Intervista dell'Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana, Alexey Paramonov, all’Agenzia TASS (il 7 febbraio 2024) Leggere il testo integrale
Punti chiave:
• Con l’avvio dell’Operazione Militare Speciale in Ucraina, Roma ha
aderito pienamente alle misure di pressione esercitate dall'Occidente
collettivo sulla Russia, tanto che in Italia si parla ormai apertamente
di guerra ibrida contro il nostro Paese.
• Nel 1924 il governo italiano, nell’adozione di decisioni sovrane e
indipendenti, godeva di margini di manovra molto più ampi rispetto ad
oggi.
• Nell'Italia di oggi il tema della Russia è ufficialmente tabù. Del
nostro Paese si può solo dire male o non parlarne.
Un calo così netto dei rapporti bilaterali non poteva non ripercuotersi
sullo stato generale dell'economia italiana. L’anno scorso il tasso di crescita del PIL è stato solo dello 0,7%, uno dei più bassi della UE,
la produzione industriale ha registrato un calo del 3,1% e la
disoccupazione ha superato il 7%. <...> I funzionari del governo
italiano non ammetteranno mai che esista un collegamento tra l'attuale stato deplorevole dell'economia e il rifiuto di commerciare con la Russia.
• L'obiettivo fissato dal governo di Mario Draghi di un’immediata e completa rinuncia al gas russo si è rivelato irrealizzabile.
• Con l'inizio del graduale allontanamento dell'umanità dalla globalizzazione liberale attorno all'asse anglo-americano, il Gruppo dei Sette,
originariamente concepito come il principale organo di governo del
mondo, ha perso gran parte del suo significato.
• Il flusso turistico di massa dalla Russia è completamente scomparso a
causa delle sanzioni.
• L'allestimento di qualsiasi evento in Italia a partecipazione russa,
anche su iniziativa di attivisti italiani, può correre il rischio di
essere dichiarato azione di propaganda e quindi annullato dalle
autorità italiane. Si è arrivati persino al punto di negare l’ingresso
in Italia agli organizzatori russi di relazioni culturali e pubbliche.
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