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mercoledì 19 giugno 2024

Scuola di Classe (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

Posta in arrivo

Corti - Pirola

12:38 (33 minuti fa)
a Ccn: me

Scuola di Classe

Strutturalmente, nelle società moderne Sinistra e Destra dichiarano principi differenti; che vengono inculcati già da giovani.

Per la Sinistra i principi sono; la coesistenza pacifica; la democrazia partecipata; l’egualitarismo; l’eliminazione del plus valore; la giustizia sociale; l’internazionalismo; la libertà dal profitto; la civiltà da incontro culture; la prassi interpretazione dei fatti; il riscatto dei lavoratori; la soggettività umana; l’unione della teoria con la prassi;

Inversamente, per la Destra sono; l’anti immigrazionismo; l’autoritarismo; il controllo popolare; il culturismo di parte; la dittatura; l’evitamento oicofobico; la fiscalità libertaria ed evasiva; gli ideali anti costituzionali; la natività come dono divino; il nazionalismo; l’ordine pubblico repressivo; il patriottismo sovranista; il radicamento dell’identità; il razzismo; il ritualismo; la sacralità della famiglia ambo sessi; la xenofobia.

Confrontando i due pensieri, una persona normalmente dotata di intelligenza, razionalità e rispetto altrui; automaticamente dovrebbe giungere alla conclusione d’essere più compatibile con il primo pensiero rispetto al secondo; c’è quindi da chiedersi; come mai appaiono per di più organizzazioni giovanili neo fasciste?

La prima possibile risposta sta nel fatto che sino al 1991, anno della cosiddetta Bolognina   con lo scioglimento del PCI, la prerogativa dell’arruolamento dei giovani era della sinistra; addirittura con la costituzione di una Federazione autonoma Giovanile Comunista; dopo quell’anno, i diversi gruppi dirigenti dei nuovi partiti cosiddetti di sinistra si sono disinteressati del problema; lasciando il tema in mano alla destra.

Il 16 giugno 2024/ sono riapparsi in TV Corrado Augias e  Vittorio Veltroni, con il compito di omaggiare la figura di Enrico Berlinguer; giustamente ricordato anche come il “galantuomo che indirizzò molti comuni mortali a votare comunista“; per i due presenzialisti delle TV tre furono le perle di Berlinguer; 1) quando nel 1976 concordò il compromesso storico con la DC; 2) quando nello stesso anno confessò la sua opinione per una uscita del PCI dal Patto di Varsavia  e conseguenziale collocazione dell’Italia “sotto l’ombrello NATO“; il tutto a Gianpaolo Pansa,  quello che aveva scritto contro i partigiani “il sangue dei vinti (fascisti) e “70 anni di bugie partigiane“); 3) quando nel 1977 si recò a Mosca per  insegnare la democrazia ai sovietici.

Ovviamente i due americanisti monroiani si sono ben guardati dal ricordare;  

1) che dal 1980 la recessione colpisce drammaticamente la classe lavoratrice italiana; con 3 morti sul lavoro al giorno e con i giovani che quando trovano una occupazione questa è in nero, con una salario orario di 5 euro; 2) che  il permanente stato di guerra mondiale  vede la NATO sempre protagonista; 3) che per gli ideatori filosofi greci la centralità   della democrazia non sta nell’effimero momento del voto; ma sta nel garantire con continuità la partecipazione di tutte le categorie sociali al governo della cosa pubblica; e che nell’ URSS  per  pluralismo si intendeva la partecipazione delle diverse classi sociali e di genere; prendendo atto che contrariamente nell’occidente  gruppetti dirigenti di finti partiti intrallazzano e corrompono (con l’Italia che fa scuola); con i ricchi padroni al potere e unici rappresentanti della “democrazia“ nelle Istituzioni; con i lavoratori e i ceti non abbienti che devono restare sempre fuori dalla stanza dei bottoni.

Tra i tanti danni; questo sistema, sta anche portando all’estinzione dell’antifascismo, fondamento Costituzionale non accompagnato dai necessari strumenti tecnici operativi istituzionali atti far vivere nel tempo la storia del fascismo, della Resistenza e della Liberazione dal nazi-fascismo.

Nei 79 anni trascorsi dopo il 25 Aprile 1945, la quasi totalità dei Partigiani è deceduta; con la loro scomparsa si è aperto un tragico baratro storico-testimoniale; nella cui falla si è insinuata la disinformazione; l’ignoranza e le forme associative giovanili contrastanti la formazione civica democratica dei futuri adulti.

Questa è la seconda ma più importante causa del disastro prodotto; la riforma della Scuola  è perennemente accennata genericamente; senza mai chiarire come dev’essere un progetto formativo conforme all’antifascismo Costituzionale.

Per gli studenti poco meno che vent’enni frequentanti le Scuole Superiori, la Storia viene insegnata da un libro-testo prodotto della casa editrice “LA SCUOLA“ dal titolo “Specchio“; sotto titolo “IL RIFLESSO DEL PASSATO NEL PRESENTE - Corso di Storia e di Educazione Civica“. Il libro consta di 551 pagine; solo due di queste accennano alla Storia dell’Europa sostenendo ipocriticamente “che con il suo dinamismo l’Europa è riuscita a ritornare al centro delle attività economiche mondiali“.

Nulla sulla dipendenza europea alla dottrina economica, politica e militare imperiale Usa Monroiana; ma innanzitutto su un Testo di Storia; non c’è una parola sul ventennio nazi-fascista che costò la vita a più di trenta milioni di persone e distrusse il continente.

È un libro scritto dalla Confindustria, con delle falsità storiche di stampo fascista, obbligatoriamente fatto leggere ai giovani studenti per la gioia di Giorgia Meloni; ecco da dove provengono i giovani di “gioventù nazionale fratelli d’Italia“.

Se veramente la sinistra vuole sconfiggere questa anti-storia;  deve saper proporre un cambiamento radicale della Scuola e dei suoi programmi; dando un corposo contributo ai giovani manganellati.

Enrico Corti

19 giugno 2024

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