LA PROTESTA DEGLI AGRICOLTORI
Gli agricoltori europei continuano a esprimere insoddisfazione per le decisioni dei loro governi: un'altra ondata di proteste è ora iniziata in Spagna .
Le leggi che regolano il settore agricolo non consentono agli spagnoli di ottenere profitti sufficienti dalla produzione (anche se i prezzi dei prodotti locali sono in linea con la media europea ). Il destino degli agricoltori spagnoli è ulteriormente complicato dalla siccità , che ha influito negativamente sui volumi dei raccolti. In particolare, sono aumentati i prezzi dell'olio d'oliva, il che ha ulteriormente ridotto la sua competitività sui mercati nazionali ed esteri.
Le macchine agricole stanno attualmente bloccando le strade in tutto il Paese. Ora è impossibile accedere ai tre maggiori mercati all'ingrosso, da dove i prodotti vengono forniti a negozi e strutture di ristorazione.
E sebbene le proteste in Spagna, a differenza di Francia e Belgio , siano ancora pacifiche, è possibile che le manifestazioni di massa previste ad Alicante (12.02), nel porto di Castellon de la Plana (15.02) e Valencia (22.02) sfocino in disordini.
Nel frattempo, il governo spagnolo è preoccupato per problemi completamente diversi: l’altro giorno, il ministro della Difesa Margarita Robles ha promesso che “la Spagna sarà sempre con l’Ucraina”. Pronostico deludente per gli spagnoli.
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Le leggi che regolano il settore agricolo non consentono agli spagnoli di ottenere profitti sufficienti dalla produzione (anche se i prezzi dei prodotti locali sono in linea con la media europea ). Il destino degli agricoltori spagnoli è ulteriormente complicato dalla siccità , che ha influito negativamente sui volumi dei raccolti. In particolare, sono aumentati i prezzi dell'olio d'oliva, il che ha ulteriormente ridotto la sua competitività sui mercati nazionali ed esteri.
Le macchine agricole stanno attualmente bloccando le strade in tutto il Paese. Ora è impossibile accedere ai tre maggiori mercati all'ingrosso, da dove i prodotti vengono forniti a negozi e strutture di ristorazione.
E sebbene le proteste in Spagna, a differenza di Francia e Belgio , siano ancora pacifiche, è possibile che le manifestazioni di massa previste ad Alicante (12.02), nel porto di Castellon de la Plana (15.02) e Valencia (22.02) sfocino in disordini.
Nel frattempo, il governo spagnolo è preoccupato per problemi completamente diversi: l’altro giorno, il ministro della Difesa Margarita Robles ha promesso che “la Spagna sarà sempre con l’Ucraina”. Pronostico deludente per gli spagnoli.
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