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giovedì 7 ottobre 2010

LAVORO: CORTE UE A ITALIA,SU CANTIERI COORDINATORE SICUREZZA



(ANSA) - BRUXELLES, 7 OTT - Quando piu' imprese sono presenti
in un cantiere, il diritto dell'Unione europea ''esige che venga
designato un coordinatore per la sicurezza e che questi rediga
un piano di sicurezza, qualora esistano rischi particolari''. Lo
sottolinea una sentenza della Corte europea di giustizia che
interviene su un caso sollevato nella provincia di Bolzano.
Secondo i giudici comunitari, inoltre, ''la circostanza che un
permesso di costruire sia o no richiesto e' irrilevante''.
Alla Corte di giustizia del Lussemburgo si era rivolto il
Tribunale di Bolzano che nutriva dubbi sulle deroghe previste
dalla normativa italiana in relazione all'obbligo di designare
un coordinatore per la sicurezza quando si tratta di lavori
privati non soggetti a permesso di costruire. Il caso era
arrivato davanti ai giudici dopo un'ispezione presso un cantiere
edile per il rifacimento del tetto di una casa dove la
manodopera veniva fornita da tre diverse imprese.
Un coordinatore in materia di sicurezza e di salute,
sottolinea la Corte Ue nella sentenza emessa oggi, ''deve essere
sempre nominato per qualsiasi cantiere in cui sono presenti piu'
imprese al momento della progettazione o, comunque, prima
dell'esecuzione dei lavori, indipendentemente dalla circostanza
che i lavori siano soggetti o meno a permesso di costruire,
ovvero che tale cantiere comporti o no rischi particolari''.
La direttiva europea, spiega ancora la Corte Ue, e' contraria
ad una normativa nazionale che, nel caso di un cantiere di
lavori privati non soggetti a permesso di costruire e nel quale
sono presenti piu' imprese, ''consenta di derogare all'obbligo
di nominare un coordinatore per la sicurezza e la salute al
momento della progettazione dell'opera o, comunque, prima
dell'esecuzione dei lavori''. (ANSA).

PUC
07-OTT-10 10:22 NNNN

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