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lunedì 14 dicembre 2020

Regeni,Italia in comune:D'Alema-Prodi restituiscano legion d'onore

 

LUNEDÌ 14 DICEMBRE 2020 10.00.11


Regeni,Italia in comune:D'Alema-Prodi restituiscano legion d'onore

Regeni,Italia in comune:D'Alema-Prodi restituiscano legion d'onore "Tutti seguano il segnale dato da Augias" Roma, 14 dic. (askanews) - "Il segnale dato da Corrado Augias deve essere seguito da tutti quelli che in questi anni hanno ricevuto il titolo di legion d'onore dalla Francia, un Paese che ha riconosciuto lo stesso titolo a chi, come Al Sisi si è reso complice degli agenti dei servizi di sicurezza e di alti funzionari dello Stato egiziano che hanno torturato e trucidato Giulio Regeni". A chiederlo in una nota è Alessio Pascucci, coordinatore di Italia in Comune. "Inaccettabile che venga addirittura premiato chi viola sistematicamente i diritti umani per meri interessi e calcoli di politica internazionale. Chi si professa per la libertà, per la democrazia e per il rispetto dei diritti umani oggi dovrebbe imitare il gesto di Augias e restituire al presidente Macron il titolo di legionario d'onore e non tenerselo in bacheca, quando questo è condiviso con chi quei diritti li ha offesi e continua a violare i principi democratici e umanitari in Egitto", attacca Pascucci. "La vicenda Regeni - prosegue il coordinatore di Italia in Comune - inchioda alla proprie responsabilità tanti rappresentanti politici che in questi anni, in nome di accordi commerciali fra i due Paesi, hanno tradito il destino di un giovane connazionale, ucciso dai servizi segreti egiziani, senza che Il Cairo si sia mai degnato di dare risposte alla povera famiglia di questo ragazzo. Visto che tra chi ha ricevuto la Legion d'onore - conclude Pascucci - ci sono persone come Emma Bonino, Romano Prodi, Massimo d'Alema, Enrico Letta i cui partiti hanno sempre manifestato la volontà di arrivare alla verità sul caso Regeni, diano un segnale concreto restituendo a Macron questa onorificenza consegnata a chi come Al Sisi calpesta i diritti umani ogni giorno. Ricordiamo inoltre che mentre a Parigi viene premiato Al Sisi, nelle carceri egiziane è ancora detenuto un altro ragazzo, Patrik Zaky". Pol/Vep 20201214T100008Z

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