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giovedì 2 giugno 2011

NUCLEARE: ARGENTINA, GRANDE INCERTEZZA SUL REFERENDUM COMITES BAIRES, 'TANTE TELEFONATE PER CHIAREZZA SUL VOTO' - NUCLEARE: 'SGOMENTO' COMITES USA, NOI COME CITTADINI SERIE B

NUCLEARE: ARGENTINA, GRANDE INCERTEZZA SUL REFERENDUM
COMITES BAIRES, 'TANTE TELEFONATE PER CHIAREZZA SUL VOTO'
(ANSA) - BUENOS AIRES, 2 GIU - Grande incertezza tra gli
italiani in Argentina sul quesito referendario relativo al
nucleare, dopo il via libera da parte della Cassazione ad una
nuova formulazione.
A Buenos Aires, e in molti altri centri di un Paese che di
fatto e' 'italiano', sono molto i connazionali che hanno gia'
votato subito dopo aver ricevuto il plico elettorale.
''In queste ore mi sono arrivate tante telefonate per avere
informazioni sul referendum'', ha per esempio sottolineato
Graciela Laino, presidente del Comites (Comitato per gli
italiani all'estero) di Buenos Aires.
''Il punto importante rimane quello del rispetto del voto
degli italiani all'estero, anche al di la' del problema del
testo'', sottolinea la Laino, di origini calabresi, rilevando
d'altra parte ''i tagli e i problemi degli ultimi tempi che gli
italiani in Argentina hanno dovuto affrontare, per esempio sul
fronte dell'assistenza''.
''L'Italia e' un paese che funziona con criteri territoriali,
mentre invece c'e' un enorme numero di cittadini oltre questo
territorio, la cui esistenza non viene ancora integrata ad un
sistema di funzionamento efficiente'', rileva d'altro lato
Micaela Bracco, presidente della Commissione Previdenza del
Comites di Baires.
''Gli italiani residenti in Argentina hanno sempre votato
molto, piu' che in Italia e in altri parti all'estero, c'e' un
grande senso di appartenenza'', afferma Marco Basti, direttore
del quotidiano Tribuna Italiana, ricordando per esempio che nel
referendum del giugno 2006 su una modifica costituzionale, in
Argentina la media di votanti fu del 40%, con punte oltre al 50%
in alcune citta', a fronte di una media generale all'estero del
27,9%.(ANSA).

RIG
02-GIU-11 19:20 NNNN
NUCLEARE: 'SGOMENTO' COMITES USA, NOI COME CITTADINI SERIE B

(ANSA) - NEW YORK, 2 GIU - Ha suscitato ''sgomento'' in seno
ai Comites degli Stati Uniti il fatto che le autorita' italiane
non abbiano previsto sin dall'inizio una strategia in caso di
nuovo quesito referendario sul nucleare. Ma non si drammatizza e
si va avanti. E' questa la posizione espressa da Quintino
Cianfaglione, presidente del Comites di New York e del
Connecticut, che ne ha parlato in una breve telefonata con
l'ANSA.
Secondo quanto gli e' stato spiegato dalla autorita'
italiane, potrebbero esserci problemi soltanto se non verra'
raggiunto il quorum o se i si' e i no fossero in situazione di
testa a testa. In tal caso una nuova votazione non sarebbe
affatto da escludere.
''Il fatto che la cosa si risolva in questo modo - spiega con
grande serenita' il presidente del Comites - ci soddisfa
relativamente. Dovevano pensarci un po' prima, e come al solito
gli italiani all'estero vengono trattati un po' come cittadini
di serie B. Ma l'accettiamo e da buoni cittadini andiamo
avanti''.(ANSA).

RL
02-GIU-11 19:18 NNNNNUCLEARE: COMITES SAN PAOLO, NOI FACCIAMO VOTARE LO STESSO

(ANSA) - SAN PAOLO, 2 GIU -''Noi stiamo incoraggiando i
cittadini a votare lo stesso, per mostrare l'importanza della
partecipazione degli italiani all'estero. Vedremo poi come
tratteranno il voto di migliaia di connazionali che hanno voluto
partecipare alla consultazione nonostante i termini siano stati
cambiati all'ultimo momento''. Lo ha detto all'ANSA la
presidente del Comites (Comitato per gli italiani all'estero) di
San Paolo (Brasile), Rita Biasoli.
Molti dei cittadini italiani di San Paolo hanno gia'
ricevuto e rispedito le schede per votare ai referendum, ha
riferito la Biasoli aggiungendo che quello che sta succedendo
''e' un'ulteriore riprova che ai cittadini italiani all'estero
in Italia si pensa pochissimo, ci considerano cittadini di
seconda categoria''. (ANSA).

XCN-
02-GIU-11 19:03 NNNN
REFERENDUM: AVV. PACE (IDV), VOTI A ESTERO E' FALSO PROBLEMA
SI PORRA' SOLO SE FONDAMENTALI PER QUORUM,LO DECIDERA'CASSAZIONE
(ANSA) - ROMA, 2 GIU - E' un ''falso problema'' o, meglio
ancora, e' un caso al momento ''irrilevante'' quello del voto di
3,2 milioni di italiani residenti all'estero per il referendum
sul nucleare: ''la questione si porra' solo dopo il 13 giugno e
solo se quei voti saranno determinanti per il raggiungimento del
quorum o per il ribaltamento del risultato del referendum''.
Cosi' il costituzionalista Alessandro Pace, legale dell'Idv,
tenta di dipanare l'ingarbugliata matassa all'indomani del via
libera della Cassazione, ma con nuova formulazione, al quesito.
I connazionali che vivono in altri Paesi si sono infatti gia'
espressi sul vecchio quesito e al Viminale si fa notare che non
ci sono piu' i tempi tecnici per inviare le nuove con il quesito
riformulato.
Cosa potrebbe succedere? Quei voti sono da conteggiare o no?
E a chi spetta deciderlo? ''Il problema al momento non si pone -
risponde Pace -. Casomai non ci fosse il quorum e quei voti
fossero fondamentali al suo raggiungimento, soltanto allora
sara' importante verificare se quelle vecchie schede gia' votate
siano da conteggiare o meno. A nostro avviso vanno computate,
perche' seppure il quesito sia cambiato, il si' o il no al
nucleare gli italiani all'estero lo hanno gia' espresso''. A
decidere sara', anche in questo caso, l'Ufficio centrale per i
referendum della Cassazione, e comunque solo dopo il 13 giugno,
al momento della convalida delle votazioni. Nel caso di diniego
allora - preannuncia Pace - i comitati promotori potrebbero
sollevare conflitto di attribuzione impugnando la decisione
della Suprema Corte dinanzi alla Corte Corte Costituzionale.
(ANSA).

BAO
02-GIU-11 18:01 NNNN

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