MANOVRA. CGIL: DECRETO GOVERNO SU TICKET ATTO
IRRESPONSABILE
(DIRE) Roma, 28 lug. - "Un atto irresponsabile che
aggrava
ulteriormente una situazione gia' difficile". E' il giudizio
della
Cgil sul decreto di attuazione sui ticket sanitari emanato
dal governo.
Secondo la segretaria confederale Vera Lamonica e il
responsabile delle
Politiche per la salute Stefano Cecconi
"siamo
ormai, per usare le parole del presidente della conferenza
delle
Regioni, in una situazione di assoluta emergenza".
Per i due
dirigenti sindacali della Cgil, infatti, "i 'super
ticket' vanno aboliti
perche' sono una vergognosa tassa sui
malati e un vero e proprio regalo al
mercato privato della
sanita' a danno del servizio pubblico". Inoltre,
proseguono
Lamonica e Cecconi, "la miscela esplosiva composta dai
ticket
piu' i tagli, pari a otto miliardi in due anni, mette a rischio
i
Livelli essenziali di assistenza sanitaria e spinge al disavanzo
tutte
le regioni, stroncando il risanamento di quelle impegnate
nei piani di
rientro".
(Com/Anb/ Dire)
12:45 28-07-11
NNNN
SANITA': CGIL, DECRETO GOVERNO SU TICKET ATTO IRRESPONSABILE =
(AGI) -
Roma, 28 lug. - "Un atto irresponsabile che aggrava
ulteriormente una
situazione gia' difficile". E' il giudizio
della Cgil sul decreto di
attuazione sui ticket sanitari
emanato dal governo. Secondo la segretaria
confederale, Vera
Lamonica, e il responsabile delle Politiche per la salute,
Stefano Cecconi, "siamo ormai, per usare le
parole del
presidente della conferenza delle Regioni, in una situazione
di
assoluta emergenza".
Per i due dirigenti sindacali della Cgil, infatti,
"i
'super ticket' vanno aboliti perche' sono una vergognosa tassa
sui
malati e un vero e proprio regalo al mercato privato della
sanita' a danno
del servizio pubblico". Inoltre, proseguono
Lamonica e Cecconi, "la miscela
esplosiva composta dai ticket
piu' i tagli, pari a otto miliardi in due anni,
mette a rischio
i Livelli essenziali di assistenza sanitaria e spinge
al
disavanzo tutte le regioni, stroncando il risanamento di
quelle
impegnate nei piani di rientro".
La Cgil sostiene quindi la
necessita' di "rovesciare questa
impostazione recessiva, che penalizza ogni
investimento per la
salute invece di considerarlo
un bene prezioso per garantire i
diritti delle persone e - concludono
Lamonica e Cecconi - per
dare piu' forza allo stesso sviluppo economico".
(AGI)
Red/Ila
281231 LUG 11
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