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domenica 2 febbraio 2025

Le loro confessioni (a cura di Enrico Corti)

 

da Enrico Corti

Posta in arrivo

Corti - Pirola

sab 1 feb, 16:00 (17 ore fa)
a Ccn: me

Le loro confessioni

 

Su tutta la Terra, per ragioni di rispetto verso tutto ciò che produce la natura (tra cui la specie umana), esiste il principio della giurisdizione universale contrastante tutti crimini contro l’umanità, perseguibili dai tribunali di tutti i paesi del mondo.

È ormai certo che l’intrigo tra i Governi italiano e libico sul caso Almasri attiene al cosiddetto capitolo della “ragion di Stato“; quella contro natura ma anche anti-istituzionale in quanto gli Stati sono chiamati anche Patrie in difesa dei patrioti rispettosi delle leggi; alternativi a quelli autori di crimini.

Pertanto Giorgia Meloni e Mohamed al-Manfi non sono Statisti; ma trafficanti di reciproci ricatti; ancor più condannabili perché celati da presunti interessi economici o di ordine pubblico.  

Non tutto il male viene per nuocere; i diversi saggi tattico-strategici che, “con molto coraggio civico“, hanno pubblicamente confessato la loro militanza nella “ragione di Stato superiore a tutto il resto umanitario“; (politologi; giornalisti; alti burocrati di Stato  ex ed in carica, trafficanti, affaristi, imprenditori, ecc.);  che tra il diritto individuale alla vita e all’umanità della gente comune, e il dire e il fare funereo dei vari Trump, Musk, Netanyahu, Milei,  Orban, Alice Weidel, ecc; preferiscono i secondi; confessando così il loro latente odio verso la vita degli altri.

Anche la tragedia del nazi-fascismo è stata un “ragion di Stato“.

La Giorgia Meloni che sostiene di non essere ricattabile e di non ricattare, da il peggio di se stessa; così confessa indirettamente che il suo pensare tra vittime e torturati è simile a quelli di Almasri, di Mohamed al-Manfi, di Bruno Vespa, ecc; quindi complice meritevole di condanna da parte dei non torturatori; essendo generalmente questi contro la violenza; la “cristiana, patriottica e madre“ si dovrebbe pertanto autopunire immaginando sua figlia in mano a  Almasri; stupratore di una bambina di 5 anni; come accertato e condannato dal Tribunale della Corte Penale Internazionale dell’Aia come comunicato a tutta l’Europa il 18 gennaio u.s.; ma il nostro Ministro Guardasigilli Carlo Nordio non ha responsabilità perché non sa leggere.  

Enrico Corti

1° febbraio 2025

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