CRISI: CAMUSSO, PAESE DEPRESSO; ORA SERVE UNA SCOSSA =
(AGI) - Roma,
28 lug. - La situazione "e' grave" ed e' "una
gravita' di cui tutte le parti
sociali sono consapevoli ma di
cui il governo non si rende conto, visto che
ha ripreso a
parlare d'altro". Lo sottolinea il leader della Cgil,
Susanna
Camusso, in un'intervista a Repubblica, all'indomani
dell'appello
comune firmato da tutte le parti sociali per
chiedere discontinuita' (esclusa
la Uil). "Le politiche finora
seguite non vanno bene", sostiene Camusso. E
aggiunge: "Fosse
stato per noi, saremmo stati piu' espliciti, non e' da ora
che
chiediamo al governo di andarsene. La nota e' frutto di
una
mediazione, ma da' il segnale di quanto sia grave e
generalizzata la
preoccupazione per questo quadro economico e
sociale. Tutti quelli che hanno
firmato il documento - osserva
- chiedono un patto per la crescita che non
c'e'. Come non c'e'
occupazione e nemmeno credibilita' del paese". Secondo
Camusso,
"c'e' solo il vuoto: Tremonti - afferma - dopo la manovra,
e'
sparito dalla scena. E il governo che pensa delle azioni della
Ue o
delle conseguenze della situazione americana?".
Quanto all'ipotesi di un
governo tecnico, il leader della
Cgil chiarisce: "Su questo punto non c'e'
unita' di vedute, le
opinioni sono troppo differenti per fare un discorso
collettivo
che non e' ancora maturato. Per ora c'e' un forte
spirito
collettivo, la voglia di reagire alla depressione". (AGI)
Rm1
281006 LUG 11
NNNN
MANOVRA: LANDINI; SERVE MOBILITAZIONE, FINO ALLO SCIOPERO
FIAT, IL VOTO
E' UN DIRITTO DI TUTTI I LAVORATORI, NON A DEROGHE
(ANSA) - ROMA, 28 LUG -
''La manovra sara' devastante per i
lavoratori, i pensionati e soprattutto i
giovani, percio'
sarebbe necessario che tutto il movimento sindacale
reagisse. Se
non vuole perdere il rapporto con chi rappresenta, la
Cgil
dovra' pur fare i conti con la manovra mettendo in campo una
grande
mobilitazione, fino allo sciopero generale''. Lo afferma
il segretario della
Fiom Maurizio Landini, che in un'intervista
al manifesto torna a criticare la
Fiat.
''Cresce solo la cassa integrazione. Dei 20 miliardi
promessi,
escluso l'investimento a Pomigliano, s'e' persa ogni
traccia. La Fiat in
Italia produce piu' licenziamenti che posti
di lavoro'', afferma Landini, che
definisce ''ianccettabile'' la
chiusura di Termini Imerese ''in assenza di
un'alternativa
industriale concreta''.
''Governo, Confindustria e Fiat
hanno una strategia tesa a
cancellare diritti e libera contrattazione'',
denuncia Landini.
''Qualunque ipotesi di accordo deve essere sottoposta
al
giudizio determinante degli interessati. Questa e' la ragione
per cui
riteniamo illegittimo il referendum imposto dalla Fiat a
Pomigliano,
Mirafiori e alla Bertone. Siamo contrari a
quell'ipotesi di accordo - spiega
- perche' toglie ai lavoratori
il diritto di voto, prevede deroghe e
addirittura impedisce
l'esercizio dello sciopero''. La Cgil, prosegue
Landini,
''sapeva che queste sono le nostre posizioni. Non aver cercato
un
approdo condiviso e' una precisa responsabilita' di chi ha
diretto la
trattativa''.
Il leader sindacale smentisce l'isolamento della Fiom.
''C'e'
una forte domanda di democrazia e partecipazione che i partiti
non
sono in grado di cogliere e dunque non hanno risposte'',
dichiara. ''Non vedo
un isolamento della Fiom che invece
incrocia questa domanda di giustizia
sociale''. (ANSA).
Y89-PNZ
28-LUG-11 10:06 NNNN
Nessun commento:
Posta un commento