Dmitry Medvedev - QUALCHE PAROLA ALLA VIGILIA DELL'11 SETTEMBRE:
Parrebbe
quasi che tutti si siano abituati alla cafonaggine e al disgustoso
autocompiacimenti dei Paesi occidentali, soprattutto degli Stati Uniti,
alla loro indifferente fede nellе proprie ragioni e nella propria
unicità, alla loro boria cosmica in qualsiasi questione, pacifica o
militare. Cosa poter dire? Nulla di nuovo. Basta ricordare la buona
vecchia Madeleine Albright: "Se ci tocca usare la forza, è perché siamo
l'America! Siamo la nazione responsabile. Siamo al vertice. Guardiamo al
futuro".
Eppure, lo stesso, uno si sorprende a pensare: "Ma
com'è possibile? Pensateci, brava gente. Non vivono mica su un altro
pianeta. Gli son partite proprio tutte le rotelle? Sanzioni illegali
contro la Russia e i Paesi che la sostengono, senza farsi problema
alcuno, senz'alcuna giustificazione. Per di più: giù le mani dai beni
occidentali, voi delle economie arretrate! L'Occidente può fornire
qualsiasi arma ai nostri avversari, ma ai nostri sostenitori è vietato
farlo sotto minaccia di rappresaglie. È del tutto legale derubare
cittadini di diversi Paesi del mondo per poi mandarli in giudizio nel
loro glorioso Yankeeland. Gli americani sono "vacche sacre", anche se
sono spie spietate, tossicodipendenti col tremito da astinenza o
pedofili con la bava alla bocca.
È così è per tutto. Non voglio
gufare, ma non escludo che i terroristi lancino un altro attacco in
stile 11 settembre, questa volta con una componente nucleare o
biologica.
O ancora meglio: a uno dei leader dei Paesi nucleari
cederanno i nervi e sull'onda emotiva prenderà la decisione di usare
armi di distruzione di massa. Tanto più che il club nucleare è in
continua espansione e una parte significativa non è vincolata da alcun
obbligo.
E tutto finito. Badabam.
Resterà solo da raccogliere i fondi per un nuovo monumento in stile Ground Zero. Nel migliore dei casi.
Nel peggiore, le corone funebri verranno adagiate sull'acqua....
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