VENERDÌ 18 SETTEMBRE 2020 14.30.17
RU486, Ordine medici Torino prende posizione su pillola abortiva
RU486, Ordine medici Torino prende posizione su pillola abortiva Lettera a Cirio: "Non modificare linee di indirizzo ministeriali" Torino, 18 set. (askanews) - L'ordine dei Medici di Torino ha preso posizione sull'aborto farmacologico, tema riportato al centro del dibattito politico in questi giorni in Piemonte dall'esponente di Fratelli d'Italia, Maurizio Marrone, che vorrebbe l'obbligo di ricovero per la somministrazione della pillola Ru486. Il presidente dell'Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, ha scritto al presidente della Regione Alberto Cirio, difendendo gli attuali protocolli: "La scelta di permettere l'aborto farmacologico fino a 63 giorni in regime di Day Hospital oppure in strutture del territorio, opportunamente attrezzate e con una rete organizzativa che ne garantisca l'effettiva attuazione, si adegua a pratiche sicure, sperimentate a livello internazionale", ha scritto Giustetto, confidando nel "convincimento" di Cirio "a non modificare quanto indicato dalle recenti linee di indirizzo ministeriali e approvato dalle Società scientifiche nazionali e internazionali". Nella missiva viene spiegato il protocollo e i farmaci a cui vengono sottoposte le donne che scelgono l'interruzione di gravidanza volontaria tramite la Ru486. "E' indespensabile", che tutta la procedura prevista dalla legge 196 "sia rispetatta" e che "la scelta della donna di un aborto medico sia preceduta da una consulenza medica" in cui si valuta se esistono controindicazioni "mediche e sociali" e in paritcolare che la donna "non sia da sola a casa, sia in grado di raggiuingere con facilità un ospedale, di comprendere bene quello che le accadrà e non sia molto in ansia o non in grado di rispettare le raccomandazioni per la successiva verifica del successo del trattamento", si legge nella missiva. Prs 20200918T143019Z
RU486, Ordine medici Torino prende posizione su pillola abortiva
RU486, Ordine medici Torino prende posizione su pillola abortiva Lettera a Cirio: "Non modificare linee di indirizzo ministeriali" Torino, 18 set. (askanews) - L'ordine dei Medici di Torino ha preso posizione sull'aborto farmacologico, tema riportato al centro del dibattito politico in questi giorni in Piemonte dall'esponente di Fratelli d'Italia, Maurizio Marrone, che vorrebbe l'obbligo di ricovero per la somministrazione della pillola Ru486. Il presidente dell'Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, ha scritto al presidente della Regione Alberto Cirio, difendendo gli attuali protocolli: "La scelta di permettere l'aborto farmacologico fino a 63 giorni in regime di Day Hospital oppure in strutture del territorio, opportunamente attrezzate e con una rete organizzativa che ne garantisca l'effettiva attuazione, si adegua a pratiche sicure, sperimentate a livello internazionale", ha scritto Giustetto, confidando nel "convincimento" di Cirio "a non modificare quanto indicato dalle recenti linee di indirizzo ministeriali e approvato dalle Società scientifiche nazionali e internazionali". Nella missiva viene spiegato il protocollo e i farmaci a cui vengono sottoposte le donne che scelgono l'interruzione di gravidanza volontaria tramite la Ru486. "E' indespensabile", che tutta la procedura prevista dalla legge 196 "sia rispetatta" e che "la scelta della donna di un aborto medico sia preceduta da una consulenza medica" in cui si valuta se esistono controindicazioni "mediche e sociali" e in paritcolare che la donna "non sia da sola a casa, sia in grado di raggiuingere con facilità un ospedale, di comprendere bene quello che le accadrà e non sia molto in ansia o non in grado di rispettare le raccomandazioni per la successiva verifica del successo del trattamento", si legge nella missiva. Prs 20200918T143019Z
Nessun commento:
Posta un commento