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mercoledì 29 giugno 2011

Sicurezza, Pd: Alemanno ha fallito Una volante ogni 58mila persone

Patto Roma Sicura

Sicurezza, Pd: Alemanno ha fallito
Una volante ogni 58mila persone

pd camera
I dati sul presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine presentano una forte disomogeneità tra il centro e la periferia. Minniti (Pd): "Un'idea di sicurezza ferma a cinquant'anni fa". Carenza di strutture, uomini e mezzi, che deve fare i conti anche con le dimensioni e il traffico della città. Miccoli (Pd):"Il nostro non è uno spot, ma un lavoro di lunga data". Le proposte e la richiesta del Pd di un consiglio comunale straordinario sul tema. Il Pdl: "Reati in calo"
I SINDACATI Mafie, allarme Silp e il Siap chiede meno auto blu  
Il Patto Roma Sicura? Un fallimento. Lo sostiene il Partito democratico che questa mattina, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, ha presentato cifre e dati sul presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine nella Capitale.
A Roma, con i suoi 2.800.000 abitanti, sono presenti appena quarantotto vetture della polizia, ovvero una ogni 58.300 persone, “come se a Siena o Civitavecchia ci fosse una sola pattuglia”, spiega il Pd. Se si leggono i dati sui Municipi, la situazione appare ancora più preoccupante: nel IV municipio, ampio come Firenze, c’è un poliziotto ogni 2.284 abitanti, uno ogni 2.302 residenti nel XIII, uno ogni 1.845 nell’VIII che è grande quanto Napoli. In generale, il rapporto polizia/abitanti nelle periferie non è mai inferiore a uno ogni mille, fatta eccezione per il XII municipio. Si sta nettamente meglio al centro di Roma: un agente ogni 219 residenti. “Una periferia abbandonata a se stessa e un centro storico blindato - ha commentato l’on. Marco Minniti, presidente della fondazione Icsa –, è il frutto di un’immagine della sicurezza vecchia oltre cinquant’anni”.
Di notte la situazione peggiora: due volanti per ogni 180 mila abitanti del X municipio, una per i 205 mila di ostia e litorale. Una disomogeneità evidente e tanto più grave – incalza il Pd – se si pensa che il Patto del 2008 prevedeva l’incremento del numero di pattuglie tra le ore 19 e le 7. E lo squilibrio nel presidio del territorio è confermato dalla dislocazione dei commissariati: di 36 presenti in città, ben 6 sono concentrati nel I municipio, mentre nell’VIII municipio e nel XIII (esteso quanto Bologna), ne hanno appena uno a testa. “Sono dati che non vogliamo strumentalizzare – sottolinea il segretario Pd Roma, Marco Miccoli –, ma che auspichiamo servano a dare una mano agli operatori della Sicurezza. Roma ha bisogno di una mano”. Gli fa eco  l’on. Emanuele Fiano, responsabile del Forum sicurezza del Pd nazionale: “Il nostro non è uno spot, ma un lavoro di lunga data che il Pd ha fatto – ha spiegato Fiano –, il disegno sulla Sicurezza è fallito a Roma così come in altre parti del Paese governate dal centrodestra”.
Una carenza di strutture, di uomini e di mezzi che deve fare i conti anche con le dimensioni e il traffico della città. La sede del reparto volantini è in via Guido Reni, a Flaminio: tradotto in tempi di percorrenza, per raggiungere i quadranti nord e ovest si impiega mezz’ora, mentre per le zone sud ed est si arriva anche a un’ora.  L’inadeguatezza numerica degli uomini in campo non risparmia la polizia municipale: mancano oltre 1.900 persone. Mentre, delle 6.400 unità attualmente presenti, meno della metà (2.400 unità) sono operative in strada al giorno.
Ma il fallimento del Patto Roma Sicura – contesta il Pd – è testimoniato anche dai compiti, disattesi, attribuiti al sindaco: la Sala Sistema Roma è attiva, ma non si è sviluppata come previsto, il numero verde degrado e sicurezza è inesistente. E, ancora, nessuna traccia di una collocazione più razionale sul territorio delle forze di polizia e degli sportelli per la Sicurezza. Il Poliziotto di quartiere? Erano state previste 180 pattuglie e 360 operatori, con costo di formazione di 800 mila euro. Risultato: ogni giorno ne sono presenti non più di otto. “Ci chiediamo che fine abbia fatto il progetto di riduzione di degrado e illegalità con la sicurezza partecipata – ha detto il responsabile dipartimento sicurezza Pd Roma, Alberto Mancinelli – e cosa ne è stato della riqualificazione delle stazioni ferroviarie a rischio, soprattutto dell’illuminazione”. Di recente “è stato eliminato il presidio in sei stazioni metropolitane – ha aggiunto Mancinelli – e se da un lato hanno cambiato il logo ai vigili urbani, dall’altro la sostanza è la stessa, anzi, peggiore: 500 vigli sono senza radio”.
I tagli alla Sicurezza (3 miliardi in tre anni)andrebbero nella direzione opposta rispetto alle intenzioni pre elettorali. Sebbene il 29 luglio 2008, il Patto Roma Sicura (per una spesa complessiva di 24 milioni di euro, e con 3.000 militari dislocati nei punti sensibili e in periferia) firmato dal sindaco Gianni Alemanno, paventava un colpo di spugna sugli episodi di criminalità che avevano sconvolto la Capitale, si pensi al caso Reggiani, la percezione sulla sicurezza dei romani non è migliorata. “Con la paura si possono vincere le elezioni – ha proseguito Minniti -, ma quando la molla della paura finisce per esaurirsi arriva l’effetto boomerang e che, devo constatare, ha acquisito perfino un po’ più di forza”.
“Non è solo un fatto di ordine pubblico – ha precisato Miccoli – c’è la questione sociale e il dato drammatico sulla povertà che ha reso noto la comunità di Sant’Egidio. Alemanno non si cura della crisi economica, gli ammortizzatori sociali stanno scadendo. Poi, c’è il problema della cultura, non essendoci offerta per i giovani si alimenta la ‘movida notturna’, non c’è altra alternativa”. Tuttavia, le proposte del Pd Roma per la Sicurezza elencate in conferenza stampa, sono tutte incentrare sull’ordine pubblico “perché la battaglia culturale è quotidiana – ha concluso Miccoli –, con prese di posizione sui teatri occupati, ad esempio, come il Valle e quello di Ostia”. “Una città se è più vissuta è più sicura – ha aggiunto Minniti – il Bronx non è più quello di un tempo perché hanno pensato prima a politiche di sviluppo urbanistico e poi alla sicurezza”.
LE PROPOSTE DEL PD. Dalla conferenza di oggi, il Pd ha innanzitutto chiesto che sia convocato un consiglio comunale straordinario sulla Sicurezza, affinchè in sindaco risponda alla città di cinque domande sul "fallimento del Patto Roma Sicura". E ha lanciato anche alcune proposte: una nuova divisione territoriale della città in cinque quadranti per la ridistribuzione delle volanti; una rete di sicurezza basata suòl partenariato tra le forze dell'ordine, gli attori economici locali (organizzazioni di commercianti), i Municipi, i comitati di quartiere e i singoli cittadini per la segnaazione in tempo reale di situazione di degrado e rischio che possono comportare pericolo; l'attivazione immediata del numero verde sicurezza; la creazione di un centro di coordinamento fra la Sala operativa della questura di Roma, la centrale operativa dei carabinieri e la Sala sistema Roma per favorire lo scambio di informazioni a livello metropolitano sugli interventi per la sicurezza; l'immediata attuazione del piano straordinario di illuminazione pubblica.
LE REAZONI. "Non comprendiamo davvero in virtù di quali successi la sinistra si sia messa in testa di voler fare lezioni sulla sicurezza”. Lo dichiara in una nota Roberto Cantiani (Pdl), vice presidente della commissione Sicurezza di Roma Capitale. “Nel 2007 i reati commessi a Roma erano 225.774 – continua Cantiani - contro i 171.446 registrati nel 2010; la percezione della sicurezza era decisamente inferiore; molti agenti della Polizia di Roma Capitale erano a tempo determinato senza che chi ci ha preceduto pensasse alla loro stabilizzazione; e soprattutto c’era un Patto per Roma Sicura che, così come era, non aveva fruttato i risultati sperati, come appunto i numeri relativi al calo dei reati evidenziano”. Gli fa eco il consigliere capitolino Ludovico Todini(Pdl): " La lotta all’illegalità si è concentrata principalmente nei confronti degli insediamenti abusivi e negli ultimi mesi sono state effettuate ben 7000 espulsioni. La dislocazione delle pattuglie sul tessuto cittadino è stata intensificata con il controllo dinamico del territorio, portando a una maggiore sorveglianza di tutti i quartieri di Roma”.
Dalla parte delle forze dell’ordine, al di là delle polemiche, Francesco Pasquali, capogruppo di Futuro e libertà alla Regione Lazio: “Ogni grido d’allarme che riguarda la carenza di organico tra le forze dell’ordine nella capitale va preso seriamente in considerazione dall’amministrazione cittadina e dal Governo. Non è accettabile che la questione della sicurezza a Roma faccia leva soltanto sulla generosità e l’impegno quotidiano delle forze dell’ordine; l’assenza di adeguate coperture finanziarie, infatti, ne limita e ne indebolisce oggettivamente l’operato. Non possiamo accettare il rischio che in una città come Roma esistano delle vere e proprie zone franche per i malintenzionati, che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini e dei turisti”.
Carmen Vogani
fonte:

http://www.paesesera.it/Politica/Sicurezza-Pd-Alemanno-ha-fallito-Una-volante-ogni-58mila-persone 


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