AEROPORTI: VIGILI FUOCO,RIFORNIMENTO A PRIVATI, CALERA' SICUREZZA =
(AGI) - Roma, 1 lug. - L'affidamento a
privati delle procedure
di rifornimento di carburante per gli aerei (con
passeggeri a
bordo o in fase di imbarco e sbarco) rischia di
"incidere
oggettivamente sul livello degli standard di sicurezza". A
lanciare l'allarme sono i sindacati
confederali dei vigili del
fuoco, "spogliati" di questa competenza dal
decreto firmato
oggi dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni.
"E' una
decisione che ci lascia perplessi - ammette Pompeo
Mannone, segretario
generale della Cisl Vigili del fuoco -
giustificata con la necessita' di
uniformarsi a delle procedure
europee. Ma la verita' e' che la sicurezza garantita fino a
oggi nei nostri scali e'
superiore a quella di qualsiasi altro
paese europeo". "Un conto - sottolinea
Mannone - e' che ci
siano i vigili del fuoco a sovrintendere a certe
operazioni, un
conto e' che a farlo sia personale che, per
quanto
'qualificato', non potra' mai avere la nostra stessa
preparazione.
C'e' anche un altro elemento da non
sottovalutare: le societa' aeroportuali
ci pagavano questo tipo
di servizio, ora rischia di venire meno anche questa
entrata. E
non e' che il Corpo navighi nell'oro..".
"C'e' da capire bene
- precisa Alessandro Lupo,
coordinatore generale Uil Vigili del fuoco - come
cambieranno
le cose ma e' fuori di dubbio che siamo di fronte
all'ennesima
prova del fatto che il concetto di sicurezza per questo governo
non esiste, e' una cosa
astratta. Ci si muove solo nella logica
del risparmio, i tagli lineari hanno
falcidiato il bilancio,
abbiamo 29 milioni di debiti con i fornitori: se
invece di
trovare nuove risorse si continua a tagliare, cresce il
pericolo
che i soldi risparmiati oggi si trasformino in costi
sociali domani". Una
promessa al passeggero-cittadino Lupo si
sente pero' di farla: "noi terremo
gli occhi aperti,
sorveglieremo sulla formazione, ma non sappiamo se
bastera'".
"In linea di principio - concorda Adriano Forgione,
segretario
nazionale Cgil Vigili del fuoco - non puo' non
preoccuparci che un servizio
cosi' delicato venga affidato a
dei privati: il pericolo che questo si
traduca in una
diminuzione degli standard di sicurezza esiste e se e' vero che
il decreto conserva a
noi responsabilita' di controllo, mi
chiedo che tipo di controllo potremo
effettivamente esercitare
con le carenze di organico che abbiamo". "Perche'
si e' deciso
in questo senso? Ci sono procedure europee con le quale fare
i
conti, e noi vigileremo, ma una cosa sono i privati, un'altra
siamo noi
che facciamo il nostro lavoro senza fini di lucro.
C'e' una vena di
privatizzazione che percorre il governo:
questa e' l'ennesima dimostrazione".
(AGI)
Bas
011639 LUG 11
NNNN
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