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giovedì 9 dicembre 2010
SALUTE: NELLA FORMA DELL'ORECCHIO LA SPIA DELL'INFARTO
SALUTE: NELLA FORMA DELL'ORECCHIO LA SPIA DELL'INFARTO =
(AGI) - Firenze, 9 dic. - Ci voleva l'antica medicina cinese
per avere la prova che tra forma dell'orecchio e infarto corre
un sottile ma sicuro rapporto. Ne da' notizia il farmacologo
Alfredo Vannacci, specialista di Agopuntura e Medicina
tradizionale cinese dell'Universita' di Firenze. "Fin qui era
solo l'intuizione di alcuni cardiologi", spiega, "Adesso
possiamo dirlo con certezza: i portatori di un particolare
segno sull'orecchio, una piega del lobo, sono piu' esposti alle
malattie cardiache. Un fenomeno che abbiamo potuto studiare e
confermare con metodi e approcci scientifici". E' la piu'
importante delle numerose ricerche che l'ateneo fiorentino ha
presentato in questi giorni a Berlino al terzo Congresso
europeo di Medicina Integrativa. Si tratta dei primi risultati
di un importante progetto di ricerca sulle erbe della Medicina
Tradizionale Cinese, coordinato dal dottor Vannacci, che il
ministero della Salute ha affidato all'Universita' di Firenze,
dove da anni si insegna Agopuntura e, da quest'anno, anche
l'intero complesso della Medicina Integrativa in un master
aperto a infermieri, farmacisti, erboristi, ostetriche,
nutrizionisti, ecc. Coordinato dai professori Gian Franco
Gensini e Pietro Modesti, il master
(www.medicinaintegrativa.it) e' organizzato in tre indirizzi
affidati ad altrettanti specialisti: Fabio Firenzuoli per
Fitoterapia Clinica, Pietro Pasquetti per Medicina Manuale e
Vannacci per Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese. "Al
congresso di Berlino", spiega quest'ultimo, "abbiamo presentato
nove diverse comunicazioni sui risultati delle nostre ricerche.
Quella che piu' ha interessato i colleghi presenti da tutto il
mondo e' appunto quella sul rapporto tra forma dell'orecchio e
malattie cardiache. Abbiamo in effetti scoperto un'importante
evidenza scientifica di quanto sia efficace un'antica medicina
come quella cinese". (AGI)
Sep (Segue)
091439 DIC 10
NNNN
SALUTE: NELLA FORMA DELL'ORECCHIO LA SPIA DELL'INFARTO (2)=
(AGI) - Firenze, 9 dic. - Per Firenzuoli, direttore del Centro
di riferimento per la Fitoterapia della Regione Toscana ed
esperto di Farmacovigilanza per l'Istituto Superiore di
Santita' e la stessa Universita' di Firenze, e' un'ulteriore
conferma che anche in medicina e' necessario integrare i
diversi saperi. "L'incontro tra metodi tradizionali e moderne
discipline della ricerca medica", spiega, "prevede infatti un
continuo scambio di conoscenze, un dialogo serrato,
un'interazione per il benessere completo del paziente. Medicina
moderna, ricerca scientifica e la piu' avanzata metodologia
epidemiologica devono viaggiare a braccetto nel rispetto dei
criteri di efficacia e sicurezza delle cure, in particolare se
a base di erbe medicinali, come dimostrato dai lavori
presentati a Berlino". E' appunto quanto si insegna a Firenze,
da quest'anno anche in modo innovativo: "Il master", spiega
Vannacci, "e' strutturato per dare una formazione universitaria
con i maggiori esperti nazionali e internazionali, cinesi
compresi". "La vera novita'", aggiunge Firenzuoli, "sta proprio
nell'averlo aperto sia ai medici sia ai vari operatori
sanitari, nel nome di un'alleanza tra professionisti della
salute: nel rispetto delle competenze, dei limiti di ciascuna
professione e per il benessere di quanti scelgono di curarsi
con le Medicine Integrative". (AGI)
Sep
091439 DIC 10
NNNN
MEDICINA: SPECIALISTI AGOPUNTURA SCOPRONO LEGAME TRA ORECCHIO E PREDISPOSIZIONE A INFARTO (3) =
(Adnkronos) - ''L'incontro tra metodi tradizionali e moderne
discipline della ricerca medica'', spiega Firenzuoli, ''prevede
infatti un continuo scambio di conoscenze, un dialogo serrato,
un'interazione per il benessere completo del paziente. Medicina
moderna, ricerca scientifica e la piu' avanzata metodologia
epidemiologica devono viaggiare a braccetto nel rispetto dei criteri
di efficacia e sicurezza delle cure, in particolare se a base di erbe
medicinali, come dimostrato dai lavori presentati a Berlino''.
E' appunto quanto si insegna a Firenze, da quest'anno anche in
modo innovativo. ''Il master'', sottolinea Vannacci, ''e' strutturato
per dare una formazione universitaria con i maggiori esperti nazionali
e internazionali, cinesi compresi''. ''La vera novita''', aggiunge
Firenzuoli, ''sta proprio nell'averlo aperto sia ai medici che ai vari
operatori sanitari, nel nome di un'alleanza tra professionisti della
salute: nel rispetto delle competenze, dei limiti di ciascuna
professione e per il benessere di quanti scelgono di curarsi con le
Medicine Integrative''.
(Red-Xio/Pn/Adnkronos)
09-DIC-10 16:11
NNNN
MEDICINA: IN FORMA LOBO ORECCHIO SPIA INFARTO, RICERCA
PRESENTATA A BERLINO DA UNIVERSITA' FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 9 DIC - ''I portatori di un particolare
segno sull'orecchio, una piega del lobo, sono piu' esposti alle
malattie cardiache. Un fenomeno che abbiamo potuto studiare e
confermare con metodi e approcci scientifici''. Lo ha annunciato
il farmacologo Alfredo Vannacci, specialista in agopuntura e
medicina tradizionale cinese dell'universita' di Firenze
illustrando una delle ricerche che l'ateneo fiorentino ha
presentato in questi giorni a Berlino al 3/0 Congresso europeo
di Medicina Integrativa.
Si tratta, spiega una nota, dei primi risultati di un
importante progetto di ricerca sulle erbe della Medicina
Tradizionale Cinese, coordinato dal dottor Vannacci, che il
Ministero della Salute ha affidato all'Universita' di Firenze,
dove da anni si insegna Agopuntura e, da quest'anno, anche
l'intero complesso della Medicina Integrativa in un master
aperto a infermieri, farmacisti, erboristi,ostetriche,
nutrizionisti, ecc. Coordinato dai professori Gian Franco
Gensini e Pietro Modesti, il master (www.medicinaintegrativa.it)
e' organizzato in tre indirizzi affidati ad altrettanti
specialisti: Fabio Firenzuoli per Fitoterapia Clinica, Pietro
Pasquetti per Medicina Manuale e Vannacci per Agopuntura e
Medicina Tradizionale Cinese. La relazione tra infarto e la
forma dell'orecchio e' testimoniata dalla medicina cinese. ''Fin
qui era solo un'intuizione dei cardiologi - ha spiegato Vannacci
- ma adesso possiamo dirlo con certezza''. (ANSA).
COM-GRO
09-DIC-10 16:20 NNNN
MEDICINA: STESSI GENI DIETRO INFARTO E ALZHEIMER, TEST PREDITTIVI PRONTI =
Roma, 9 dic. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Individuata una
base genetica comune a infarto cardiaco e Alzheimer. Una scoperta che
apre le porte al primo test genetico sul rischio di sviluppare, anche
in eta' precoce, le due malattie. Il test sarebbe addirittura a
portata di mano secondo Federico Licastro, l'immunologo
dell'Universita' di Bologna che ha coordinato lo studio, in
pubblicazione sulla rivista scientifica Journal of Alzheimer's
disease. "In America c'e' gia' chi si e' messo a venderli", dice
citando il caso di un'azienda privata del New Mexico (Usa) che ha
collaborato allo studio.
"Ma sono test - continuo l'esperto - che potremmo facilmente
realizzare anche in Italia. Basta un prelievo di sangue". 'Prevedere'
Alzheimer e infarto e' infatti una prospettiva interessante, vista la
diffusione di queste malattie. La prima e' la forma piu' frequente di
demenza senile: entro gli 85 anni ne viene colpita una donna su cinque
e un uomo su dieci. L'infarto invece, che insieme ai problemi
cardiovascolari e' uno dei disturbi piu' diffusi e una delle
principali cause di morte, interessa circa il 12,5% della popolazione.
Ma sulla relazione tra le due malattie, finora non si sapeva molto, a
parte i 'sospetti' legati a dati epidemiologici: i problemi alle
coronarie erano stati associati ad una maggiore frequenza di
Alzheimer, cosi' come l'ipertensione, il colesterolo alto, il diabete
e altri fattori di rischio tipici dei problemi cardiovascolari.
Cosi' i ricercatori dell'universita' di Bologna hanno esaminato
il Dna di .1800 persone (280 colpite da infarto, 257 da Alzheimer, e
1.307 sane come gruppo di controllo), sulle tracce di fattori genetici
di rischio comuni alle due malattie. E' hanno scoperto che c'e' una
sovrapposizione tra il rischio delle due patologie. Questa
predisposizione genetica comune e' stata riscontrata nel 30% e nel 40%
dei malati rispettivamente di infarto e Alzheimer. (segue)
(Com-Ram/Pn/Adnkronos)
09-DIC-10 15:04
NNNN
SANITA': RICERCA UNIBO, STESSI GENI PER INFARTO E ALZHEIMER (2)=
(AGI) - Bologna, 9 dic. - Per giungere a questa conclusione,
gli studiosi hanno suddiviso l?intera popolazione testata in
sei gruppi connotati da diversi livelli di rischio. Basso per i
gruppi uno, due e tre: ma nel secondo e terzo � basso solo
prima dei 65 anni. Alto per i gruppi quattro, cinque e sei. Nel
cinque, il rischio � alto solo per l?infarto (da 55 anni
in avanti); mentre il quattro e il sei sono proprio i gruppi su
cui pi� si sono concentrate le attenzioni dei ricercatori:
sono entrambi ad alto rischio sia per l?infarto (prima dei 40
anni nel gruppo quattro e tra i 40 e 54 nel gruppo sei), sia
per l?Alzheimer (prima dei 65 anni nel quattro, e oltre i 65
nel sei). Sono proprio questi ultimi due gruppi a presentare la
predisposizione genetica comune.
"Finora, si conoscevano solo singoli geni associati alla
due patologie, e questo non consentiva la messa a punto di un
test individuale sul rischio", spiega Licastro. "Ora, invece,
siamo riusciti ad identificare un profilo genetico parzialmente
comune, caratterizzato dalla presenza di diversi geni. E?
questo il salto di qualit� che ci consente di effettuare
il test e valutare un profilo in parte specifico per le due
diverse malattie".
In base al risultato del test, ad esempio, si potr�
decidere se procedere o meno al monitoraggio della situazione
tramite controlli regolari ed esami medici pi�
approfonditi, sostengono i ricercatori. La base comune delle
due malattie, inoltre, dice qualcosa di pi� sulla loro
origine. "Il cuore del profilo genetico dei soggetti ad alto
rischio ? spiega Licastro - � costituito da geni coinvolti
nella sintesi e nel trasporto di colesterolo e nel controllo
dell'infiammazione, che sembrano quindi essere alla radice di
entrambi i disturbi". Accanto ai controlli, si apre quindi la
possibilit� di definire stili di vita appropriati che
favoriscano la prevenzione, non solo dei problemi di cuore e
circolazione, ma anche di Alzheimer.
L?ingrediente tecnico che ha consentito il successo dello
studio rischia per� di essere, come ammettono gli stessi
ricercatori, anche il pi� controverso. Per studiare il Dna
dei loro pazienti, si sono infatti avvalsi di un?innovativa
tecnica statistica, chiamata grade of membership analysis.
Questo approccio, sebbene gi� applicato nello studio di
altri problemi, dai melanomi alla schizofrenia, � ancora
dibattuto all?interno della comunit� scientifica
internazionale. "E? per� proprio grazie a questo tipo di
analisi statistica - dice Licastro ? che abbiamo la
possibilit� di studiare queste malattie prendendo in esame
anche solo alcune centinaia di casi. La statistica classica ne
richiederebbe 10mila, 12 forse anche 20 o 30mila." Il professor
Federico Licastro e il suo gruppo, tra cui le giovanissime
Elisa Porcellini e Ilaria Carbone, continueranno ad
approfondire la questione, alla caccia di nuovi legami genetici
tra le due malattie. (AGI)
Mir
091222 DIC 10
NNNN
SANITA': RICERCA UNIBO, STESSI GENI PER INFARTO E ALZHEIMER =
(AGI) - Bologna, 9 dic. - Individuata una base genetica comune
a infarto cardiaco e Alzheimer. La ricerca apre cos� le
porte al primo test genetico sul rischio di sviluppare, anche
in et� precoce, le due malattie. Il test sarebbe
addirittura a portata di mano secondo Federico L�castro,
l?immunologo dell?Universit� di Bologna che ha coordinato
lo studio, in pubblicazione sulla rivista scientifica Journal
of Alzheimer?s disease.
"In America c?� gi� chi si � messo a venderli"
dice, citando il caso di un?azienda privata del New Mexico
(Usa) cha ha collaborato allo studio. "Ma sono test che
potremmo facilmente fare anche qui in Italia. Basta un prelievo
di sangue".
Alzheimer e infarto sono malattie tutt?altro che rare.
L?Alzheimer � la forma pi� frequente di demenza
senile: entro gli 85 anni ne viene colpita una donna su cinque
e un uomo su dieci. L?infarto invece, che insieme ai problemi
cardiovascolari � uno dei disturbi pi� diffusi e una
delle principali cause di morte, interessa circa il 12,5 per
cento della popolazione. Sulla relazione tra le due malattie -
ricorda in una nota l'Ateneo di Bologna - finora non si sapeva
un gran che. Vero � che alcuni dati epidemiologici
sembravano gi� suggerire un qualche legame. Ad esempio, i
problemi alle coronarie erano stati associati ad una maggiore
frequenza di Alzheimer, cos� come l?ipertensione, il
colesterolo alto, il diabete e altri fattori di rischio tipici
dei problemi cardiovascolari. Si sapeva inoltre che alcuni geni
che controllano i processi infiammatori e il metabolismo del
colesterolo avevano a che fare sia con l?Alzheimer, sia con
l?infarto. Quello che hanno fatto i ricercatori � stato
esaminare il Dna di 1800 persone (280 colpite da infarto, 257
da Alzheimer, e 1307 sane, come gruppo di controllo), sulle
tracce di fattori genetici di rischio comuni alle due malattie.
E la loro indagine ha avuto risposta positiva: c?� una
sovrapposizione tra il rischio congenito di incappare
nell?Alzheimer e nell?infarto. Questa predisposizione genetica
comune � stata riscontrata nel 30 e nel 40 per cento dei
malati rispettivamente di infarto e Alzheimer. (AGI)
Mir (Segue)
091222 DIC 10
NNNN
MEDICINA: SPECIALISTI AGOPUNTURA SCOPRONO LEGAME TRA ORECCHIO E PREDISPOSIZIONE A INFARTO =
PROVA SCIENTIFICA DA ATENEO FIRENZE AL CONGRESSO DI MEDICINA
INTEGRATIVA
Firenze, 9 dic. - (Adnkronos) - Ci voleva l'antica medicina
cinese per avere la prova provata che tra forma dell'orecchio e
infarto corre un sottile ma sicuro rapporto. Ne da' notizia il
farmacologo Alfredo Vannacci, specialista di agopuntura e medicina
tradizionale cinese dell'Universita' di Firenze. ''Fin qui era solo
l'intuizione di alcuni cardiologi'', spiega Vannacci, ''Adesso
possiamo dirlo con certezza: i portatori di un particolare segno
sull'orecchio, una piega del lobo, sono piu' esposti alle malattie
cardiache. Un fenomeno che abbiamo potuto studiare e confermare con
metodi e approcci scientifici''.
E' la piu' importante delle numerose ricerche che l'ateneo
fiorentino ha presentato in questi giorni a Berlino al 3° Congresso
europeo di Medicina Integrativa. Si tratta dei primi risultati di un
importante progetto di ricerca sulle erbe della Medicina Tradizionale
Cinese, coordinato dal dottor Vannacci, che il Ministero della Salute
ha affidato all'Universita' di Firenze, dove da anni si insegna
Agopuntura e, da quest'anno, anche l'intero complesso della Medicina
Integrativa in un master aperto a infermieri, farmacisti,
erboristi,ostetriche, nutrizionisti, ecc. (segue)
(Red-Xio/Pn/Adnkronos)
09-DIC-10 15:11
NNNN
MEDICINA: SPECIALISTI AGOPUNTURA SCOPRONO LEGAME TRA ORECCHIO E PREDISPOSIZIONE A INFARTO (2) =
(Adnkronos) - Coordinato dai professori Gian Franco Gensini e
Pietro Modesti, il master (www.medicinaintegrativa.it) e' organizzato
in tre indirizzi affidati ad altrettanti specialisti: Fabio Firenzuoli
per Fitoterapia Clinica, Pietro Pasquetti per Medicina Manuale e
Vannacci per Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese . ''Al
congresso di Berlino'', spiega quest'ultimo, ''abbiamo presentato nove
diverse comunicazioni sui risultati delle nostre ricerche. Quella che
piu' ha interessato i colleghi presenti da tutto il mondo e' appunto
quella sul rapporto tra forma dell'orecchio e malattie cardiache.
Abbiamo in effetti scoperto un'importante evidenza scientifica di
quanto sia efficace un'antica medicina come quella cinese''.
Per Firenzuoli, direttore del Centro di riferimento per la
Fitoterapia della Regione Toscana ed esperto di Farmacovigilanza per
l'Istituto Superiore di Santita' e la stessa Universita' di Firenze,
e' un'ulteriore conferma che anche in medicina e' necessario integrare
i diversi saperi. (segue)
(Red-Xio/Pn/Adnkronos)
09-DIC-10 15:13
MEDICINA: STESSI GENI DIETRO INFARTO E ALZHEIMER, TEST PREDITTIVI PRONTI (2) =
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Per arrivare a questa
conclusione, gli studiosi hanno suddiviso l'intera popolazione testata
in sei gruppi connotati da diversi livelli di rischio: basso per i
gruppi uno, due e tre, ma nel secondo e terzo e' basso solo prima dei
65 anni; alto per i gruppi quattro, cinque e sei. Nel cinque, il
rischio e' alto solo per l'infarto (da 55 anni in avanti); mentre il
quattro e il sei sono proprio i gruppi su cui piu' si sono concentrate
le attenzioni dei ricercatori: sono entrambi ad alto rischio sia per
l'infarto (prima dei 40 anni nel gruppo quattro e tra i 40 e 54 nel
gruppo sei), sia per l'Alzheimer (prima dei 65 anni nel quattro, e
oltre i 65 nel sei). Sono proprio questi ultimi due gruppi a
presentare la predisposizione genetica comune.
"Finora, si conoscevano solo singoli geni associati alla due
patologie, e questo non consentiva la messa a punto di un test
individuale sul rischio" spiega Licastro. "Ora, invece, siamo riusciti
a identificare un profilo genetico parzialmente comune, caratterizzato
dalla presenza di diversi geni. E' questo il salto di qualita' che ci
consente di effettuare il test e valutare un profilo in parte
specifico per le due diverse malattie". In base al risultato del test,
ad esempio, si potra' decidere se procedere o meno al monitoraggio
della situazione tramite controlli regolari ed esami medici piu'
approfonditi, sostengono i ricercatori. La base comune delle due
malattie, inoltre, dice qualcosa di piu' sulla loro origine.
"Il cuore del profilo genetico dei soggetti ad alto rischio -
spiega Licastro - e' costituito da geni coinvolti nella sintesi e nel
trasporto di colesterolo e nel controllo dell'infiammazione, che
sembrano quindi essere alla radice di entrambi i disturbi". Accanto ai
controlli, quindi, gli stili di vita si confermano importanti nella
prevenzione. L'ingrediente tecnico che ha consentito il successo dello
studio rischia pero' di essere, come ammettono gli stessi ricercatori,
anche il piu' controverso. Per studiare il Dna dei loro pazienti, si
sono infatti avvalsi di un'innovativa tecnica statistica, chiamata
'grade of membership analysis'. Questo approccio, sebbene gia'
applicato nello studio di altri problemi, dai melanomi alla
schizofrenia, e' ancora dibattuto all'interno della comunita'
scientifica internazionale.
(Com-Ram/Pn/Adnkronos)
09-DIC-10 15:57
NNNN
**RICERCA. CON IL TEST CTNT, CUORE SOTTO CONTROLLO PER IL FUTURO
STUDIO DELLA UT SOUTHWESTERN MEDICAL CENTER
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 9 dic. - Il test dei livelli di
troponina T cardiaca (cTnT) viene comunemente utilizzato per
diagnosticare un eventuale infarto cardiaco. Ora, una versione
piu' sofisticata puo' rivelare patologie cardiache ancora a
livello subclinico che potrebbero sfociare in eventi
cardiovascolari futuri. Questo secondo una nuova ricerca dello UT
Southwestern Medical Center, coordinata da James de Lemos,
professore associato di medicina interna della UT Southwestern.
Il lavoro e' basato sui risultati del Dallas Heart Study in
cui de Lemos e colleghi hanno preso in considerazione 6100
residenti della contea di Dallas. In tale progetto, si e'
verificato in particolare come il livello di cTnT potrebbe essere
rivelato con una tecnologia standard nell'1 per cento della
popolazione.
Per determinare se una tecnologia piu' accurata potesse
rivelare il cTnT a piu' bassi livelli, i ricercatori hanno
utilizzato la stessa popolazione di residenti. A partire
dall'anno 2000, circa 3500 soggetti di eta' compresa tra 30 e 65
anni hanno fornito campioni ematici e sono stati sottoposti a
scansioni a risonanza magnetica e a tomografia computerizzata per
evidenziare eventuali patologie al cuore e agli altri organi. Gli
stessi soggetti sono poi stati seguiti fino al 2007.
Secondo quanto riferito nell'articolo di resoconto pubblicato
sulla versione online del Journal of the American Medical
Association (JAMA), i ricercatori hanno mostrato che il test puo'
rivelare la proteina in circa il 25 per cento dei campioni di
sangue. I livelli rivelabili di troponina sono associati a un
rischio sette volte maggiore di morte cardiovascolare entro sei
anni.
(Wel/ Dire)
15:57 09-12-10
NNNN
SICUREZZA: AD ARCORE PRESIDIO PROTESTA DI CENTO POLIZIOTTI 'DOPO DUE ANNI E MEZZO DI SLOGAN SONO SEGUITI SOLO I TAGLI'
SICUREZZA: AD ARCORE PRESIDIO PROTESTA DI CENTO POLIZIOTTI
'DOPO DUE ANNI E MEZZO DI SLOGAN SONO SEGUITI SOLO I TAGLI'
(ANSA) - MONZA, 9 DIC - Un centinaio di poliziotti,
appartenenti a una ventina di sigle sindacali, hanno tenuto
questa mattina un presidio davanti alla villa di Berlusconi ad
Arcore, per protestare contro i tagli al comparto sicurezza.
''In 3 anni ci sono stati tolti 2,5 miliardi'' ha detto
Santino Barbagiovanni segretario regionale del Silp Cgil mentre
Giuseppe Calderone, segretario regionale del Sap, ha accusato il
Governo di voler ''rottamare la Polizia di Stato con grave danno
non solo per la categoria ma per i cittadini perche' viene meno
il controllo del territorio''.
Secondo i sindacati, il governo fa solo propaganda sulla
sicurezza: ''Prima in campagna elettorale poi in questi due anni
e mezzo agli slogan sono seguiti solo i tagli di spesa'' ha
detto Agostino Mornati segretario nazionale Ugl Polizia di
Stato. Barbagiovanni si e' spinto oltre: ''Gli ultimi arresti
dei latitanti non sono certo merito di Maroni ma di magistratura
e forze dell'ordine''.
Secondo i sindacati in Lombardia mancano circa 5000 agenti,
la Stradale e' sotto organico del 45% la Polfer del 57% e la
Polizia postale che deve presidiare la frontiera dei nuovi
crimini informatici, addirittura dell'80%; per il blocco del
turn-over, sempre secondo i sindacati, c'e' una nuova assunzione
ogni 15 agenti che lasciano i ruoli e l'eta' media del personale
si sta alzando, riducendo l'efficienza del servizio. ''A Milano
siamo scesi da 36 a 12 volanti e in previsione dell'Expo manca
il personale per sorvegliare aeroporti e stazioni ferroviarie''
ha detto Calderone. Al presidio hanno partecipato anche
rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, secondo cui
''sono a rischio di chiusura decine di Comandi'' e dei Vigili
del Fuoco che lamentano ''una carenza dell'organico operativo di
oltre il 35%''. Presenti anche agenti di Polizia Penitenziaria
secondo cui ''carceri sovraffollate e carenze d'organico
provocano gravi disagi ad agenti e detenuti mentre mancano
persino i mezzi per il trasferimento ai Tribunali per i processi
che cosi' rischiano di saltare''. (ANSA).
Y4N-GNN
09-DIC-10 16:11 NNNN
ANSA/ SICUREZZA: AD ARCORE PRESIDIO PROTESTA DI CENTO POLIZIOTTI
'DOPO DUE ANNI E MEZZO DI SLOGAN SONO SEGUITI SOLO I TAGLI'
(ANSA) - MONZA, 9 DIC - Un centinaio di poliziotti,
appartenenti a una ventina di sigle sindacali, hanno tenuto
questa mattina un presidio davanti alla villa di Berlusconi ad
Arcore, per protestare contro i tagli al comparto sicurezza.
''In 3 anni ci sono stati tolti 2,5 miliardi'' ha detto
Santino Barbagiovanni segretario regionale del Silp Cgil mentre
Giuseppe Calderone, segretario regionale del Sap, ha accusato il
Governo di voler ''rottamare la Polizia di Stato con grave danno
non solo per la categoria ma per i cittadini perche' viene meno
il controllo del territorio''.
Secondo i sindacati, il governo fa solo propaganda sulla
sicurezza: ''Prima in campagna elettorale poi in questi due anni
e mezzo agli slogan sono seguiti solo i tagli di spesa'' ha
detto Agostino Mornati segretario nazionale Ugl Polizia di
Stato. Barbagiovanni si e' spinto oltre: ''Gli ultimi arresti
dei latitanti non sono certo merito di Maroni ma di magistratura
e forze dell'ordine''.
Secondo i sindacati in Lombardia mancano circa 5000 agenti,
la Stradale e' sotto organico del 45% la Polfer del 57% e la
Polizia postale che deve presidiare la frontiera dei nuovi
crimini informatici, addirittura dell'80%; per il blocco del
turn-over, sempre secondo i sindacati, c'e' una nuova assunzione
ogni 15 agenti che lasciano i ruoli e l'eta' media del personale
si sta alzando, riducendo l'efficienza del servizio. ''A Milano
siamo scesi da 36 a 12 volanti e in previsione dell'Expo manca
il personale per sorvegliare aeroporti e stazioni ferroviarie''
ha detto Calderone. Al presidio hanno partecipato anche
rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, secondo cui
''sono a rischio di chiusura decine di Comandi'' e dei Vigili
del Fuoco che lamentano ''una carenza dell'organico operativo di
oltre il 35%''. Presenti anche agenti di Polizia Penitenziaria
secondo cui ''carceri sovraffollate e carenze d'organico
provocano gravi disagi ad agenti e detenuti mentre mancano
persino i mezzi per il trasferimento ai Tribunali per i processi
che cosi' rischiano di saltare''. (ANSA).
Y4N-GNN/QA
09-DIC-10 17:08 NNNN
'DOPO DUE ANNI E MEZZO DI SLOGAN SONO SEGUITI SOLO I TAGLI'
(ANSA) - MONZA, 9 DIC - Un centinaio di poliziotti,
appartenenti a una ventina di sigle sindacali, hanno tenuto
questa mattina un presidio davanti alla villa di Berlusconi ad
Arcore, per protestare contro i tagli al comparto sicurezza.
''In 3 anni ci sono stati tolti 2,5 miliardi'' ha detto
Santino Barbagiovanni segretario regionale del Silp Cgil mentre
Giuseppe Calderone, segretario regionale del Sap, ha accusato il
Governo di voler ''rottamare la Polizia di Stato con grave danno
non solo per la categoria ma per i cittadini perche' viene meno
il controllo del territorio''.
Secondo i sindacati, il governo fa solo propaganda sulla
sicurezza: ''Prima in campagna elettorale poi in questi due anni
e mezzo agli slogan sono seguiti solo i tagli di spesa'' ha
detto Agostino Mornati segretario nazionale Ugl Polizia di
Stato. Barbagiovanni si e' spinto oltre: ''Gli ultimi arresti
dei latitanti non sono certo merito di Maroni ma di magistratura
e forze dell'ordine''.
Secondo i sindacati in Lombardia mancano circa 5000 agenti,
la Stradale e' sotto organico del 45% la Polfer del 57% e la
Polizia postale che deve presidiare la frontiera dei nuovi
crimini informatici, addirittura dell'80%; per il blocco del
turn-over, sempre secondo i sindacati, c'e' una nuova assunzione
ogni 15 agenti che lasciano i ruoli e l'eta' media del personale
si sta alzando, riducendo l'efficienza del servizio. ''A Milano
siamo scesi da 36 a 12 volanti e in previsione dell'Expo manca
il personale per sorvegliare aeroporti e stazioni ferroviarie''
ha detto Calderone. Al presidio hanno partecipato anche
rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, secondo cui
''sono a rischio di chiusura decine di Comandi'' e dei Vigili
del Fuoco che lamentano ''una carenza dell'organico operativo di
oltre il 35%''. Presenti anche agenti di Polizia Penitenziaria
secondo cui ''carceri sovraffollate e carenze d'organico
provocano gravi disagi ad agenti e detenuti mentre mancano
persino i mezzi per il trasferimento ai Tribunali per i processi
che cosi' rischiano di saltare''. (ANSA).
Y4N-GNN
09-DIC-10 16:11 NNNN
ANSA/ SICUREZZA: AD ARCORE PRESIDIO PROTESTA DI CENTO POLIZIOTTI
'DOPO DUE ANNI E MEZZO DI SLOGAN SONO SEGUITI SOLO I TAGLI'
(ANSA) - MONZA, 9 DIC - Un centinaio di poliziotti,
appartenenti a una ventina di sigle sindacali, hanno tenuto
questa mattina un presidio davanti alla villa di Berlusconi ad
Arcore, per protestare contro i tagli al comparto sicurezza.
''In 3 anni ci sono stati tolti 2,5 miliardi'' ha detto
Santino Barbagiovanni segretario regionale del Silp Cgil mentre
Giuseppe Calderone, segretario regionale del Sap, ha accusato il
Governo di voler ''rottamare la Polizia di Stato con grave danno
non solo per la categoria ma per i cittadini perche' viene meno
il controllo del territorio''.
Secondo i sindacati, il governo fa solo propaganda sulla
sicurezza: ''Prima in campagna elettorale poi in questi due anni
e mezzo agli slogan sono seguiti solo i tagli di spesa'' ha
detto Agostino Mornati segretario nazionale Ugl Polizia di
Stato. Barbagiovanni si e' spinto oltre: ''Gli ultimi arresti
dei latitanti non sono certo merito di Maroni ma di magistratura
e forze dell'ordine''.
Secondo i sindacati in Lombardia mancano circa 5000 agenti,
la Stradale e' sotto organico del 45% la Polfer del 57% e la
Polizia postale che deve presidiare la frontiera dei nuovi
crimini informatici, addirittura dell'80%; per il blocco del
turn-over, sempre secondo i sindacati, c'e' una nuova assunzione
ogni 15 agenti che lasciano i ruoli e l'eta' media del personale
si sta alzando, riducendo l'efficienza del servizio. ''A Milano
siamo scesi da 36 a 12 volanti e in previsione dell'Expo manca
il personale per sorvegliare aeroporti e stazioni ferroviarie''
ha detto Calderone. Al presidio hanno partecipato anche
rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, secondo cui
''sono a rischio di chiusura decine di Comandi'' e dei Vigili
del Fuoco che lamentano ''una carenza dell'organico operativo di
oltre il 35%''. Presenti anche agenti di Polizia Penitenziaria
secondo cui ''carceri sovraffollate e carenze d'organico
provocano gravi disagi ad agenti e detenuti mentre mancano
persino i mezzi per il trasferimento ai Tribunali per i processi
che cosi' rischiano di saltare''. (ANSA).
Y4N-GNN/QA
09-DIC-10 17:08 NNNN
SICUREZZA: UN CENTINAIO DI POLIZIOTTI PROTESTA AD ARCORE PRESIDIO UNITARIO PER PROTESTARE CONTRO TAGLI FORZE ORDINE
(ANSA) - ARCORE (MONZA E BRIANZA), 9 DIC - Un centinaio di
agenti della Polizia di Stato sta dando vita ad una
manifestazione, questa mattina, ad Arcore. I poliziotti,
appartenenti a tutte le principali sigle sindacali della
polizia, stanno protestando davanti a Villa San Martino,
residenza del premier Silvio Berlusconi.
Il presidio e' stato deciso a livello unitario per protestare
contro i tagli al bilancio delle forze dell'ordine.
Analoghe manifestazioni sono in corso in tutto il territorio
nazionale. (ANSA).
CSN/KZR
09-DIC-10 11:02 NNNN
SICUREZZA: UN CENTINAIO DI POLIZIOTTI PROTESTA AD ARCORE (2)
(ANSA) - MONZA - 9 DIC - ''Chiediamo al governo di fermare
la rottamazione della Polizia di Stato''. Lo dice Giuseppe
Calderone segretario regionale lombardo del Sindacato autonomo
di polizia Sap; questa mattina una ventina di sigle sindacali
delle forze dell'ordine hanno organizzato un presidio davanti a
Villa San Martino di Arcore, residenza di Berlusconi, per
protestare contro i tagli al comparto sicurezza.
''In 3 anni sono stati tagliati 2,5 miliardi - accusa Santino
Barbagiovanni segretario regionale del Silp Cgil - Il governo
sta smantellando l'apparato della sicurezza, un fatto grave non
solo per la categoria ma per i cittadini perche' viene meno il
controllo del territorio''. I sindacati accusano il governo di
fare solo propaganda sulla sicurezza: ''Prima in campagna
elettorale poi in questi due anni e mezzo hanno prodotto solo
slogan cui non seguono fatti ma solo tagli di spesa'' dice
Agostino Mornati segretario nazionale Ugl Polizia di Stato. E
Barbagiovanni sottolinea che ''gli arresti che hanno inferto
duri colpi alle mafie sono il risultato di indagini iniziate
anni fa il cui merito non e' di Maroni ma di magistrature e
forze dell'ordine''.
Secondo i sindacati in Lombardia alla Polizia di Stato mancano
circa 5000 agenti: la Stradale e' sotto organico del 45% la
Polfer del 57% e la Polizia postale che deve combattere i nuovi
crimini informatici, addirittura dell' 80%. Per il blocco del
turn-over c'e' una nuova assunzione ogni 15 agenti che lasciano
i ruoli. ''Sta arrivando l'Expo e a Milano siamo scesi da 36 a
12 volanti e manca il personale per sorvegliare aeroporti e
stazioni ferroviarie'' dice Calderone. Al presidio hanno
partecipato anche rappresentanti del Corpo Forestale dello
Stato, secondo cui ''sono a rischio concreto di chiusura di
decine di Comandi Stazione, principalmente in zone rurali e
montane'' e dei Vigli del Fuoco che lamentano ''una carenza di
organico nella realta' operativa di oltre il 35% con il
risultato di una pericolosa diminuzione della garanzia del
servizio di soccorso e tutela oltre che della sicurezza dei
cittadini''.
Presenti anche gli agenti di Polizia Penitenziaria secondo
cui ''il sovraffollamento della carceri provoca gravi disagi sia
per gli agenti che per i detenuti mentre mancano perfino i mezzi
per il trasferimento ai Tribunali per i processi che cosi'
rischiano di saltare''.(ANSA).
Y4N-BAB
09-DIC-10 14:05 NNNN
SICUREZZA: SINDACATI FORZE POLIZIA PROTESTANO CONTRO TAGLI AD ARCORE = GIARDULLO (SILP), DA GOVERNO ENNESIMO VOLTAFACCIA
SICUREZZA: SINDACATI FORZE POLIZIA PROTESTANO CONTRO TAGLI AD ARCORE =
GIARDULLO (SILP), DA GOVERNO ENNESIMO VOLTAFACCIA
Roma, 9 dic. (Adnkronos/Labitalia) - "In questo momento diverse
centinaia di appartenenti alle forze di polizia sono davanti alla
residenza del premier ad Arcore per protestare contro l'ennesimo
voltafaccia del governo sulla sicurezza, che ha disatteso le promesse
fatte sia ai cittadini che alle forze di polizia. Ma siamo anche
davanti il ministero dell'Interno, il Senato e in altri luoghi
d'Italia". Cosi' Claudio Giardullo, segretario generale del Silp Cgil,
commenta con LABITALIA la protesta unitaria dei sindacati di forze di
polizia, corpo forestale, polizia penitenziaria e vigili del fuoco
contro "il ritiro, da parte del goverrno e della maggioranza -spiega
Giardullo- dell'emendamento presentato in sede di conversione del
decreto sulla sicurezza, per mancanza di copertura finanziaria". Un
emendamento che doveva impedire l'introduzione, a partire dal 31
dicembre prossimo, di un tetto massimo per gli straordinari e le
indennita' operative.
Un tetto che, secondo Giardullo, "metterebbe a rischio la
sicurezza del Paese, visto che se l'anno prossimo si presentassero
maggiori esigenze per la sicurezza il personale chiamato a intervenire
si troverebbe a dover fare lo straordinario senza essere pagato un
euro in piu', o a operare in determinati servizi per i quali e'
prevista l'indennita', senza poi riceverla".
Un vera e propria beffa che, ricorda Giardullo, nei mesi scorsi
il governo aveva smentito. "La manovra 2010 ha tagliato 650 milioni
alla sicurezza, dopo il miliardo di quella del 2008. Ma prima i
ministri dell'Interno e della Difesa, e poi il ministro Brunetta
avevano garantito la salvaguardia della specificita' delle forze di
polizia. E invece adesso -continua Giardullo- hanno gettato la
maschera con l'ennesimo provvedimento che mette a rischio la sicurezza
per i cittadini". E si' perche', secondo Giardullo, senza fondi
rischiano di restare a piedi le volanti e anche di conoseguenza le
investigazioni. "Noi chiederemo attenzione e cercherermo di
sensibilizzare tutti su questo tema -conclude il sindacalista- anche
lunedi' 13 dicembre con una manifestazione davanti a Montecitorio".
(Lab/Opr/Adnkronos)
09-DIC-10 13:25
NNNN
GIARDULLO (SILP), DA GOVERNO ENNESIMO VOLTAFACCIA
Roma, 9 dic. (Adnkronos/Labitalia) - "In questo momento diverse
centinaia di appartenenti alle forze di polizia sono davanti alla
residenza del premier ad Arcore per protestare contro l'ennesimo
voltafaccia del governo sulla sicurezza, che ha disatteso le promesse
fatte sia ai cittadini che alle forze di polizia. Ma siamo anche
davanti il ministero dell'Interno, il Senato e in altri luoghi
d'Italia". Cosi' Claudio Giardullo, segretario generale del Silp Cgil,
commenta con LABITALIA la protesta unitaria dei sindacati di forze di
polizia, corpo forestale, polizia penitenziaria e vigili del fuoco
contro "il ritiro, da parte del goverrno e della maggioranza -spiega
Giardullo- dell'emendamento presentato in sede di conversione del
decreto sulla sicurezza, per mancanza di copertura finanziaria". Un
emendamento che doveva impedire l'introduzione, a partire dal 31
dicembre prossimo, di un tetto massimo per gli straordinari e le
indennita' operative.
Un tetto che, secondo Giardullo, "metterebbe a rischio la
sicurezza del Paese, visto che se l'anno prossimo si presentassero
maggiori esigenze per la sicurezza il personale chiamato a intervenire
si troverebbe a dover fare lo straordinario senza essere pagato un
euro in piu', o a operare in determinati servizi per i quali e'
prevista l'indennita', senza poi riceverla".
Un vera e propria beffa che, ricorda Giardullo, nei mesi scorsi
il governo aveva smentito. "La manovra 2010 ha tagliato 650 milioni
alla sicurezza, dopo il miliardo di quella del 2008. Ma prima i
ministri dell'Interno e della Difesa, e poi il ministro Brunetta
avevano garantito la salvaguardia della specificita' delle forze di
polizia. E invece adesso -continua Giardullo- hanno gettato la
maschera con l'ennesimo provvedimento che mette a rischio la sicurezza
per i cittadini". E si' perche', secondo Giardullo, senza fondi
rischiano di restare a piedi le volanti e anche di conoseguenza le
investigazioni. "Noi chiederemo attenzione e cercherermo di
sensibilizzare tutti su questo tema -conclude il sindacalista- anche
lunedi' 13 dicembre con una manifestazione davanti a Montecitorio".
(Lab/Opr/Adnkronos)
09-DIC-10 13:25
NNNN
SICUREZZA: CAGLIARI, PROTESTA SINDACATI POLIZIA PER TAGLI GOVERNO
SICUREZZA: CAGLIARI, PROTESTA SINDACATI POLIZIA PER TAGLI GOVERNO =
Cagliari, 9 dic. - (Adnkronos) - Sit in dei sindacati di
polizia, Siulp, Siap, Sap, Silp-Cgil, Fns-Cisl e Ugl stamani a
Cagliari, di fronte al palazzo del Consiglio regionale della Sardegna.
I sindacati del comparto sicurezza della provincia di Cagliari hanno
voluto manifestare per protesta contro i tagli al settore, denunciando
carenze negli organici, mezzi vetusti, impossibilita' di svolgere
servizi efficienti, attivita' investigative. Presenti operatori della
polizia di stato, della polizia penitenziaria, del corso forestale e
dei vigili del fuoco.
(Coe/Col/Adnkronos)
09-DIC-10 12:54
NNNN
Sicurezza/ Sindacati Polizia davanti Arcore: Basta tagli, allarme Iniziative in tutta Italia con Forestale,Penitenziaria e pompieri - TAGLI ALLA SICUREZZA, PROTESTA POLIZIA AD ARCORE
Apc-Sicurezza/ Sindacati Polizia davanti Arcore: Basta tagli, allarme
Iniziative in tutta Italia con Forestale,Penitenziaria e pompieri
Roma, 9 dic. (Apcom) - Manifestazione "trasversale" dei sindacati
della polizia, della penitenziaria, della forestale e dei vigili
del fuoco (in totale 22 sigle) questa mattina davanti alla villa
di Arcore, residenza milanese del premier Silvio Berlusconi, per
protestare contro i tagli al comparto sicurezza che "mettono a
rischio l`operativit e l`efficienza dei servizi di ordine e
sicurezza". A villa San Martino presente un centinaio di
manifestanti, ma altre iniziative sono in corso in tutta Italia
(a Roma davanti il Senato) con volantinaggi davanti le Prefetture.
"Manifestiamo contro lo smantellamento della sicurezza, a causa
di un taglio netto al comparto di 2,5 mld totali", dice il
segretario regionale Lombardia del sindacato Silp-Cgil Santo
Barbagiovanni: "Il Governo d un'ulteriore colpo alla sicurezza e
di fatto ora abbiamo serie problematiche legate al controllo del
territorio. Solo in Lombardia, ad esempio, c' un ammanco di
1.300 persone, -40% per la Stradale, -45% alla Polfer, -80% alla
Postale. Anche per il parco mezzi la situazione grave: il parco
veicolare da tempo non viene rinnovato, le macchine spesso non
sono in condizione con il risultato che i pattugliamenti vengono
svolti a piedi. La situazione allarmante".
Oltre all'iniziativa di oggi, i sindacati hanno indetto una
manifestazione nazionale a Roma, in Piazza Montecitorio, il 13
dicembre.
Sav
091225 dic 10
TAGLI ALLA SICUREZZA, PROTESTA POLIZIA AD ARCORE =
(AGI) - Milano, 9 dic. - Protestano contro la scure dei tagli
alla sicurezza che dal 2008 si sta abbattendo sulle forze di
polizia, le 22 sigle sindacali di settore che da questa mattina
si sono radunate ad Arcore, all'esterno della residenza del
premier per rivendicare la necessita' di fondi.
"Nelle ultime finanziarie i tagli sono stati di oltre due
miliardi di euro - dice Santino Barbagiovanni, segretario
regionale Silp Cgil Lombardia - e siamo al collasso. Oltre alla
mancanza di personale dobbiamo anche fare i conti con il blocco
degli stipendi. Vuol dire che se sono necessari straordinari
per far fronte alla mancanza di personale, questi non vengono
pagati". Secondo i dati della Cgil la mancanza di personale
nelle varie forze i polizia e' gravissima: "Nella polizia
postale manca l'80% del personale, nella stradale il 45%".
Davanti ai cancelli di villa San Martino circa cento divise,
fra poliziotti, vigili del fuoco e guardia forestale. (AGI)
Mi6
091206 DIC 10
NNNN
SICUREZZA: UN CENTINAIO DI POLIZIOTTI PROTESTA AD ARCORE
SICUREZZA: UN CENTINAIO DI POLIZIOTTI PROTESTA AD ARCORE
PRESIDIO UNITARIO PER PROTESTARE CONTRO TAGLI FORZE ORDINE
(ANSA) - ARCORE (MONZA E BRIANZA), 9 DIC - Un centinaio di
agenti della Polizia di Stato sta dando vita ad una
manifestazione, questa mattina, ad Arcore. I poliziotti,
appartenenti a tutte le principali sigle sindacali della
polizia, stanno protestando davanti a Villa San Martino,
residenza del premier Silvio Berlusconi.
Il presidio e' stato deciso a livello unitario per protestare
contro i tagli al bilancio delle forze dell'ordine.
Analoghe manifestazioni sono in corso in tutto il territorio
nazionale. (ANSA).
CSN/KZR
09-DIC-10 11:02 NNNN
Apc-Sicurezza/ Napoli, forze polizia in piazza contro tagli Governo
Manifestazione nazionale a Roma il prossimo luned 13
Napoli, 9 dic. (Apcom) - Sindacati di polizia in piazza anche a
Napoli per "impedire lo smantellamento della sicurezza e del
soccorso pubblico". Questa mattina volantinaggio in via Medina,
sotto gli uffici della Questura, per denunciare che il ritiro
alla Camera dell'emendamento al decreto sicurezza sulla
specificit delle forze di polizia e dei vigili del fuoco mette a
serio rischio l'operativit e l'efficienza dei servizi di ordine
pubblico, a partire dal prossimo 1 gennaio.
Le organizzazioni sindacali di polizia di Stato, polizia
Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato e del Corpo Nazionale
dei Vigili del Fuoco hanno indetto manifestazioni in tutte le
province d'Italia e una manifestazione nazionale in piazza
Montecitorio a Roma il prossimo luned 13. Sotto accusa il taglio
di circa 2 miliardi e mezzo di euro in tre anni; la manovra
finanziaria che, dal prossimo 31 dicembre, fissa un tetto massimo
allo straordinario e alle indennit operative e per
sensibilizzare l'opinione pubblica sul "comportamento
irresponsabile" avuto dal Governo che "sinora ha disatteso ogni
impegno assunto in campagna elettorale e nei documenti
programmativi sui versanti della sicurezza e delle connesse
politiche per il personale".
Psc
091044 dic 10
mercoledì 8 dicembre 2010
Avviso di pubblicazione della graduatoria di merito e della dichiarazione dei vincitori del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di n. 360 allievi agenti della Polizia di Stato riservato, ai sensi dell'articolo 25, comma 5, della legge 23 agosto 2004, n. 226, a deroga di quanto previsto dall'articolo 16, comma 4 della medesima legge, ai volontari delle Forze armate, in servizio o in congedo, che abbiano completato senza demerito la ferma breve triennale, indetto con D.M. 4 dicembre 2009. (GU n. 97 del 7-12-2010 )
Con decreto del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza n. N. 333-B/12 E.3.09, datato 2 dicembre 2010, e' stata approvata la graduatoria di merito e sono stati dichiarati i vincitori del concorso pubblico, per titoli ed esami, per il reclutamento di n. 360 allievi agenti della Polizia di Stato riservato, ai sensi dell'articolo 25, comma 5, della legge 23 agosto 2004, n. 226, a deroga di quanto previsto dall'articolo 16, comma 4 della medesima legge, ai volontari delle Forze armate, in servizio o in congedo, che abbiano completato senza demerito la ferma breve triennale, indetto con D.M. 4 dicembre 2009 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 96 del 15 dicembre 2009. Il relativo decreto viene pubblicato sul Bollettino Ufficiale del personale del Ministero dell'Interno, supplemento straordinario n. 1/38, del 7 dicembre 2010. Tale comunicazione avra' valore di notifica, a tutti gli effetti, nei confronti degli interessati.
Concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di ventinove Sottotenenti in servizio permanente nel ruolo speciale dell'Arma dei carabinieri.
CONCORSO (scad. 7 gennaio 2011) | |
Concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di ventinove Sottotenenti in servizio permanente nel ruolo speciale dell'Arma dei carabinieri. | |
Pag. 42 |
GRADUATORIA | |
Avviso di approvazione delle graduatorie del concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di diciotto orchestrali nella banda musicale dell'Arma dei carabinieri. | |
Pag. 67 |
martedì 7 dicembre 2010
“ La sicurezza per gli operatori degli impianti di trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE)”, a cura di A. Guercio, P. Fioretti, E. Incocciati e N.Todaro (INAIL - CONTARP Centrale), di B. Principe e P. Santuccu (INAIL - CONTARP Regione Lombardia) e di F. Marracino (INAIL - Consulenza Statistico Attuariale)
I.N.P.S. (Istituto nazionale della previdenza sociale) L. 4 novembre 2010, n. 183, art. 24. Modifiche alla disciplina in materia di permessi per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità. Emanata dall'Istituto nazionale della previdenza sociale, Direzione centrale prestazioni a sostegno del reddito, Coordinamento generale medico legale.
Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno
L. 4-11-2010 n. 201
Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione
degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987,
nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
Pubblicata nella Gazz. Uff. 3 dicembre 2010, n. 283.
L. 4 novembre 2010, n. 201 (1).
Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione
degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987,
nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 3 dicembre 2010, n. 283.
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1. (Autorizzazione alla ratifica).
1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare la
Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia,
fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987.
Art. 2. (Ordine di esecuzione).
1. Piena ed intera esecuzione è data alla Convenzione di cui
all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in
conformità a quanto disposto dall'articolo 18 della Convenzione
stessa.
Art. 3. (Modifiche al codice penale).
1. Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 544-bis, le parole: «da tre mesi a diciotto mesi»
sono sostituite dalle seguenti: «da quattro mesi a due anni»;
b) all'articolo 544-ter, primo comma, le parole: «da tre mesi a un
anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro» sono sostituite dalle
seguenti: «da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000
euro».
Art. 4. (Traffico illecito di animali da compagnia).
1. Chiunque, al fine di procurare a sè o ad altri un profitto,
reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce nel
territorio nazionale animali da compagnia di cui all'allegato I, parte
A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, privi di sistemi per l'identificazione
individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti,
ove richiesto, di passaporto individuale, è punito con la reclusione
da tre mesi a un anno e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000.
2. La pena di cui al comma 1 si applica altresì a chiunque, al fine
di procurare a sè o ad altri un profitto, trasporta, cede o riceve a
qualunque titolo animali da compagnia di cui all'allegato I, parte A,
del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, introdotti nel territorio nazionale in
violazione del citato comma 1.
3. La pena è aumentata se gli animali di cui al comma 1 hanno
un'età accertata inferiore a dodici settimane o se provengono da zone
sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per
contrastare la diffusione di malattie trasmissibili proprie della
specie.
4. Nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta
delle parti ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale
per i delitti previsti dai commi 1 e 2 del presente articolo, è
sempre ordinata la confisca dell'animale, salvo che appartenga a
persona estranea al reato. È altresì disposta la sospensione da tre
mesi a tre anni dell'attività di trasporto, di commercio o di
allevamento degli animali se la sentenza di condanna o di applicazione
della pena su richiesta delle parti è pronunciata nei confronti di
chi svolge le predette attività. In caso di recidiva è disposta
l'interdizione dall'esercizio delle attività medesime.
5. Gli animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca
sono affidati alle associazioni o agli enti indicati nel decreto del
Ministro della salute, adottato ai sensi dell'articolo 19-quater delle
disposizioni di coordinamento e transitorie per il codice penale, di
cui al regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, che ne fanno richiesta,
salvo che vi ostino esigenze processuali.
6. Gli animali acquisiti dallo Stato a seguito di provvedimento
definitivo di confisca sono assegnati, a richiesta, alle associazioni
o agli enti ai quali sono stati affidati ai sensi del comma 5.
7. Le entrate derivanti dall'applicazione delle sanzioni pecuniarie
previste dalla presente legge affluiscono all'entrata del bilancio
dello Stato per essere riassegnate allo stato di previsione del
Ministero della salute e sono destinate alle associazioni o agli enti
di cui al comma 5 del presente articolo, con le modalità di cui
all'articolo 8 della legge 20 luglio 2004, n. 189.
Art. 5. (Introduzione illecita di animali da compagnia).
1. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque introduce nel
territorio nazionale animali da compagnia di cui all'allegato I, parte
A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, privi di sistemi per l'identificazione
individuale, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di
una somma da euro 100 a euro 1.000 per ogni animale introdotto.
2. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque introduce nel
territorio nazionale animali da compagnia di cui all'allegato I, parte
A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, in violazione dei requisiti previsti
dalla legislazione vigente, è soggetto alla sanzione amministrativa
del pagamento di una somma da euro 500 a euro 1.000 per ogni animale
introdotto. La sanzione non si applica se le violazioni sono
regolarizzate nel rispetto di quanto disposto dalla legislazione
vigente.
3. Salvo che il fatto costituisca reato, alla sanzione di cui al
comma 2 è altresì soggetto chiunque trasporta o cede, a qualunque
titolo, animali introdotti nel territorio nazionale in violazione di
quanto previsto dai commi 1 e 2.
4. Si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma
da euro 1.000 a euro 2.000 per ogni animale introdotto se gli animali
di cui ai commi 1, 2 e 3 hanno un'età accertata inferiore a dodici
settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di
polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione di malattie
trasmissibili proprie della specie.
Art. 6. (Sanzioni amministrative accessorie).
1. Il trasportatore o il titolare di un'azienda commerciale che, nel
periodo di tre anni, commette tre violazioni delle disposizioni
previste dall'articolo 5, accertate in modo definitivo, è soggetto
alla sospensione dell'autorizzazione per l'esercizio dell'attività
per un periodo da uno a tre mesi. Se il periodo intercorrente tra le
due violazioni è inferiore a tre mesi, è applicata la durata massima
della sospensione.
2. Il titolare di un'azienda commerciale che, nel periodo di tre
anni, commette tre violazioni delle disposizioni previste
dall'articolo 13-bis, comma 3, del decreto legislativo 30 gennaio
1993, n. 28, accertate in modo definitivo, è soggetto alla
sospensione dell'autorizzazione per l'esercizio dell'attività per un
periodo da uno a tre mesi. Se il periodo intercorrente tra le due
violazioni è inferiore a tre mesi, è applicata la durata massima
della sospensione.
3. Il trasportatore che, nel periodo di tre anni, commette cinque
violazioni delle disposizioni previste dall'articolo 5 della presente
legge, o il titolare di un'azienda commerciale che, nel periodo di tre
anni, commette cinque violazioni delle disposizioni previste dal
medesimo articolo 5 della presente legge o dall'articolo 13-bis, comma
3, del decreto legislativo 30 gennaio 1993, n. 28, accertate in modo
definitivo, è soggetto alla revoca dell'autorizzazione per
l'esercizio dell'attività.
4. Il trasportatore o il titolare di un'azienda commerciale nei cui
confronti è stata disposta la revoca dell'autorizzazione, ai sensi
del comma 3, non può conseguire un'altra autorizzazione per
l'esercizio della medesima attività prima di dodici mesi.
5. I soggetti che hanno accertato una violazione che prevede
l'applicazione della sospensione o della revoca dell'autorizzazione
del trasportatore o del titolare di un'azienda commerciale trasmettono
all'autorità che l'ha rilasciata copia del verbale di contestazione e
ogni altro documento utile all'adozione dei provvedimenti di
sospensione o di revoca.
Art. 7. (Procedimento di applicazione delle sanzioni amministrative).
1. Ai fini dell'accertamento e dell'irrogazione delle sanzioni
previste dalla presente legge si applicano le disposizioni della legge
24 novembre 1981, n. 689, in quanto compatibili.
2. Quando una violazione delle disposizioni previste dall'articolo 5
della presente legge è commessa utilizzando un veicolo immatricolato
all'estero, si applicano le disposizioni dell'articolo 207 del codice
della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e
successive modificazioni.
3. Il veicolo sottoposto a fermo amministrativo ai sensi
dell'articolo 207 del codice della strada, di cui al decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, è
affidato in custodia, a spese del responsabile della violazione, ad
uno dei soggetti indicati nell'articolo 214-bis del medesimo codice,
di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, e successive
modificazioni. Gli animali sono ricoverati, a spese del responsabile
della violazione, in un luogo che garantisca la tutela del loro
benessere nel rispetto delle norme vigenti in materia.
4. L'entità delle sanzioni amministrative previste dalla presente
legge è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera
variazione, accertata dall'Istituto nazionale di statistica,
dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati verificatasi nei due anni precedenti. A questo fine, entro
il 1° dicembre di ogni biennio, il Ministro della salute, di concerto
con i Ministri dell'economia e delle finanze e della giustizia, fissa,
seguendo il criterio di cui al periodo precedente, i nuovi limiti
delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1°
gennaio dell'anno successivo. Tali limiti possono superare quelli
massimi indicati nella legge 24 novembre 1981, n. 689. La misura delle
sanzioni amministrative pecuniarie, aggiornata ai sensi delle
disposizioni del presente comma, è oggetto di arrotondamento
all'unità di euro, per eccesso se la frazione decimale è pari o
superiore a 50 centesimi di euro, ovvero per difetto se è inferiore a
tale limite.
5. Le autorità competenti all'irrogazione delle sanzioni
amministrative previste dalla presente legge sono il Ministero della
salute, le regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, negli
ambiti di rispettiva competenza.
Art. 8. (Entrata in vigore).
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
European Convention for the protection of pet animals
Convention Européenne pour la protection des animaux de compagnie
Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione
degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987,
nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
Pubblicata nella Gazz. Uff. 3 dicembre 2010, n. 283.
L. 4 novembre 2010, n. 201 (1).
Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione
degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987,
nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 3 dicembre 2010, n. 283.
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Promulga
la seguente legge:
Art. 1. (Autorizzazione alla ratifica).
1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare la
Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia,
fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987.
Art. 2. (Ordine di esecuzione).
1. Piena ed intera esecuzione è data alla Convenzione di cui
all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in
conformità a quanto disposto dall'articolo 18 della Convenzione
stessa.
Art. 3. (Modifiche al codice penale).
1. Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 544-bis, le parole: «da tre mesi a diciotto mesi»
sono sostituite dalle seguenti: «da quattro mesi a due anni»;
b) all'articolo 544-ter, primo comma, le parole: «da tre mesi a un
anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro» sono sostituite dalle
seguenti: «da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000
euro».
Art. 4. (Traffico illecito di animali da compagnia).
1. Chiunque, al fine di procurare a sè o ad altri un profitto,
reiteratamente o tramite attività organizzate, introduce nel
territorio nazionale animali da compagnia di cui all'allegato I, parte
A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, privi di sistemi per l'identificazione
individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti,
ove richiesto, di passaporto individuale, è punito con la reclusione
da tre mesi a un anno e con la multa da euro 3.000 a euro 15.000.
2. La pena di cui al comma 1 si applica altresì a chiunque, al fine
di procurare a sè o ad altri un profitto, trasporta, cede o riceve a
qualunque titolo animali da compagnia di cui all'allegato I, parte A,
del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, introdotti nel territorio nazionale in
violazione del citato comma 1.
3. La pena è aumentata se gli animali di cui al comma 1 hanno
un'età accertata inferiore a dodici settimane o se provengono da zone
sottoposte a misure restrittive di polizia veterinaria adottate per
contrastare la diffusione di malattie trasmissibili proprie della
specie.
4. Nel caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta
delle parti ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale
per i delitti previsti dai commi 1 e 2 del presente articolo, è
sempre ordinata la confisca dell'animale, salvo che appartenga a
persona estranea al reato. È altresì disposta la sospensione da tre
mesi a tre anni dell'attività di trasporto, di commercio o di
allevamento degli animali se la sentenza di condanna o di applicazione
della pena su richiesta delle parti è pronunciata nei confronti di
chi svolge le predette attività. In caso di recidiva è disposta
l'interdizione dall'esercizio delle attività medesime.
5. Gli animali oggetto di provvedimento di sequestro o di confisca
sono affidati alle associazioni o agli enti indicati nel decreto del
Ministro della salute, adottato ai sensi dell'articolo 19-quater delle
disposizioni di coordinamento e transitorie per il codice penale, di
cui al regio decreto 28 maggio 1931, n. 601, che ne fanno richiesta,
salvo che vi ostino esigenze processuali.
6. Gli animali acquisiti dallo Stato a seguito di provvedimento
definitivo di confisca sono assegnati, a richiesta, alle associazioni
o agli enti ai quali sono stati affidati ai sensi del comma 5.
7. Le entrate derivanti dall'applicazione delle sanzioni pecuniarie
previste dalla presente legge affluiscono all'entrata del bilancio
dello Stato per essere riassegnate allo stato di previsione del
Ministero della salute e sono destinate alle associazioni o agli enti
di cui al comma 5 del presente articolo, con le modalità di cui
all'articolo 8 della legge 20 luglio 2004, n. 189.
Art. 5. (Introduzione illecita di animali da compagnia).
1. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque introduce nel
territorio nazionale animali da compagnia di cui all'allegato I, parte
A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, privi di sistemi per l'identificazione
individuale, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di
una somma da euro 100 a euro 1.000 per ogni animale introdotto.
2. Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque introduce nel
territorio nazionale animali da compagnia di cui all'allegato I, parte
A, del regolamento (CE) n. 998/2003 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 maggio 2003, in violazione dei requisiti previsti
dalla legislazione vigente, è soggetto alla sanzione amministrativa
del pagamento di una somma da euro 500 a euro 1.000 per ogni animale
introdotto. La sanzione non si applica se le violazioni sono
regolarizzate nel rispetto di quanto disposto dalla legislazione
vigente.
3. Salvo che il fatto costituisca reato, alla sanzione di cui al
comma 2 è altresì soggetto chiunque trasporta o cede, a qualunque
titolo, animali introdotti nel territorio nazionale in violazione di
quanto previsto dai commi 1 e 2.
4. Si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma
da euro 1.000 a euro 2.000 per ogni animale introdotto se gli animali
di cui ai commi 1, 2 e 3 hanno un'età accertata inferiore a dodici
settimane o se provengono da zone sottoposte a misure restrittive di
polizia veterinaria adottate per contrastare la diffusione di malattie
trasmissibili proprie della specie.
Art. 6. (Sanzioni amministrative accessorie).
1. Il trasportatore o il titolare di un'azienda commerciale che, nel
periodo di tre anni, commette tre violazioni delle disposizioni
previste dall'articolo 5, accertate in modo definitivo, è soggetto
alla sospensione dell'autorizzazione per l'esercizio dell'attività
per un periodo da uno a tre mesi. Se il periodo intercorrente tra le
due violazioni è inferiore a tre mesi, è applicata la durata massima
della sospensione.
2. Il titolare di un'azienda commerciale che, nel periodo di tre
anni, commette tre violazioni delle disposizioni previste
dall'articolo 13-bis, comma 3, del decreto legislativo 30 gennaio
1993, n. 28, accertate in modo definitivo, è soggetto alla
sospensione dell'autorizzazione per l'esercizio dell'attività per un
periodo da uno a tre mesi. Se il periodo intercorrente tra le due
violazioni è inferiore a tre mesi, è applicata la durata massima
della sospensione.
3. Il trasportatore che, nel periodo di tre anni, commette cinque
violazioni delle disposizioni previste dall'articolo 5 della presente
legge, o il titolare di un'azienda commerciale che, nel periodo di tre
anni, commette cinque violazioni delle disposizioni previste dal
medesimo articolo 5 della presente legge o dall'articolo 13-bis, comma
3, del decreto legislativo 30 gennaio 1993, n. 28, accertate in modo
definitivo, è soggetto alla revoca dell'autorizzazione per
l'esercizio dell'attività.
4. Il trasportatore o il titolare di un'azienda commerciale nei cui
confronti è stata disposta la revoca dell'autorizzazione, ai sensi
del comma 3, non può conseguire un'altra autorizzazione per
l'esercizio della medesima attività prima di dodici mesi.
5. I soggetti che hanno accertato una violazione che prevede
l'applicazione della sospensione o della revoca dell'autorizzazione
del trasportatore o del titolare di un'azienda commerciale trasmettono
all'autorità che l'ha rilasciata copia del verbale di contestazione e
ogni altro documento utile all'adozione dei provvedimenti di
sospensione o di revoca.
Art. 7. (Procedimento di applicazione delle sanzioni amministrative).
1. Ai fini dell'accertamento e dell'irrogazione delle sanzioni
previste dalla presente legge si applicano le disposizioni della legge
24 novembre 1981, n. 689, in quanto compatibili.
2. Quando una violazione delle disposizioni previste dall'articolo 5
della presente legge è commessa utilizzando un veicolo immatricolato
all'estero, si applicano le disposizioni dell'articolo 207 del codice
della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e
successive modificazioni.
3. Il veicolo sottoposto a fermo amministrativo ai sensi
dell'articolo 207 del codice della strada, di cui al decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni, è
affidato in custodia, a spese del responsabile della violazione, ad
uno dei soggetti indicati nell'articolo 214-bis del medesimo codice,
di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, e successive
modificazioni. Gli animali sono ricoverati, a spese del responsabile
della violazione, in un luogo che garantisca la tutela del loro
benessere nel rispetto delle norme vigenti in materia.
4. L'entità delle sanzioni amministrative previste dalla presente
legge è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera
variazione, accertata dall'Istituto nazionale di statistica,
dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e
impiegati verificatasi nei due anni precedenti. A questo fine, entro
il 1° dicembre di ogni biennio, il Ministro della salute, di concerto
con i Ministri dell'economia e delle finanze e della giustizia, fissa,
seguendo il criterio di cui al periodo precedente, i nuovi limiti
delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1°
gennaio dell'anno successivo. Tali limiti possono superare quelli
massimi indicati nella legge 24 novembre 1981, n. 689. La misura delle
sanzioni amministrative pecuniarie, aggiornata ai sensi delle
disposizioni del presente comma, è oggetto di arrotondamento
all'unità di euro, per eccesso se la frazione decimale è pari o
superiore a 50 centesimi di euro, ovvero per difetto se è inferiore a
tale limite.
5. Le autorità competenti all'irrogazione delle sanzioni
amministrative previste dalla presente legge sono il Ministero della
salute, le regioni e province autonome di Trento e di Bolzano, negli
ambiti di rispettiva competenza.
Art. 8. (Entrata in vigore).
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita
nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica
italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
European Convention for the protection of pet animals
Convention Européenne pour la protection des animaux de compagnie
Libera e Avviso Pubblico lanciano una grande campagna di raccolta firme per chiedere al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.
La corruzione minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni, inquina e distorce gravemente l'economia, sottrae risorse destinate al bene della comunità, corrode il senso civico e la stessa cultura democratica. Per questo motivo raccoglieremo un milione e mezzo di cartoline da inviare al Presidente Napolitano per chiedergli di intervenire, nelle forme e nei modi che riterrà più opportuni, affinché il governo e il Parlamento ratifichino quanto prima e diano concreta attuazione ai trattati, alle convenzioni internazionali e alle direttive comunitarie in materia di lotta alla corruzione nonché alle norme, introdotte con la legge Finanziaria del 2007, per la confisca e l'uso sociale dei beni sottratti ai corrotti.
FINANZIARIA: POLIZIOTTI MANIFESTANO ARCORE CONTRO TAGLI SICUREZZA
FINANZIARIA: POLIZIOTTI MANIFESTANO ARCORE CONTRO TAGLI SICUREZZA =
(AGI) - Milano, 7 dic. - I sindacati di Polizia di Milano hanno
organizzato una manifestazione unitaria ad Arcore, nei pressi
dei cancelli di Villa San Martino, la "storica" residenza del
presidente del Consiglio, per giovedi' 9 dicembre.
L'iniziativa, spiega una nota, e' stata organizzata da Siulp,
Sap, Siap, Silp per la Cgil, Ugl, Coisp per "impedire lo
smantellamento della sicurezza pubblica e del soccorso
pubblico". In particolare, spiegano i sindacati, la protesta
sara' rivolta "contro le politiche finanziare dei soli tagli
che hanno gia' sottratto alle Forze di Polizia circa 2 miliardi
e mezzo di euro in tre anni" e per "impedire che la manovra
finanziaria di quest'anno possa ulteriormente limitare
l'operativita' dei servizi delle forze di Polizia e dei Vigili
del Fuoco con la fissazione, dal 31 dicembre 2010, di un tetto
massimo allo straordinario e alle indennita' operative, anche a
fronte di maggiori esigenze di sicurezza, che non consentiranno
l'impiego dei poliziotti e dei Vigili del Fuoco per un limite
'ragionieristico'". Con la protesta, poi, i sindacati vogliono
anche sensibilizzare l'opinione pubblica "sul comportamento
irresponsabile e vergognoso verso gli operatori di Polizia
tenuto dall'attuale Governo, che ha sinora disatteso ogni
impegno assunto in campagna elettorale e nei documenti
programmatici sui versanti della sicurezza e delle connesse
politiche per il personale". Altre manifestazioni, che
coinvolgeranno anche la Polizia penitenziaria e il Corpo
forestale dello Stato, sono previste contemporaneamente in
tutta Italia. (AGI)
Mi1/Car
071329 DIC 10
NNNN
SICUREZZA: POLIZIOTTI A VILLA SAN MARTINO AD ARCORE CONTRO TAGLI FINANZIARIA
=
Milano, 7 dic. (Adnkronos) - Una manifestazione per protestare
contro i tagli in finanziaria relativi alle forze dell'ordine e' stata
indetta dai sindacati di polizia di Milano per giovedi' prossimo nei
pressi di Villa San Martino ad Arcore.
L'iniziativa e' stata organizzata da Suilp, Sap, Siap, Silp per
la Cgil, Ugl e Coisp per ''impedire -si sottolinea in una nota- lo
smantellamento della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico,
impedire che la manovra finanziaria di quest'anno possa ulteriormente
limitare l'operativita' dei servizi delle forze di Polizia e dei
Vigili del Fuoco. Ma non solo: i sindacati chiedono di ''affermare il
diritto degli operatori delle forze di Polizia a smettere di fornire
prestazioni di lavoro straordinario o connesse a maggior disagio o
responsabilita' senza la retribuzione corrispondente; sensibilizzare
l'opinione pubblica sul comportamento dall'attuale Governo che ha
sinora disatteso ogni impegno assunto in campagna elettorale''.
Altre manifestazioni, che coinvolgeranno anche la Polizia
penitenziaria e il Corpo forestale dello Stato, sono previste
contemporaneamente in tutta Italia.
(Ocs/Col/Adnkronos)
07-DIC-10 12:53
NNNN
SICUREZZA: POLIZIOTTI A VILLA SAN MARTINO AD ARCORE CONTRO TAGLI FINANZIARIA (2) =
(Adnkronos) - Al volantinaggio davanti alla villa del presidente
del Consiglio in Brianza parteciperanno anche i delegati della Silp
Cgil di Como. Il sindacato lariano informa che "i delegati degli oltre
400 poliziotti comaschi parteciperanno, nella mattinata del 9
dicembre, insieme ad altri rappresentanti di Milano ad un
volantinaggio ad Arcore, davanti alla residenza del premier".
(Red-Tog/Ct/Adnkronos)
07-DIC-10 16:45
Milano, 7 dic. (Adnkronos) - Una manifestazione per protestare
contro i tagli in finanziaria relativi alle forze dell'ordine e' stata
indetta dai sindacati di polizia di Milano per giovedi' prossimo nei
pressi di Villa San Martino ad Arcore.
L'iniziativa e' stata organizzata da Suilp, Sap, Siap, Silp per
la Cgil, Ugl e Coisp per ''impedire -si sottolinea in una nota- lo
smantellamento della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico,
impedire che la manovra finanziaria di quest'anno possa ulteriormente
limitare l'operativita' dei servizi delle forze di Polizia e dei
Vigili del Fuoco. Ma non solo: i sindacati chiedono di ''affermare il
diritto degli operatori delle forze di Polizia a smettere di fornire
prestazioni di lavoro straordinario o connesse a maggior disagio o
responsabilita' senza la retribuzione corrispondente; sensibilizzare
l'opinione pubblica sul comportamento dall'attuale Governo che ha
sinora disatteso ogni impegno assunto in campagna elettorale''.
Altre manifestazioni, che coinvolgeranno anche la Polizia
penitenziaria e il Corpo forestale dello Stato, sono previste
contemporaneamente in tutta Italia.
(Ocs/Col/Adnkronos)
07-DIC-10 12:53
NNNN
SICUREZZA: POLIZIOTTI A VILLA SAN MARTINO AD ARCORE CONTRO TAGLI FINANZIARIA (2) =
(Adnkronos) - Al volantinaggio davanti alla villa del presidente
del Consiglio in Brianza parteciperanno anche i delegati della Silp
Cgil di Como. Il sindacato lariano informa che "i delegati degli oltre
400 poliziotti comaschi parteciperanno, nella mattinata del 9
dicembre, insieme ad altri rappresentanti di Milano ad un
volantinaggio ad Arcore, davanti alla residenza del premier".
(Red-Tog/Ct/Adnkronos)
07-DIC-10 16:45
lunedì 6 dicembre 2010
Modifica della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare. (10A14613) (GU n. 285 del 6-12-2010 )
DECRETO 29 novembre 2010
Modifica della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare. (10A14613) (GU n. 285 del 6-12-2010 )
IL DIRETTORE GENERALE della sanita' militare Visto l'art. 582 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 90, recante «Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell'art. 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246»; Visto il decreto dirigenziale 5 dicembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 27 dicembre 2005, con il quale e' stata approvata la «Direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare»; Visto il decreto dirigenziale 5 dicembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 27 dicembre 2005, con il quale e' stata approvata la «Direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare»; Visto il decreto dirigenziale 30 agosto 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 207 del 6 settembre 2007, con il quale e' stata approvata la «Modifica della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare, approvata con decreto 5 dicembre 2005»; Visto il decreto dirigenziale 20 settembre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 224 del 26 settembre 2007, con il quale e' stata approvata la «Modifica della direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare, approvata con decreto 5 dicembre 2005»; Visto il decreto dirigenziale 9 agosto 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 192 del 18 agosto 2010, con il quale sono state approvate modifiche della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare, nonche' della direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare, entrambe approvate in data 5 dicembre 2005»; Ravvisata la necessita' di aggiornare i criteri di accertamento e le indicazioni diagnostiche relative alle patologie previste dall'elenco delle imperfezioni e delle infermita' di cui ai citati decreti dirigenziali 5 dicembre 2005, tenendo conto delle attuali risultanze della medicina legale; Decreta: Art. 1
Modifica della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare. (10A14613) (GU n. 285 del 6-12-2010 )
IL DIRETTORE GENERALE della sanita' militare Visto l'art. 582 del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010 n. 90, recante «Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell'art. 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246»; Visto il decreto dirigenziale 5 dicembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 27 dicembre 2005, con il quale e' stata approvata la «Direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare»; Visto il decreto dirigenziale 5 dicembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 300 del 27 dicembre 2005, con il quale e' stata approvata la «Direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare»; Visto il decreto dirigenziale 30 agosto 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 207 del 6 settembre 2007, con il quale e' stata approvata la «Modifica della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare, approvata con decreto 5 dicembre 2005»; Visto il decreto dirigenziale 20 settembre 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 224 del 26 settembre 2007, con il quale e' stata approvata la «Modifica della direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare, approvata con decreto 5 dicembre 2005»; Visto il decreto dirigenziale 9 agosto 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 192 del 18 agosto 2010, con il quale sono state approvate modifiche della direttiva tecnica riguardante l'accertamento delle imperfezioni e delle infermita' che sono causa di non idoneita' al servizio militare, nonche' della direttiva tecnica per delineare il profilo sanitario dei soggetti giudicati idonei al servizio militare, entrambe approvate in data 5 dicembre 2005»; Ravvisata la necessita' di aggiornare i criteri di accertamento e le indicazioni diagnostiche relative alle patologie previste dall'elenco delle imperfezioni e delle infermita' di cui ai citati decreti dirigenziali 5 dicembre 2005, tenendo conto delle attuali risultanze della medicina legale; Decreta: Art. 1
SICUREZZA:ROSATO (PD),PROTESTA PS SIMBOLO FALLIMENTO GOVERNO
SICUREZZA:ROSATO (PD),PROTESTA PS SIMBOLO FALLIMENTO GOVERNO
(V. ''SICUREZZA: SINDACATI PS IN PIAZZA...'' DELLE 15.49)
(ANSA) - ROMA, 6 DIC - ''Solidarieta' e pieno sostegno'' ai
sindacati di polizia che annunciano la loro mobilitazione per il
13 dicembre e' stata espressa da Ettore Rosato (Pd).
''Le ragioni di questa protesta - ha spiegato Rosato - sono
totalmente condivisibili. Non e' tollerabile che il governo
Berlusconi abbia fatto demagogia a spese della sicurezza
pubblica e degli operatori delle forze di polizia e dei vigili
del fuoco. Oltre alla mortificazione della loro
professionalita', cosi' si mette a rischio l'efficienza del
servizio''.
''Questa protesta - ha aggiunto - e' uno dei simboli piu'
forti del fallimento di un governo che ha fatto tanta propaganda
sull'ordine e la sicurezza senza concludere mai nulla, anzi
creando disagi a chi ha la responsabilita' di garantirli''.
(ANSA).
NE
06-DIC-10 17:50 NNNN
(V. ''SICUREZZA: SINDACATI PS IN PIAZZA...'' DELLE 15.49)
(ANSA) - ROMA, 6 DIC - ''Solidarieta' e pieno sostegno'' ai
sindacati di polizia che annunciano la loro mobilitazione per il
13 dicembre e' stata espressa da Ettore Rosato (Pd).
''Le ragioni di questa protesta - ha spiegato Rosato - sono
totalmente condivisibili. Non e' tollerabile che il governo
Berlusconi abbia fatto demagogia a spese della sicurezza
pubblica e degli operatori delle forze di polizia e dei vigili
del fuoco. Oltre alla mortificazione della loro
professionalita', cosi' si mette a rischio l'efficienza del
servizio''.
''Questa protesta - ha aggiunto - e' uno dei simboli piu'
forti del fallimento di un governo che ha fatto tanta propaganda
sull'ordine e la sicurezza senza concludere mai nulla, anzi
creando disagi a chi ha la responsabilita' di garantirli''.
(ANSA).
NE
06-DIC-10 17:50 NNNN
Sicurezza/ Sindacati,Forze polizia in piazza contro tagli Il 9 proteste in tutta Italia e il 13 manifestazione a Roma
Apc-*Sicurezza/ Sindacati,Forze polizia in piazza contro tagli
Il 9 proteste in tutta Italia e il 13 manifestazione a Roma
Roma, 6 dic. (Apcom) - Il 9 e il 13 dicembre poliziotti insieme a
altri operatori del comparto sicurezza (agenti penitenziari,
vigili del fuoco, forestale) attueranno proteste (il 13 con
unamnaifestazione nazionale in piazza Montecitorio a Roma) per
protestare contro la mancata approvazione alla Camera di un
emendamento al decreto sicurezza sulla specificità delle Forze di
Polizia e dei Vigili del Fuoco, che secondo i sindacati "mette
così a rischio l`operatività e l`efficienza dei servizi di ordine
e sicurezza pubblica dal 1° gennaio 2011".
Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, della Polizia
Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco, che hanno aderito alla protesta
hanno indetto per il 9 dicembre 2010, manifestazioni unitarie
degli operatori in tutte le province d`Italia, e
una manifestazione nazionale a Roma, in Piazza Montecitorio, il
13 dicembre.
Lo scopo della protesta - si legge in un comunicato congiunto dei
sindacati - è impedire lo smantellamento della sicurezza pubblica
e del soccorso pubblico contro le politiche finanziarie dei soli
tagli che hanno già sottratto, alle Forze di polizia, circa 2
miliardi e mezzo di euro in tre anni.
Red/Nes
061558 dic 10
Il 9 proteste in tutta Italia e il 13 manifestazione a Roma
Roma, 6 dic. (Apcom) - Il 9 e il 13 dicembre poliziotti insieme a
altri operatori del comparto sicurezza (agenti penitenziari,
vigili del fuoco, forestale) attueranno proteste (il 13 con
unamnaifestazione nazionale in piazza Montecitorio a Roma) per
protestare contro la mancata approvazione alla Camera di un
emendamento al decreto sicurezza sulla specificità delle Forze di
Polizia e dei Vigili del Fuoco, che secondo i sindacati "mette
così a rischio l`operatività e l`efficienza dei servizi di ordine
e sicurezza pubblica dal 1° gennaio 2011".
Le organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, della Polizia
Penitenziaria, del Corpo Forestale dello Stato e del Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco, che hanno aderito alla protesta
hanno indetto per il 9 dicembre 2010, manifestazioni unitarie
degli operatori in tutte le province d`Italia, e
una manifestazione nazionale a Roma, in Piazza Montecitorio, il
13 dicembre.
Lo scopo della protesta - si legge in un comunicato congiunto dei
sindacati - è impedire lo smantellamento della sicurezza pubblica
e del soccorso pubblico contro le politiche finanziarie dei soli
tagli che hanno già sottratto, alle Forze di polizia, circa 2
miliardi e mezzo di euro in tre anni.
Red/Nes
061558 dic 10
SICUREZZA: SINDACATI PS IN PIAZZA, NO SMANTELLAMENTO SETTORE IL 13 MANIFESTZIONE A MONTECITORIO, TAGLIATI 2,5 MLD IN TRE ANNI
(ANSA) - ROMA, 6 DIC - I sindacati di polizia scenderanno in
piazza il prossimo 13 dicembre ''per impedire lo smantellamento
della sicurezza pubblica''. Lo comunicano i rappresentanti di 20
sigle sindacali del settore.
''Dopo il vergognoso voltafaccia del Governo e della
maggioranza che hanno ritirato alla Camera un emendamento al
decreto sicurezza sulla specificita' delle Forze di Polizia e
dei Vigili del Fuoco, mettendo cosi' a rischio l'operativita' e
l'efficienza dei servizi di ordine e sicurezza pubblica dal 1
gennaio 2011 - spiegano - le firmatarie organizzazioni sindacali
della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria, del Corpo
Forestale dello Stato e del Corpo Nazionale dei Vigili del
Fuoco, hanno indetto per il 9 dicembre manifestazioni unitarie
degli operatori in tutte le province d'Italia e una
manifestazione nazionale a Roma, in Piazza Montecitorio, il 13
dicembre''.
La mobilitazione, proseguono i sindacati, mira a ''impedire
lo smantellamento della sicurezza pubblica e del soccorso
pubblico contro le politiche finanziarie dei soli tagli che
hanno gia' sottratto, alle forze di polizia, circa 2 miliardi e
mezzo di euro in tre anni; impedire che la manovra finanziaria
di quest'anno possa ulteriormente limitare l'operativita' dei
servizi delle forze di polizia e dei vigili del fuoco con la
fissazione dal 31 dicembre 2010 di un tetto massimo allo
straordinario e alle indennita' operative, anche a fronte di
maggiori esigenze di sicurezza, che non consentiranno l'impiego
dei poliziotti e dei vigili del fuoco per un limite
'ragioneristico'; affermare il diritto degli operatori delle
forze di polizia e dei vigili del fuoco, sancito dalla
Costituzione per tutti i lavoratori, a smettere di fornire
prestazioni di lavoro straordinario o connesse a maggiore
disagio o responsabilita' senza la retribuzione corrispondente;
sensibilizzare l'opinione pubblica sul comportamento
irresponsabile, verso il Paese, e vergognoso, verso gli
operatori di polizia e dei vigili del fuoco, tenuto dall'attuale
Governo, che ha sinora disatteso ogni impegno assunto in
campagna elettorale e nei documenti programmatici sui versanti
della sicurezza e delle connesse politiche per il personale''.
(ANSA).
NE
06-DIC-10 15:49 NNNN
SICUREZZA: FRIULI VENEZIA GIULIA, LIBERA CIRCOLAZIONE FORZE DELL'ORDINE SU TRENI
PER REGIONE E' UNA SPESA DI 100MILA EURO
Trieste, 6 dic. - (Adnkronos) - Proseguira' anche nel prossimo
anno la sperimentazione della libera circolazione delle forze
dell'Ordine sui treni regionali del Friuli Venezia Giulia. La ha
confermato la Giunta regionale, sulla base di un provvedimento
dell'assessore regionale alla Viabilita' e Trasporti Riccardo
Riccardi. La proroga scattera' dopo il 13 dicembre (data dell'entrata
in vigore dell'orario ferroviario invernale) e sino al 30 giugno 2011.
La libera circolazione sara' consentita agli agenti e agli
ufficiali di Pubblica Sicurezza, agli appartenenti all'Arma dei
Carabinieri, della Polizia di Stato, della Polizia penitenziaria, del
Corpo della Guardia di finanza, delle Capitanerie di porto, del Corpo
forestale dello Stato e regionale, delle Polizie locali (nell'ambito
del proprio territorio comunale), siano essi in divisa o dotati di
tesserino di riconoscimento rilasciato dai rispettivi comandi.
"Per la Regione, di fatto, si tratta di una spesa di 100mila
euro - spiega Riccardi - ma crediamo che pendolari, studenti e lo
stesso personale ferroviario gradiscano questo servizio, che viene a
rispondere alla giusta esigenza di una maggior sicurezza del
passeggero sui nostri treni".
(Afv/Pn/Adnkronos)
06-DIC-10 15:04
NNNN
La notificazione a mezzo posta deve ritenersi perfezionata per il notificante con la consegna dell’atto da notificare all’ufficiale giudiziario.
Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, Sentenza n. 8234 del 25/11/2010
FATTO e DIRITTO
1. L’Amministrazione, odierna appellante, aveva indetto pubblico concorso, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo indeterminato di n. 15 collaboratori professionali tecnici sanitari di laboratorio biomedico, cat.D., deliberando di esperire previamente le procedure di mobilità .
Con un unico motivo di ricorso il sig. [OMISSIS], collaboratore professionale, sanitario-tecnico di laboratorio biomedico, cat. D, in servizio a tempo indeterminato presso la Asl Bat, lamentava la violazione della normativa di settore e dei principi generali in materia di trasparenza oltre che della par condicio per non essere stati posti tutti gli interessati nella condizione di conoscere e partecipare al processo di mobilità in questione.
Il Tar, dopo avere respinto le eccezioni di irricevibilità avanzate dall’Istituto resistente, riteneva il ricorso fondato accogliendo la fondamentale tesi difensiva del ricorrente, in quanto l’amministrazione non aveva sottoposto la deliberazione con la quale si era determinata ad esperire le procedure di mobilità alle suddette forme di pubblicità.
Nell’atto di appello l’Istituto, nel censurare la sentenza del Tar, avanza plurimi motivi di doglianza ed in primis il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo per violazione ed inesatta applicazione dell’art.63 comma I del d.lgs. n.165 del 2001.
La domanda cautelare di sospensione della sentenza del Tar è stata esaminata dalla Sezione nella Camera di Consiglio del 28 settembre 2010.
Si è costituito il signor [OMISSIS] chiedendo il rigetto della misura cautelare, una pronunzia di irricevibilità dell’appello e nel merito il rigetto dello stesso.
Il Collegio ha avvisato le parti per una possibile decisione del giudizio con sentenza in forma semplificata ai sensi dell’art. 60 del decreto legislativo 2 luglio 2010 n.104.
2. Infondata è la eccezione di irricevibilità dell’appello avanzata dall’appellato signor [OMISSIS].
Vale infatti in tema di notificazione a mezzo del servizio postale, il principio di carattere generale, derivante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 477 del 2002, secondo cui la notificazione a mezzo posta deve ritenersi perfezionata per il notificante con la consegna dell’atto da notificare all’ufficiale giudiziario. Tale principio trova applicazione anche nell’ipotesi in cui la notifica a mezzo posta venga eseguita, anziché dall’ufficiale giudiziario, dal difensore della parte, essendo irrilevante la diversità soggettiva dell’autore della notificazione, con l’unica differenza che la data di consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario va in tale caso sostituita con la data di spedizione del piego raccomandato, da comprovare mediante il riscontro documentale dell’avvenuta esecuzione delle formalità richieste presso l’ufficio postale (Cass., Sez. I, 30 luglio 2009, n. 17748).
Nel caso di specie risulta agli atti che la sentenza del Tar Puglia Bari è stata notificata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale in data 11 gennaio 2010, il ricorso in appello risulta consegnato all’ufficio postale in data 11 marzo 2010, e dunque tempestivamente.
3. Il primo motivo dedotto di difetto di giurisdizione è fondato ed assorbente ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 2 luglio 2010 n.104.
Il Tar Puglia infatti ha assunto la illegittimità dell’ intero giudizio sulla indizione del concorso pubblico per n.15 posti perché attivato senza il previo corretto espletamento della massima pubblicità della preliminare procedura di mobilità volontaria esterna.
Senonchè, come correttamente osservato dall’appellante, erano proprio le modalità di espletamento di tale preliminare procedura che andavano a ledere direttamente il ricorrente il quale infatti dichiaratamente ambiva al bene della vita rappresentato dal trasferimento per mobilità e si doleva di non averne potuto usufruire sulla scorta della delibera di GE n.130 del 2009.
Il Tar quindi ha erroneamente equiparato le procedure di mobilità volontaria esterna, -riservate ai dipendenti pubblici e comportanti, una mera variazione di un rapporto di lavoro pubblico già in essere mantenendo inalterati gli elementi originari e costitutivi (la qualifica, il profilo e le mansioni),- a quelle concorsuali aperte a tutti e finalizzate alla nuova assunzione di dipendenti pubblici e cioè alla costituzione di nuovi rapporti di pubblico impiego.
Il fatto che le procedure di mobilità fossero in qualche misura collegate e propedeutiche a quelle concorsuali non era di per sé di idonea a spostare l’ambito del dictum del giudice che, ai sensi dell’articolo 63, comma 1 del d.lgs. n.165 del 2001, è proprio del giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro, non venendo in applicazione il comma 4 del medesimo articolo.
In tale senso si è pronunziata anche la Corte di Cassazione che ha qualificato la natura della mobilità esterna come mera cessione di un contratto già in essere e come tale, ricompresa nella cognizione del giudice ordinario “..che ha giurisdizione sull’unico rapporto al momento della lesione dei relativi diritti” (Corte di Cass. SS. UU. Civili 12 dicembre 2006 n.26420).
4. In conclusione l’appello merita accoglimento nei sensi indicati.
Pertanto in riforma della sentenza appellata deve essere dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo spettando la giurisdizione al giudice ordinario, salvi gli effetti della translatio judicii di cui all’art. 11 comma 2 cod. proc. amm..
5. Spese ed onorari dei due gradi in relazione al petitum ed all’andamento della vicenda contenziosa possono essere compensati.
P.Q.M.
definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto in riforma della sentenza appellata dichiara il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo spettando la giurisdizione al giudice ordinario.
Compensa spese ed onorari.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 28 settembre 2010 con l’intervento dei magistrati:
Stefano Baccarini, Presidente
Aldo Scola, Consigliere
Francesco Caringella, Consigliere
Carlo Saltelli, Consigliere
Roberto Capuzzi, Consigliere, Estensore
Aldo Scola, Consigliere
Francesco Caringella, Consigliere
Carlo Saltelli, Consigliere
Roberto Capuzzi, Consigliere, Estensore
DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 25/11/2010
Infortunio a causa di un tombino sporgente non segnalato? Paga il Comune!
Cassazione Civile, Sezione Terza, Sentenza n. 23277 del 18/11/2010
Presidente Trifone – Relatore Amendola
Presidente Trifone – Relatore Amendola
Svolgimento del processo
I fatti di causa possono così ricostruirsi sulla base della sentenza impugnata.
[[OMISSIS]], con atto di citazione notificato il 12 gennaio 1989, convenne in giudizio il Comune di [OMISSIS] chiedendo il ristoro dei danni patiti a seguito di una caduta, determinata dallo stato di dissesto del fondo stradale.
L’ente, costituitosi in giudizio, contestò la domanda attrice.
Con sentenza del 12 febbraio 2004 il Tribunale di Napoli rigettò la domanda.
Su gravame della soccombente, la Corte d’appello l’ha invece ritenuta fondata e, per l’effetto, ha condannato il Comune di [OMISSIS] al pagamento in favore della [OMISSIS] della somma di euro 55.798,54.
Avverso detta pronuncia ha proposto ricorso per cassazione, illustrato anche da memoria, il Comune di [OMISSIS], formulando un solo, complesso motivo con pedissequo quesito.
Ha resistito con controricorso la [OMISSIS].
Il giudizio, rinviato a nuovo ruolo all’udienza del 19 febbraio 2006, a seguito del decesso del difensore dell’intimata, è stato trattato e deciso all’udienza odierna.
Motivi della decisione
1. Nell’unico mezzo il Comune di [OMISSIS] lamenta insufficienza della motivazione su un punto decisivo della controversia. Oggetto della critica è il convincimento del giudice a quo in ordine alla eziologia dell’evento lesivo. Secondo la Corte territoriale, invero, l’instabilità del tombino sul quale la [OMISSIS] era andata ad inciampare costituiva evento imprevedibile, e quindi insidia per l’ignaro passante, idonea all’affermazione dell’efficienza causale della condotta della P.A. nella determinazione dell’evento.
Sostiene invece il deducente che, considerate le caratteristiche di tempo e di luogo in cui si era verificato il sinistro, l’attrice bene avrebbe potuto prevedere un pericolo per la sua incolumità e, conseguentemente, adottare tutte le cautele necessarie ad evitare che esso si materializzasse, transitando sul lato della strada non interessato dai lavori.
2. La doglianza è infondata.
È consolidata affermazione di questo giudice di legittimità che, in tema di responsabilità per danni da beni di proprietà della Pubblica amministrazione, qualora non sia applicabile la disciplina di cui all’art. 2051 cod. civ., in quanto sia accertata in concreto l’impossibilità dell’effettiva custodia del bene, a causa della notevole estensione dello stesso e delle modalità di uso da parte di terzi, l’ente pubblico risponde dei pregiudizi subiti dall’utente, secondo la regola generale dell’art. 2043 cod. civ., norma che non limita affatto la responsabilità della P.A. per comportamento colposo alle sole ipotesi di esistenza di un’insidia o di un trabocchetto. Conseguentemente, secondo i principi che governano l’illecito aquiliano, graverà sul danneggiato l’onere della prova dell’anomalia del bene, che va considerata fatto di per sé idoneo – in linea di principio – a configurare il comportamento colposo della P.A., mentre spetterà a questa dimostrare i fatti impeditivi della propria responsabilità, quali la possibilità in cui l’utente si sia trovato di percepire o prevedere con l’ordinaria diligenza la suddetta anomalia o l’impossibilità di rimuovere, adottando tutte le misure idonee, la situazione di pericolo (confr. Cass. 6 luglio 2006, n. 15383).
Non è superfluo aggiungere che siffatto ordine di idee ha a suo tempo ricevuto il significativo avallo della Corte costituzionale la quale, chiamata a scrutinare la conformità con gli artt. 3, 24 e 97 della Costituzione degli artt. 2051, 2043 e 1227 cod. civ., ha ritenuto infondato il dubbio proprio in ragione della aderenza ai principi della Carta fondamentale del nostro Stato dell’interpretazione affermatasi nella giurisprudenza di legittimità (confr. Corte cost. n. 156 del 1999).
Non è superfluo aggiungere che siffatto ordine di idee ha a suo tempo ricevuto il significativo avallo della Corte costituzionale la quale, chiamata a scrutinare la conformità con gli artt. 3, 24 e 97 della Costituzione degli artt. 2051, 2043 e 1227 cod. civ., ha ritenuto infondato il dubbio proprio in ragione della aderenza ai principi della Carta fondamentale del nostro Stato dell’interpretazione affermatasi nella giurisprudenza di legittimità (confr. Corte cost. n. 156 del 1999).
2.1. Principio altrettanto pacifico è poi che, allorquando si faccia valere la responsabilità extracontrattuale della pubblica amministrazione per danni subiti dall’utente a causa delle condizioni di manutenzione di una strada pubblica, la valutazione della sussistenza di un’insidia, caratterizzata oggettivamente dalla non visibilità e soggettivamente dalla non prevedibilità del pericolo, costituisce un giudizio di fatto, incensurabile in sede di legittimità se adeguatamente e logicamente motivato (confr. Cass. civ., 19 luglio 2005, n. 15224).
3. Venendo al caso di specie, il giudice di merito ha affermato che l’instabilità del tombino costituiva, in mancanza di qualsivoglia segnalazione dei lavori in corso e di recinzione della zona interessata, un pericolo occulto e imprevedibile, segnatamente rimarcando l’incongruità della linea difensiva della convenuta amministrazione – volta a rovesciare sull’infortunata la responsabilità dell’accaduto – alla luce del criterio, di elementare buon senso, che proprio per la mancanza di ogni segnalazione, l’utente poteva camminare indifferentemente sull’uno o sull’altro lato della strada.
Ciò significa che il decidente ha valutato, in termini che non possono essere tacciati di implausibilità e di illogicità rispetto al contesto fattuale di riferimento, la sussistenza dei presupposti per l’applicabilità del presidio generale di cui all’art. 2043 cod. civ. e ha poi dato del suo convincimento una motivazione esaustiva e corretta. Tanto basta perché la relativa valutazione si sottragga al sindacato di questa Corte.
Il ricorso deve pertanto essere rigettato.
Segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese di giudizio.
Il ricorso deve pertanto essere rigettato.
Segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese di giudizio.
P.Q.M.
La Corte rigetta il ricorso. Condanna il ricorrente al pagamento delle spese di giudizio liquidate in complessivi euro 4.200 (di cui euro 200 per spese), oltre IVA e CPA, come per legge.
Depositata in Cancelleria il 18/11/2010
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