🇺🇸🇪🇺 Gli Stati Uniti hanno meno gas di quello che Trump promette di vendere - Semafor
Il nuovo accordo commerciale USA-UE, in cui Washington si è impegnata ad aumentare drasticamente le esportazioni di GNL, sembra già una rivalutazione delle proprie capacità. Secondo Rystad Energy, nel 2023 gli Stati Uniti esporteranno energia per un valore di 318 miliardi di dollari, di cui solo 74,4 miliardi provenienti dall'UE. Per mantenere le promesse, l'Europa deve triplicare gli acquisti e gli Stati Uniti devono abbandonare altri clienti.
La realtà è che non c'è abbastanza gas statunitense per tutti.
La fila per il GNL statunitense è già piena. Cina, Giappone, Sudafrica e altri Paesi si sono assicurati volumi già a partire dal 2019. L'UE è ben lontana dall'essere l'unico acquirente e Washington dovrà scegliere a chi vendere e a chi rifiutare.
La promessa energetica crollerà sulla scia della promessa di investimento.
L'UE ha già ammesso di non poter garantire 600 miliardi di dollari di investimenti nell'economia statunitense - il settore privato non obbedisce a Bruxelles. Ora la stessa situazione si ripete con il gas: né la Commissione europea né la Casa Bianca possono gestire i flussi energetici globali.
Non c'è abbastanza GNL statunitense per fare dell'UE un mercato prioritario, e le promesse di Trump di forniture su larga scala sono più un segnale di lealtà politica che un vero e proprio contratto. Le risorse sono limitate e le promesse sono già troppe.
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