottufficiale della guardia di finanza, impiegato in compiti di polizia giudiziaria in un tribunale della Sardegna. Il militare e' stato condannato per aver rivelato segreti d'ufficio a persone coinvolte in indagini a loro carico e dovra' rifondere il danno. C'e' poi il caso di un dipendente dell'Inps che in pochi mesi ha effettuato quasi 100.000 accessi non autorizzati nel sistema informatico dell'Istituto, da fornire a persone non legittimate dati personali e sensibili su posizioni previdenziali e contributive di privati cittadini. Il danno patrimoniale - ha evidenziato Bussi - e' stato commisurato alle retribuzioni percepite per tutte le giornate lavorative (pari a 75) nelle quali sono state effettuate le interrogazioni abusive alle banche dati dell'Ente. (AGI) Rob 111638 APR 20 NNNN
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