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lunedì 8 marzo 2021

I verbali di Lamorgese che inchiodano le Ong - Svolta Lamorgese: ammette i trucchi Ong sui migranti

 

Giornale di lunedì 8 marzo 2021, pagina 3

I verbali di Lamorgese che inchiodano le Ong - Svolta Lamorgese: ammette i trucchi Ong sui migranti


di Giannini Chiara

SVOLTA IMMIGRAZIONE I verbali di Lamorgese che inchiodano le Ong La testimonianza del ministro sul caso Gregoretti svela i trucchi delle navi. E dà ragione a Salvini Chiara Giannini • La testimonianza del ministro dell'Interno Lamorgese al processo Gregoretti non solo scagiona Salvini per il blocco navale, ma è un atto d'accusa contro le Ong e i loro trucchetti nelle acque internazionali.

a pagina 3 Svolta Lamorgese: ammette i trucchi Ong sui migranti La testimonianza al processo contro Salvini.• «Stazionano per giorni nelle acque libiche per caricare più persone possibile» ASSIST AL CAPITANO E nega differenze tra la Gregoretti e altri casi: «Risultati analoghi» LE CARTE d i Chiara Giannini Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha svelato il trucchetto delle navi Ong, che vanno di fronte alle coste libiche, recuperano i migranti e poi aspettano altri carichi prima di ripartire alla volta dell'Italia e chiedere un porto sicuro di sbarco. La rivelazione della titolare del Viminale è contenuta nella trascrizione della sua testimonianza al processo contro l'ex ministro Matteo Salvini, accusato di se DECISIONI COLLEGIALI Anche Di Maio «scagiona» Matteo: «Criticità risolte da vertici a tre persone» questro di persona per il caso Gregoretti, al tribunale di Catania. Nelle carte si legge che, rispondendo al pubblico ministero, la Lamorgese chiarisce: «Le navi che vanno a fare soccorso in acque Sar libiche non è che ogni volta che fanno un soccorso tornano immediatamente indietro. Tante volte, con dei soccorsi effettuati, si fermano nelle aree, diciamo libiche, anche tre, quattro giorni in attesa poi di recuperare il più possibile quelli che sono in difficoltà. Quindi - dice ancora - vuol dire che sono delle navi che comunque sia hanno la possibilità di stare ferme con delle persone appena recuperate in acqua. Di farle stare sulle imbarcazioni anche per quattro, cinque giorni, perché loro chiedono il Pos (place of safely) quando *** hanno l'imbarcazione piena e poi ritornano». E prosegue: «Quindi chiedono il Pos con la procedura che ho detto, prima nelle acque Sar libiche, poi Malta e poi l'Italia. Se fossero in condizioni di non poter stare, allora appena recuperati dovrebbero immediatamente venire, avvicinarsi verso Paesi che sono sicuri, tipo Malta e l'Italia e non sempre è così perché talora rimangono anche più giorni». Insomma, la titolare del Viminale per la prima volta ammette pubblicamente che le navi Ong non sono altro che taxi del mare, che non recuperano naufraghi, ma immigrati clandestini, permanendo giorni e giorni in acque Sar libiche per fare tranquillamente il loro carico. D'altronde, è ormai provato dalle varie inchieste aperte che i migranti partono solo quando di fronte alle coste della Tripolitania ci sono le imbarcazioni del soccorso. La Lamorgese ha dato un'altra risposta che costituisce un assist a Salvini. Il giudice le chiede: «Secondo lei qual è la differenza fra il caso Diciotti, Gregoretti e l'Ocen Viking»? E lei risponde: «Ogni volta che c'è uno sbarco sicuramente ci sono delle difficoltà che affrontano tutti gli uffici.---------SEGUE SULLA TESTATA--------------

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