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martedì 27 maggio 2025
Russia-Ucraina: Cremlino, media mirano a deragliare colloqui pace, da Usa "approccio equilibrato"
NOVA0613 3 EST 1 NOV Russia-Ucraina: Cremlino, media mirano a deragliare colloqui pace, da Usa "approccio equilibrato" Mosca, 27 mag - (Agenzia_Nova) - Alcuni media sono impegnati in una campagna per far deragliare i colloqui di pace Russia-Ucraina e aumentare la pressione su Mosca, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump "sta mantenendo un approccio equilibrato". Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrj Peskov, ai giornalisti. "Vediamo che un gran numero di media partecipa di fatto a una campagna che mira a interrompere il processo di pace, che mira a incoraggiare in ogni modo possibile gli statunitensi a imporre nuove sanzioni", ha detto. "Lo vediamo, e' tutto visibile a occhio nudo, ne siamo consapevoli, ma allo stesso tempo gli statunitensi, il presidente Donald Trump sono molto equilibrati nel loro approccio", ha aggiunto. Peskov ha sottolineato che la situazione "non e' facile" e che "si tratta di una questione cosi' complessa, legata alla risoluzione del problema delle cause profonde del conflitto ucraino che, ovviamente, ci vuole tempo". (Rum)
- ++ Cremlino, ci difenderemo indipendentemente da parole Trump ++
++ Cremlino, ci difenderemo indipendentemente da parole Trump ++ Dopo massicci attacchi di droni ucraini negli ultimi giorni (ANSA) - MOSCA, 27 MAG - La Russia agirà per garantire la propria sicurezza indipendentemente dalle dichiarazioni di Donald Trump e dal fatto che sia in corso un processo di pace in Ucraina. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, parlando dei massicci attacchi di droni delle ultime settimane sul territorio della Federazione. Il portavoce parlava in un'intervista televisiva, ripresa dalle agenzie. (ANSA).
Russia: Cremlino, Usa e Europa non vogliono accorgersi di attacchi Kiev contro di noi
NOVA0632 3 EST 1 NOV Russia: Cremlino, Usa e Europa non vogliono accorgersi di attacchi Kiev contro di noi Mosca, 27 mag - (Agenzia_Nova) - Gli statunitensi e gli europei non vogliono accorgersi dei tentativi del regime di Kiev di colpire le strutture sociali russe. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitrj Peskov, in un'intervista al giornalista russo Pavel Zarubin. "Purtroppo, ne' gli europei ne' gli statunitensi vogliono accorgersi degli attacchi dei droni che cercano di colpirci, degli attacchi dei droni che prendono di mira strutture sociali, ambulanze nella regione di Belgorod, nella regione di Kursk e cosi' via. Non vogliono accorgersene. Ma allo stesso tempo, se qualcosa riguarda l'Ucraina, tutti ne parlano in modo sincronizzato", ha detto Peskov. (Rum)
UCRAINA: CREMLINO, 'MERZ HA CONFUSO TUTTI E FORSE ANCHE LUI ERA CONFUSO' =
ADN1405 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: CREMLINO, 'MERZ HA CONFUSO TUTTI E FORSE ANCHE LUI ERA CONFUSO' = Mosca, 27 mag. (Adnkronos) - Il Cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ieri ha annunciato la revoca del limite alla gittata dei missili forniti alla Russia anche da parte della Germania ma non del via libera all'invio di missili Taurus a Kiev, "ha confuso tutti e forse anche lui era confuso", ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Persiste e insiste che questa decisione è già stata presa e che all'Ucraina è stata dato il permesso di portare a termine attacchi in profondità in Russia con missili a lungo raggio", ha dichiarato Peskov, ribadendo, come già aveva detto ieri, che se vera è una decisione "estremamente pericolosa, che ci porta di diversi passi più vicini al confronto diretto e va contro gli sforzi per una soluzione di pace che sono appena iniziati". "Questa incertezza diventerà un peso per loro. Vediamo se possono conviverci. Invece di creare incertezza per la Russia, come cerca di fare, crea incertezza per lui", ha aggiunto. (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-25 18:41
Sicurezza: Mauri (Pd), poliziotto infiltrato? Sarebbe fatto inaudito
Sicurezza: Mauri (Pd), poliziotto infiltrato? Sarebbe fatto inaudito Milano, 27 mag. (LaPresse) - "Alla luce delle gravi rivelazioni emerse dall'inchiesta giornalistica di Fanpage, che denuncia l'attività sotto copertura di un agente di Polizia all'interno di una formazione politica per diversi mesi, chiediamo al ministero dell'Interno e alla Presidenza del Consiglio di fornire immediati chiarimenti. Se confermato si tratterebbe di un fatto inaudito, incompatibile con i principi democratici sanciti dalla Costituzione. Abbiamo depositato un'interrogazione urgente perché servono precisi chiarimenti a partire da chi avrebbe autorizzato una tale operazione e per quali finalità. In un contesto in cui il Governo impone nuove misure restrittive in materia di sicurezza, episodi di questo tipo alimentano forti preoccupazioni sullo stato delle libertà democratiche nel nostro Paese. È in gioco la tenuta dello Stato di diritto e la libertà di esprimere il proprio dissenso individualmente e attraverso i partiti politici. Non si può scherzare con la democrazia". Così il deputato e responsabile nazionale sicurezza del Pd, Matteo Mauri. POL NG01 lrs 271726 MAG 25
- La più antica impronta digitale di un Neanderthal in Europa
La più antica impronta digitale di un Neanderthal in Europa Lasciata su un ciottolo 43.000 anni fa, forse un'opera d'arte (ANSA) - MILANO, 27 MAG - Arriva dalla Spagna la scoperta della più antica e completa impronta digitale di un Neanderthal in Europa: è stata lasciata 43.000 anni su un grosso ciottolo di granito, probabilmente ad opera di un artista preistorico che stava tentando di delineare un volto utilizzando l'ocra. Il reperto, che potrebbe essere la più antica opera d'arte 'portatile' del Vecchio Continente, è descritto sulla rivista Archaeological and Anthropological Sciences dai ricercatori dell'Università Complutense di Madrid, in collaborazione con l'Istituto geologico e minerario spagnolo, la Commissione generale di polizia scientifica e l'Università di Salamanca. Il ciottolo di granito, lungo una ventina di centimetri, è stato rinvenuto nella città di Segovia, nel sito del Rifugio San Lázaro. I ricercatori sono stati colpiti dalla sua particolare forma allungata, diversa da quella degli strumenti in pietra: le sue curve ricordano quelle di un volto umano allungato, con il naso che sembra indicato da un punto rosso colorato di ocra, proprio dove è rimasto impresso il segno del polpastrello. Secondo le indagini della polizia scientifica, il dito apparteneva a un maschio adulto. L'oggetto, datato a circa 43.000 anni fa, costituisce la più antica e completa testimonianza di un'impronta umana inequivocabilmente attribuita alla specie dei Neanderthal in Europa. "Questa scoperta rappresenta una prova diretta dell'uso intenzionale di pigmenti a scopo simbolico da parte dei Neanderthal", spiega David Álvarez Alonso, ricercatore presso il Dipartimento di Preistoria, Storia Antica e Archeologia dell'Università Complutense di Madrid. "Le prove archeologiche, stratigrafiche e morfologiche indicano una manipolazione deliberata dell'oggetto: la sua selezione, il trasporto, la pigmentazione e, forse, la sua interpretazione come rappresentazione di un volto umano, attraverso il fenomeno della pareidolia, era presente anche tra i Neanderthal". Questa scoperta non solo rafforza l'ipotesi del pensiero simbolico e della capacità astratta dei Neanderthal, ma apre anche una nuova linea di ricerca applicando moderne metodologie forensi allo studio del comportamento simbolico preistorico. (ANSA).
Tim: Cassazione solleva d'ufficio questione su impugnazione per restituzione canone
NOVA0478 3 ECO 1 NOV INT Tim: Cassazione solleva d'ufficio questione su impugnazione per restituzione canone Roma, 27 mag - (Agenzia_Nova) - La Corte di Cassazione ha sollevato d'ufficio una questione su un potenziale vizio di forma relativo alla correttezza dell'impugnazione da parte di Tim all'inizio del procedimento, nel 2018, sulla restituzione del canone da circa un miliardo del 1998. In particolare - secondo quanto si apprende - la Corte di Cassazione chiede di verificare se, all'epoca dei fatti, fosse stato corretto presentare l'appello - come fece Tim - oppure se si sarebbe dovuto ricorrere al cosiddetto regolamento di competenza. In origine, il Tribunale di Roma si era dichiarato incompetente a giudicare, ritenendo applicabile l'articolo che attribuisce la competenza alla Corte d'appello territorialmente piu' vicina in caso di procedimenti relativi alla responsabilita' civile dei magistrati, individuando in questo caso la Corte d'appello di Perugia. Tim si era dunque rivolta a quest'ultima, che, con sentenza passata in giudicato, aveva chiarito che il caso in oggetto non rientrava tra quelli previsti dalla norma, visto che si trattava di un'azione di risarcimento del danno promossa nei confronti dello Stato. La competenza, secondo il giudice di Perugia, spettava alla Corte d'appello di Roma. Da quel momento, la causa ha proseguito il suo iter a Roma, dove si e' infine conclusa con la sentenza favorevole a Tim per la restituzione del canone. L'attuale intervento riguarda esclusivamente un aspetto procedurale e non incide sul merito della decisione. La Corte ha cosi' concesso alle parti 30 giorni per depositare osservazioni su questo punto. Qualora la Corte ritenesse necessario un regolamento di competenza, la procedura riprenderebbe da Roma - foro gia' indicato come competente da due precedenti sentenze. In ogni caso, eventuali sviluppi si riferirebbero alla forma dell'impugnazione e non al contenuto della pronuncia di merito favorevole a Tim. (Rec)
Blasi (Rete No Dl Sicurezza): "Non siamo contro Polizia ma contro l'uso che se ne fa"
https://www.youtube.com/embed/47TC6yUdyjA (Agenzia Vista) Roma, 27 maggio 2025 "Ho un ematoma alla testa, danni a un occhio e contusioni sul braccio, ma soprattutto resto colpito dall'assoluta ingiustificabilità dell'aggressione, vista la situazione del tutto pacifica. Non ce l'abbiamo con la polizia. Il problema non è la polizia, ma l'uso che ne viene fatto" così Luca Blasi, assessore del Municipio III di Roma e portavoce della Rete contro il Dl Sicurezza, a margine del flashmob davanti a Montecitorio contro il decreto stesso. Durata: 01_08 Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev - agenziavista.it 27 MAG 2025
DL SICUREZZA, BLASI: PROBLEMA NON E' POLIZIA, MA USO CHE NE FA IL GOVERNO
9CO1666435 4 POL ITA R01 DL SICUREZZA, BLASI: PROBLEMA NON E' POLIZIA, MA USO CHE NE FA IL GOVERNO (9Colonne) Roma, 27 mag - "Noi avevamo detto che non avremmo accettato il divieto di poter manifestare sotto i palazzi. In tanti paesi, tra l'altro con scontri sociali molto più importanti e molto più anche duri di quelli che ci sono in Italia, si può arrivare a manifestare sotto i luoghi della decisione, come cittadini, quando si discute della nostra vita, delle leggi che regolano la vita comune di un paese. E questo lo abbiamo fatto in maniera auto-protetta e ci tengo a dire una cosa: il nostro problema non è la pulizia, sarebbe facile se nostro problema fosse la pulizia. Il problema è il governo e l'uso che lo stato fa della Polizia". Così Luca Blasi, assessore al III Municipio di Roma con delega in materia di Politiche Culturali e Diritto all'Abitare e portavoce della rete nazionale No Ddl Sicurezza, rimasto ferito ieri nel corso del sit-in contro il dl Sicurezza a Piazza Barberini, colpito alla testa da alcuni agenti. Secondo Blasi, "se per mesi si dice che chiunque manifesta anche pacificamente, anche se sedendosi per terra, anche bloccando una strada contro la crisi climatica, è un terrorista, se ci si augura che le persone soffochino dentro le nuove volanti (un riferimento a una frase del sottosegretario Delmastro, ndr), allora poi succede anche che qualcuno prenda e decida di colpire qualcuno dei portavoce che erano in piazza in quel momento a cercare di gestire la situazione". Secondo Blasi quello è successo ieri è totalmente grave, ma non perché è successo a me, perché semplicemente è successo in un momento in cui non c'era nessun bisogno di usare la forza nei confronti di persone che erano rimaste visibili, senza casco". (Sis) https://www.youtube.com/embed/b-IsOOfkSRs 271603 MAG 25
NTW Press - Aggressioni sui treni: arriva la bodycam sulle divise del personale di Ferrovie dello Stato
NTW Press - Aggressioni sui treni: arriva la bodycam sulle divise del personale di Ferrovie dello Stato
Aggressioni sui treni: arriva la bodycam sulle divise del personale di Ferrovie dello Stato
Si tratta di una sperimentazione resa necessaria da un contesto che è sempre più critico

Martedì 27 Maggio 2025 16:02
Minacce, aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale di Ferrovie dello Stato sono ormai all'ordine del giorno sui treni. Ora però gli operatori di Fs avranno uno strumento sul quale contare: bodycam addosso alle divise.
Una nuova forma di tutela
Quella che sta per partire è una sperimentazione (in avvio in Piemonte dopo Liguria, Puglia e Toscana) che verrà poi valutata in base ai risultati resa necessaria a causa di un contesto sempre più critico, una forma di tutela che prevede che qualora ci siano segnali aggressivi, l'operatore ferroviario informi il pendolare di essere in procinto di iniziare la sua videoregistrazione.
Il gruppo Fs informa che "al termine del periodo di sperimentazione, previsto tra quattro mesi, verrà somministrato un questionario agli operatori coinvolti per raccogliere feedback sull'esperienza e valutare eventuali sviluppi futuri dell'iniziativa".
La questione della privacy
Per quanto riguarda la privacy bisogna sottolineare che l'operatore non potrà mai accedere alle immagini che registra. La telecamera sarà generalmente spenta e verrà accesa esclusivamente nel momento in cui c'è una situazione di pericolo e di crescita della conflittualità. Le immagini verranno criptate e il personale che potrà visionare queste immagini sarà diverso dall'operatore che ha attivato la bodycam.
Tutti gli accessi saranno tracciati e loggati. Il destinatario dei video sarà solamente il personale di polizia giudiziaria che le richiederà in caso di minacce e aggressioni.
Inoltre, sui treni saranno presenti tabelloni informativi che segnaleranno ai viaggiatori la presenza di personale con bodycam.
Aggressioni sui treni: arriva la bodycam sulle divise del personale di Ferrovie dello Stato
Si tratta di una sperimentazione resa necessaria da un contesto che è sempre più critico

Martedì 27 Maggio 2025 16:02
Minacce, aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale di Ferrovie dello Stato sono ormai all'ordine del giorno sui treni. Ora però gli operatori di Fs avranno uno strumento sul quale contare: bodycam addosso alle divise.
Una nuova forma di tutela
Quella che sta per partire è una sperimentazione (in avvio in Piemonte dopo Liguria, Puglia e Toscana) che verrà poi valutata in base ai risultati resa necessaria a causa di un contesto sempre più critico, una forma di tutela che prevede che qualora ci siano segnali aggressivi, l'operatore ferroviario informi il pendolare di essere in procinto di iniziare la sua videoregistrazione.
Il gruppo Fs informa che "al termine del periodo di sperimentazione, previsto tra quattro mesi, verrà somministrato un questionario agli operatori coinvolti per raccogliere feedback sull'esperienza e valutare eventuali sviluppi futuri dell'iniziativa".
La questione della privacy
Per quanto riguarda la privacy bisogna sottolineare che l'operatore non potrà mai accedere alle immagini che registra. La telecamera sarà generalmente spenta e verrà accesa esclusivamente nel momento in cui c'è una situazione di pericolo e di crescita della conflittualità. Le immagini verranno criptate e il personale che potrà visionare queste immagini sarà diverso dall'operatore che ha attivato la bodycam.
Tutti gli accessi saranno tracciati e loggati. Il destinatario dei video sarà solamente il personale di polizia giudiziaria che le richiederà in caso di minacce e aggressioni.
Inoltre, sui treni saranno presenti tabelloni informativi che segnaleranno ai viaggiatori la presenza di personale con bodycam.
- Potere al Popolo, poliziotto-spia nel partito. Interrogazione Pd
Potere al Popolo, poliziotto-spia nel partito. Interrogazione Pd La denuncia a Fanpage, "un infiltrato da noi per 10 mesi" (ANSA) - ROMA, 27 MAG - "Alla luce della denuncia pubblicata da Fanpage circa l'attività sotto copertura di un agente della Polizia di Stato che avrebbe spiato per dieci mesi le attività del partito Potere al Popolo, riteniamo doveroso e urgente che il Ministero dell'Interno fornisca immediatamente chiarimenti su quanto accaduto. Sarebbe un fatto gravissimo, in totale contrasto con i principi democratici sanciti dalla nostra Costituzione. Per questa ragione depositeremo un'interrogazione parlamentare rivolta al Ministro Piantedosi, auspicando una risposta chiara e tempestiva. Tale denuncia assume un peso ancora maggiore alla vigilia dell'approvazione del cosiddetto "decreto sicurezza", che introduce misure fortemente restrittive e rischia di comprimere ulteriormente ogni forma di dissenso, incidendo in maniera pericolosa sull'ordinamento giuridico e sulle libertà fondamentali. Se alla compressione di ogni voce critica dei cittadini si accompagna anche il controllo occulto dei partiti politici, è evidente che siamo davanti a una preoccupante compressione dei nostri valori costituzionali. L'Italia non può e non deve scivolare verso una deriva autoritaria" così i deputati dem, Mauro Berruto e Chiara Gribaudo. La vicenda fa seguito ad una denuncia di Potere al Popolo al sito di informazione che, con il portavoce nazionale Giuliano Granato, ha raccontato di essere stati "infiltrati e spiati dalla polizia per 10 mesi". "L'agente sotto copertura - si legge nel servizio di Fanpage - sarebbe un giovane di 21 anni, uscito dalla scuola di polizia nel 2023. Si sarebbe presentato agli attivisti di PaP a Napoli come studente fuori sede. Assiduo frequentatore di tutte le iniziative di Potere al Popolo, ha partecipato anche a diversi incontri nazionali del partito (oltre al blocco di sfratti e lotte studentesche). A far saltare la copertura però - viene raccontato - sarebbero stati proprio gli atti ufficiali del suo ingresso in polizia. Da una semplice ricerca infatti, è stato possibile trovare non solo il risultato del concorso in polizia che ha vinto, ma anche le foto del giuramento in polizia e, attraverso una serie di contatti social, a foto di gruppo in divisa con altri colleghi". "Una volta scoperto - viene ancora riferito - il presunto agente sotto copertura non avrebbe battuto ciglio, allontanandosi ed augurando "Buona giornata" agli attivisti di Pap". A fare insospettire gli attivisti napoletani di Potere al Popolo era il fatto che fosse "estremamente presente quando c'erano iniziative politiche, ma non ha mai legato personalmente con nessuno. Mai una serata insieme, una birra, una cena, molto strano per uno studente universitario fuori sede" spiega Granato. (ANSA).
BOLOGNA. PROTESTA CONTRO MELONI, STUDENTI BRUCIANO BANDIERA UE /VIDEO
DIR1838 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MVD/TXT BOLOGNA. PROTESTA CONTRO MELONI, STUDENTI BRUCIANO BANDIERA UE /VIDEO "NON CI FANNO PASSARE". COLLETTIVI BLOCCATI TRA ALDO MORO E COSTITUZIONE (DIRE) Bologna, 27 mag. - Prosegue la protesta dei collettivi studenteschi a Bologna promossa in occasione della presenza di Giorgia Meloni all'assemblea nazionale di Confindustria nel quartiere fieristico. I manifestanti, circa una settantina, hanno dato fuoco a uno striscione dell'Unione Europea. L'Ue? Una "merda imperialista", gridano, mentre sullo striscione le scritte "No riarmo, no repressione, no Dl" si consumano lentamente dalle fiamme. "Corteo, corteo", invocano poi Osa e Cambiare rotta insieme a Potere al popolo, intonando cori contro lo "Stato di polizia" e la presidente del Consiglio. "Fateci passare", gridano i circa 70 manifestanti, bloccati dal cordone di Polizia posizionato all'incrocio tra viale Aldo Moro e piazza Costituzione, a pochi metri dall'evento istituzionale, e partiti dal parco Don Bosco. "Un dispiegamento assurdo di Forze dell'ordine", lamentano i collettivi. "È questa la vostra democrazia?", chiedono ironicamente. Per protesta, quattro manifestanti si sono sdraiati davanti agli agenti in tenuta antisommossa, tra i cori riservati non solo alla premier, ma anche al sindaco Matteo Lepore e al Pd. Intanto continua il faccia a faccia tra collettivi e Forze dell'ordine, tra richieste di "dimissioni" di Meloni e della ministra Bernini e di "andare in miniera" alla segretaria del Pd Elly Schlein. (Dav/ Dire) 13:29 27-05-25
Russia: Lavrov, Francia in guerra con noi, suoi missili usati per colpire obiettivi civili
NOVA0387 3 EST 1 NOV Russia: Lavrov, Francia in guerra con noi, suoi missili usati per colpire obiettivi civili Mosca, 27 mag - (Agenzia_Nova) - La Francia e' in guerra con la Russia perche' i suoi missili sono usati per attaccare obiettivi civili. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov al termine dei colloqui con l'omologo turco Hakan Fidan a Mosca. "La Francia e' in guerra contro la Russia perche' i suoi missili a lungo raggio sono utilizzati dal regime nazista di Kiev per colpire il territorio della Federazione Russa, soprattutto obiettivi civili", ha dichiarato Lavrov, commentando la dichiarazione del ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot secondo cui la Francia "non e' in guerra contro il popolo russo", ma assiste le Forze armate ucraine. (Rum)
Speciale difesa: Kubilius, Russia in tre mesi produce piu' armi della Nato in un anno
NOVA0232 3 EST 1 NOV INT Speciale difesa: Kubilius, Russia in tre mesi produce piu' armi della Nato in un anno Roma, 27 mag - (Agenzia_Nova) - La Russia in tre mesi "produce piu' armi dei Paesi Nato, inclusi gli Usa, in un anno". Lo ha dichiarato il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, durante un'audizione davanti alle commissioni Difesa e Politiche Ue del Senato e alla commissione Politiche Ue della Camera. Quella russa "e' un'economia di guerra", ha detto Kubilius, sottolineando che pero', allo stesso tempo, Mosca "cerca di ridurre le nostre capacita' politiche di difenderci" con propaganda e attacchi ibridi. Da parte sua, l'Ue non ha "una vera strategia nei confronti della Russia" per ridurne l'aggressivita', ha avvertito il commissario. (Res)
Ucraina: Klingbeil frena su ampliamento gittata armi tedesche a Kiev
Ucraina: Klingbeil frena su ampliamento gittata armi tedesche a Kiev Francoforte (Germania), 27 mag. (LaPresse) - "Per quanto riguarda la gittata, vorrei dire che non esiste un nuovo accordo che vada oltre quanto fatto dal governo precedente". Lo ha affermato in una conferenza stampa a Berlino il vicecancelliere e ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, come riporta Ntv, commentando le dichiarazioni del cancelliere tedesco, Friedrich Merz, sull'ampliamento della gittata delle armi a lungo raggio fornite all'Ucraina. Finora la Germania ha fornito poche armi con cui le forze armate ucraine possano colpire le posizioni russe e le linee di rifornimento molto dietro la linea del fronte. Gli unici due sistemi d'arma sono il lanciarazzi Mars II con una gittata di circa 85 chilometri e il Panzerhaubitze 2000 con una gittata di circa 35 chilometri. Berlino non ha ancora consegnato il missile da crociera Taurus, che ha una gittata di 500 chilometri e potrebbe raggiungere persino Mosca. D'altro canto, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno fornito alle forze armate ucraine missili con una gittata di oltre 250 chilometri che, secondo quanto riportato dai media, sarebbero già stati utilizzati contro il territorio russo. EST NG01 mlc 271150 MAG 25
Russia: ministero Esteri su dichiarazione Merz, "ha deciso di farsi pubblicita'"
NOVA0259 3 EST 1 NOV Russia: ministero Esteri su dichiarazione Merz, "ha deciso di farsi pubblicita'" Mosca, 27 mag - (Agenzia_Nova) - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz "ha deciso di farsi pubblicita'" parlando della decisione dei Paesi europei di revocare le restrizioni sulla gittata delle armi fornite all'Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova durante un briefing. "E' improbabile che il capo del governo tedesco sia stato autorizzato da qualcuno a fare tali dichiarazioni a nome di altri Stati. Dopo tutto, ha detto che questa decisione e' stata presa da Francia, Regno Unito e Stati Uniti. Mi sembra ovvio che Merz abbia deciso di farsi pubblicita', tra le altre cose. Forse e' un uomo nuovo e non si rende veramente conto o ha la misura di cio' che dice, visto che e' il primo cancelliere che il Bundestag non e' riuscito a eleggere al primo tentativo", ha detto Zakharova. (Rum)
UCRAINA: PESKOV, 'AZIONI KIEV CONTRADDICONO DESIDERIO DI PACE' =
ADN0385 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: PESKOV, 'AZIONI KIEV CONTRADDICONO DESIDERIO DI PACE' = Mosca, 27 mag. (Adnkronos) - ''Le azioni di Kiev contraddicono il desiderio di un processo di pace'' con Mosca per la fine della guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando gli attacchi ucraini contro il territorio russo in un briefing con i giornalisti. In precedenza il ministero della Difesa di Mosca ha accusato Kiev di aver intensificato i bombardamenti aerei allo scopo di interrompere i colloqui di pace. (Brt/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-25 12:02
UCRAINA: PESKOV, 'PROCESSO PACE E' COMPLESSO, CI VUOLE TEMPO' =
ADN0440 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: PESKOV, 'PROCESSO PACE E' COMPLESSO, CI VUOLE TEMPO' = Mosca, 27 mag. (Adnkronos) - E' ''un processo complesso'' quello per arrivare alla pace in Ucraina, per cui ''ci vorrà tempo'' per arrivare a una soluzione, ma ''i lavori continuano''. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di un briefing. "E' chiaro che non tutto è semplice, è chiaro che vogliamo che tutto accada il prima possibile, ma la sostanza legata alla risoluzione delle cause profonde del conflitto ucraino è così complessa che, naturalmente, ci vuole tempo. Il lavoro è in corso", ha detto Peskov ai giornalisti, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ria Novosti. (Brt/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-25 12:15
Ucraina: Mosca, Berlino sprofondera' nel baratro come Kiev =
AGI0417 3 EST 0 R01 / Ucraina: Mosca, Berlino sprofondera' nel baratro come Kiev = (AGI) - Mosca, 27 mag. - "Decidendo di rimuovere la limitazione alla portata delle armi fornite all'Ucraina, se mai tali armi sono esistite, Berlino non fara' altro che sprofondare ulteriormente nel baratro in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene". Lo ha detto la portavoce del ministero degli esteri russo, Mari Zakharova durante un briefing con la stampa. Secono quanto riportano le agenzoie russe, Zakharova ha aggiunto che "nessuna arma tedesca puo' cambiare il corso della operazione militare speciale" russa. (AGI)Mgm 271221 MAG 25
Russia-Turchia: Lavrov, discussione tra Putin e Fidan su promozione progetti comuni
NOVA0314 3 EST 1 NOV Russia-Turchia: Lavrov, discussione tra Putin e Fidan su promozione progetti comuni Mosca, 27 mag - (Agenzia_Nova) - Il presidente russo Vladimir Putin, in occasione dell'incontro di ieri con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, ha espresso la volonta' della Russia di promuovere progetti comuni. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov al termine dei colloqui con il suo omologo turco. "Ieri molto chiaramente il presidente Putin, durante il suo incontro al Cremlino con il signor Fidan, ha ribadito la nostra determinazione a portare avanti un'agenda positiva, a far progredire progetti concreti di cooperazione, su larga scala, nonostante i tentativi di ostacolare i nostri diritti legali, sia della Russia che della Turchia, di sviluppare tale cooperazione", ha detto Lavrov. (Rum)
Ucraina: Mosca, Taurus bruceranno come Leopard, non cambieranno corso guerra
Ucraina: Mosca, Taurus bruceranno come Leopard, non cambieranno corso guerra Milano, 27 mag. (LaPresse) - "Qualsiasi arma tedesca non cambierà il corso dell'operazione militare speciale" in Ucraina e "vedrete" che "Taurus e droni tedeschi bruceranno come fiammiferi", come già "Leopard e obici". Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come riporta l'agenzia di stampa russa Tass."Revocando le restrizioni sulla gamma di armi fornite all'Ucraina, ammesso che siano mai esistite, Berlino non farà altro che spingersi ancora più a fondo nella fossa in cui si trova da tempo il regime di Kiev che sostiene", ha aggiunto. Il riferimento è al fatto che ieri il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha annunciato che Germania, Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno revocato le restrizioni sulla gamma di armi fornite all'Ucraina: "Non ci sono più restrizioni sulla gittata delle armi fornite all'Ucraina, né dagli inglesi, né dai francesi, né da noi, né dagli americani", ha detto Merz al forum dell'emittente Wdr. EST NG01 cba/fed 271225 MAG 25
Russia-Ucraina: Lavrov, successo dei colloqui dipende da eliminazione cause profonde del conflitto
NOVA0328 3 EST 1 NOV Russia-Ucraina: Lavrov, successo dei colloqui dipende da eliminazione cause profonde del conflitto Mosca, 27 mag - (Agenzia_Nova) - Il successo dei colloqui tra Russia e Ucraina dipende direttamente dalla possibilita' di eliminare le cause profonde del conflitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, al termine dei colloqui con l'omologo turco, Hakan Fidan. "Siamo grati alla Turchia per la sua disponibilita' a continuare a facilitare tali negoziati e a trovare una soluzione pacifica in generale. Il successo dei negoziati dipendera' direttamente dalla possibilita' di eliminare le cause profonde del conflitto, che sono ben note, nel corso di questi negoziati", ha detto Lavrov. (Rum)
UCRAINA, MINISTERO DIFESA MOSCA: ATTACCHI MASSICCI CONTINUERANNO IN RISPOSTA AD AZIONI KIEV
9CO1666260 4 EST ITA R01 UCRAINA, MINISTERO DIFESA MOSCA: ATTACCHI MASSICCI CONTINUERANNO IN RISPOSTA AD AZIONI KIEV (9Colonne) Roma, 27 mag - Le forze armate russe continueranno a lanciare attacchi massicci e di gruppo in risposta a eventuali "attacchi terroristici e provocazioni da parte del regime di Kiev", ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Le Forze Armate della Federazione Russa continueranno a condurre attacchi massicci e di gruppo in risposta a qualsiasi attacco terroristico e provocazione da parte del regime di Kiev. Gli attacchi saranno condotti esclusivamente contro strutture militari e imprese del complesso militare-industriale ucraino", ha dichiarato il Dipartimento Militare in una nota. (deg) 271237 MAG 25
USA: RUSSIA CONTRO IL 'GOLDEN DOME' DI TRUMP, 'PREGIUDICA STABILITA' STRATEGICA' =
ADN0534 7 EST 0 ADN EST NAZ USA: RUSSIA CONTRO IL 'GOLDEN DOME' DI TRUMP, 'PREGIUDICA STABILITA' STRATEGICA' = Mosca, 27 mag. (Adnkronos/Europa Press) - Anche la Russia contesta il Golden Dome, il progetto di difesa missilistica di Donald Trump. "Si tratta di una posizione pericolosa che pregiudica le basi della stabilità strategica", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo le critiche arrivate da Corea del Nord e Cina e dopo che il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva evitato di criticare il progetto, collegando l'iniziativa a un "diritto sovrano" degli Usa. Il piano, ha aggiunto Zakharova nelle dichiarazioni rilanciate dall'agenzia russa Tass, "è espressione materiale della dottrina estremamente pericolosa degli Stati Uniti sugli attacchi preventivi". (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 27-MAG-25 12:42
GAZA: FIDAN "FERMARE GENOCIDIO, ALTRIMENTI CAOS COINVOLGERÀ ISRAELE"
ZCZC IPN 301 EST --/T GAZA: FIDAN "FERMARE GENOCIDIO, ALTRIMENTI CAOS COINVOLGERÀ ISRAELE" MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) - "Il genocidio e la tragedia umana a Gaza devono essere fermati il prima possibile. Altrimenti, non sarà possibile impedire un caos che coinvolgerà Israele". Lo ha detto il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, a Mosca, durante la conferenza stampa con la controparte russa, Sergej Lavrov. (ITALPRESS). xr2/lcr/red 27-Mag-25 12:52
Speciale difesa: Russia, Lavrov, assisteremo Paesi africani nella lotta contro terrorismo
NOVA0203 3 EST 1 NOV INT Speciale difesa: Russia, Lavrov, assisteremo Paesi africani nella lotta contro terrorismo Mosca, 27 mag - (Agenzia_Nova) - La Russia assistera' i Paesi africani nella lotta contro il terrorismo. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, durante una riunione in occasione della giornata dell'Africa. "Continueremo ad assistere i Paesi africani interessati a rafforzare le loro capacita' di difesa e a contrastare il terrorismo, garantendo la sicurezza alimentare ed energetica", ha detto Lavrov. (Rum)
RUSSIA: LAVROV "SOLO VOCI QUELLE SU RICHIESTA USA DI CAMBIO NEGOZIATORE"
ZCZC IPN 322 EST --/T RUSSIA: LAVROV "SOLO VOCI QUELLE SU RICHIESTA USA DI CAMBIO NEGOZIATORE" MOSCA (RUSSIA) (ITALPRESS) - La notizia secondo cui gli Stati Uniti vorrebbero cambiare il negoziatore nella delegazione russa "è solo una voce". Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in una conferenza stampa al termine dei colloqui con il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. "Per quanto riguarda le voci secondo cui gli Stati Uniti vorrebbero cambiare il negoziatore russo, sapete, comunichiamo normalmente con gli Stati Uniti, a differenza dei tempi di Biden, ormai caduti nell'oblio", ha detto Lavrov secondo quanto riferisce l'agenzia Tass. "E se gli Stati Uniti volessero comunicarci qualcosa, sanno come farlo senza ricorrere all'umiliante forma della diffusione di voci", ha concluso il ministro. (ITALPRESS). lcr/red 27-Mag-25 13:03
MAFIA: DIA, 'COSA NOSTRA E STIDDA CAPACI DI INFILTRARSI ANCHE AL DI FUORI DELLA SICILIA' =
LAB0134 7 LAV 0 LAB LAV NAZ MAFIA: DIA, 'COSA NOSTRA E STIDDA CAPACI DI INFILTRARSI ANCHE AL DI FUORI DELLA SICILIA' = Roma, 27 mag. (Labitalia) - A Palermo e nelle province occidentali, la prolungata assenza di una leadership solida e riconosciuta ha determinato ciclici avvicendamenti e tentativi di stabilizzazione tra le nuove e le vecchie generazioni, configurando un modello di coordinamento fondato sulla condivisione delle linee d'indirizzo e su una gestione operativa 'intermandamentale'. E' il quadro delineato dalla relazione del Ministro dell'Interno al Parlamento sull'attività e i risultati della Direzione Investigativa Antimafia nel primo e secondo semestre dello scorso anno relativamente al fenomeno criminale di cosa nostra, della stidda e delle altre organizzazioni mafiose siciliane. La stidda si caratterizza per una struttura orizzontale, composta da gruppi autonomi storicamente nati in contrapposizione a cosa nostra, ma che attualmente hanno attuato con quest'ultima intese di condivisione e spartizione degli affari illeciti. In Sicilia orientale, e in particolare a Catania, la pluralità delle consorterie ha generato una coabitazione criminale in cui la resilienza e la fluidità strutturale rappresentano i tratti distintivi di cosa nostra catanese. Quest'ultima, diversamente dalla rigida organizzazione palermitana, si caratterizza per un marcato dinamismo affaristico alternando con le altre organizzazioni di tipo mafioso periodi di pacifica convivenza, ovvero di non belligeranza, a momenti di frizione che talvolta degenerano in momenti di fibrillazione tra clan. Considerate le complesse relazioni tra le famiglie di cosa nostra e gli altri clan presenti nella Sicilia orientale, gli attuali equilibri si configurano, infatti, come assetti a 'geometria variabile', in ragione della fluidità delle leadership criminali e dei business illeciti oggetto di contesa, elementi che generano alleanze e tregue tra i diversi clan. Cosa nostra manifesta una presenza capillare su tutta l'isola, con proiezioni che, già nei decenni passati, si sono estese all'estero. I principali interessi criminali includono il traffico di stupefacenti, che ha visto la capacità di instaurare relazioni e forme di cooperazione con altre matrici mafiose (ndrangheta e camorra) e stranieri per l'approvvigionamento della droga; le estorsioni, che costituiscono uno strumento tradizionale di controllo territoriale, oggi caratterizzate da modalità persuasive che evitano la violenza, limitandosi all'imposizione di forniture di beni, servizi e manodopera a prezzi maggiorati; il gioco e le scommesse online, strumenti funzionali al controllo del territorio e al riciclaggio dei capitali illecitamente accumulati. L'interesse mafioso si estende anche ai settori dell'economia legale: l'infiltrazione nei processi decisionali degli enti locali, l'acquisizione diretta o indiretta di attività economiche tramite imprenditori compiacenti e prestanome, e l'infiltrazione del comparto agro-alimentare attraverso truffe finalizzate all'indebita percezione di finanziamenti pubblici destinati allo sviluppo agro-pastorale. Il duplice approccio nel contrasto alle organizzazioni mafiose, sia repressivo/penale che quello preventivo/amministrativo ha consentito alla magistratura e alle forze di polizia, con arresti di esponenti di vertice e l'aggressione ai patrimoni illeciti, di incidere in maniera significativa sugli aspetti strutturali delle mafie ma anche sul loro potere economico. In particolare, i numerosi sequestri e confische di prevenzione antimafia hanno prodotto negli ultimi anni risultati ragguardevoli in linea con una precisa strategia finalizzata a privare i sodalizi mafiosi delle enormi risorse economiche e finanziarie illecitamente accumulate. Sul fronte della prevenzione amministrativa, la sinergia istituzionale tra Prefetture, Dia e altre Forze di Polizia è stata finalizzata all'emissione nel 2024 in tutta la Regione di 201 provvedimenti interdittivi antimafia). L'analisi dei provvedimenti ha consentito di rilevare che la maggior parte dei provvedimenti antimafia (123) sono stati adottati nelle province dell'area occidentale della Regione, dove sarebbero emersi in prevalenza tentativi di infiltrazioni in società o aziende operanti nei settori dell'edilizia, della ristorazione e affini, del settore sanitario e in quello dei servizi funebri, dei servizi per la manutenzione di strade ed autostrade, del trasporto merci su strada e del settore agricolo (coltivazioni agricole nonché allevamento di animali). L'attività di prevenzione ha permesso di identificare segnali di infiltrazioni mafiose anche al di fuori della Sicilia, soprattutto nelle regioni del nord Italia, a conferma della capacità delle organizzazioni mafiose siciliane di estendere la propria influenza al di là dei confini regionali. (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 27-MAG-25 12:53
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